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Reception

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Recensione
13-01-2013 : VAINERZ
Vainerz, ovvero la "voce degli angeli" secondo il poeta scozzese Thomas Carlyle, ma soprattutto il nuovo progetto formato dal produttore Rico Ferenc Piller (noto per il suo solo-project P24) e dal vocalist Mario Bouvain, già in passato attivo con n.ever.endless, di base a Berlino. Un successo annunciato per questo nuovo duo che ha il fine unico di scalare le classifiche alternative tedesche, e non solo. Missione in parte compiuta, visto che in Germania questo "Silence" ha già guadagnato il sesto posto nella EAC (European alternative Charts) e l'ottavo nella GEWC. Pensare che la band compiva i primi passi solo...
 
Recensione
13-01-2013 : FRANCIS M. GRI
Se nella scena nazionale c'è un artista che segue solo il proprio cuore, aprendolo realmente al resto del mondo attraverso le sue creazioni sonore, quello è Francis M. Gri, compositore e strumentista di rara sensibilità che abbiamo imparato a conoscere non solo per i suoi lontani trascorsi nella prima incarnazione degli splendidi All My Faith Lost..., ma anche e soprattutto per magnifici progetti come Apart e Revglow. Mai ligio ad alcun trend, né legato ad alcuna precisa corrente stilistica, il Nostro sa parlare dritto all'anima con le note, e poco importa se stia imbracciando una chitarra, piuttosto che pigiando...
 
Recensione
13-01-2013 : SKIN AREA
Progetto svedese di terza generazione tra quelli nati in seno alla Cold Meat Industry, gli Skin Area hanno fatto in tempo a realizzare solo due album alla corte di Karmanik (uno nel 2002 e uno nel 2006), per poi seguire le orme degli altri ex-compagni di etichetta ed 'emigrare' verso lidi discografici diversi; così, a distanza di sei anni dall'ultimo "Journal Noir/Lithium Path", il nuovo album "Rothko Field" esce per l'americana Malignant Records, garanzia di qualità sonora e grafica. Ma la label non è l'unico cambiamento, e chi ha seguito il duo Lindh/Blath rimarrà sorpreso dalla felice...
 
Recensione
13-01-2013 : JAGGERY
Due anni fa scoprivamo con voi lettori una misconosciuta ma grande realtà musicale d'oltreoceano, segnatamente da Boston: un quintetto di nome Jaggery dalla curiosa formazione (piano/voce, arpa, viola, contrabbasso e batteria), all'epoca già autore di un album e di un EP, guidato dalla figura carismatica della cantante e pianista Mali Sastri. "Upon A Penumbra", secondo album del combo, ci aveva sorpreso e colpito profondamente per la magnificenza delle sue canzoni così profonde e passionali, capaci di andare oltre gli schemi del jazz, della darkwave, della musica classica, delle derive avanguardistiche e di...
 
Recensione
13-01-2013 : UNTO ASHES
Dopo il debut eponimo autoprodotto del lontano '97, e segnatamente con la ristampa nel 2000 del seguente "Moon Oppose Moon" (uscito nel 1999 su Dying Time), la carriera dell'act americano è sempre proseguita - salvo che per alcune stampe europee parallele - sotto l'egida della Projekt di Sam Rosenthal, giungendo ora al settimo atto di un sodalizio quanto mai ideale per entrambi. Avevamo lasciato il mastermind Michael Laird nella primavera del 2009 con "The Blood Of My Lady", ove il nostro era rimasto 'orfano' delle preziose voci femminili che da sempre l'avevano accompagnato (quelle di Ericah Hagle e della...
 
Recensione
13-01-2013 : ANGELIC FOE
Ci sono progetti musicali dalla cui costola nascono altre realtà, creando un effetto a cascata che talvolta finisce per generare inutili cloni del progetto madre. Nel caso degli Arcana non è stato così. In passato il leader Peter Pettersson aveva virato i propri interessi verso un sound più marziale ed industrial-oriented, con una serie di vari progetti collaterali (in particolare Sophia). Tocca ora alla vocalist Ann-Mari Thim mettere su un progetto tutto suo (non il primo, se pensiamo all'ottimo act Seventh Harmonic), insieme al chitarrista e compositore Cristian Ellingsen e al batterista Mattias Borgh. Angelic...
 
Recensione
13-01-2013 : DIFFERENT STATE
La band del polacco Marek Marchoff continua ad unire elettronica e toni acustici amplificando gli echi etnico-strumentali, dopo una serie uscite che vedevano emergere soprattutto il lato post-industriale del progetto. Con "The Frigid Condition" abbiamo l'entrata della nuova vocalist Vera Beren, poliedrica interprete che riesce finalmente a dare un'anima alle architetture sonore di Marek, mai come ora pulsanti e comunicative. I suoni diventano più variegati, forse proprio in virtù della necessità di creare un connubio con le partiture vocali. I due pezzi iniziali "Dome" e "Consciousness"...
 
Recensione
13-01-2013 : VOODOMA
Il top da raggiungere in ambito musicale è probabilmente quello di abbinare una immediata capacità di comunicazione ad una vena originale ed innovativa. Obiettivo arduo che solo pochi eletti riescono a raggiungere. Chi non possiede questa specie di dono, spesso si trova a scrivere dischi sperimentali e d'avanguardia ma che non riescono a raggiungere in maniera appropriata i sensi dell'ascoltatore. Ci sono poi band che, pur non presentando nulla di originale, sanno scrivere canzoni che entrano subito nell'orecchio. È un dono pure questo, dono che sta diventando sempre più raro, per cui quando si presenta qualcuno...
 
Recensione
13-01-2013 : TORBA/LUCA SIGURTÀ & PRAYING FOR OBLIVION
Torniamo a parlare della piccola ed affascinante etichetta italiana Old Bicycle Records e dei suoi "Crash", ovvero split sperimentali editi esclusivamente su nastro in una tiratura limitatissima (stavolta sono 50 le copie prodotte); il tutto impreziosito dalla busta da lettera numerata e timbrata, che funge da custodia per un inserto informativo di 4 pagine stampato su carta spessa e per la cassetta monocroma con nastro plastificato apposto sui due lati per indicare i nomi degli artisti. A dividersi lo spazio c'è, da un lato, il progetto italiano Torba, di norma dedito ad un harsh-noise che mescola materiale campionato a...
 
Recensione
13-01-2013 : FEUERSEELE
Brutto debutto per questo quintetto tedesco che gode della promozione della conterranea Echozone. La proposta musicale non va oltre il classico e scontato crossover tra il folk-metal e il medieval rock, impostato su strumenti a fiati, chitarre ruvide e ritmica metallara. La scena di appartenenza è quella forgiata da In Extremo e colleghi più o meno illustri, molto apprezzata in Germania, dove queste sonorità hanno raggiunto un clamoroso successo commerciale, persino esagerato. Qui da noi il genere non ha mai attecchito, forse a causa di quel campanilismo di cui soffre, legato al cantato tedesco, all'oltranzismo estetico e...
 
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