13-01-2013
VAINERZ
"Silence"
(RGK)
Time: (44:43)
Rating : 8.5
Vainerz, ovvero la "voce degli angeli" secondo il poeta scozzese Thomas Carlyle, ma soprattutto il nuovo progetto formato dal produttore Rico Ferenc Piller (noto per il suo solo-project P24) e dal vocalist Mario Bouvain, già in passato attivo con n.ever.endless, di base a Berlino. Un successo annunciato per questo nuovo duo che ha il fine unico di scalare le classifiche alternative tedesche, e non solo. Missione in parte compiuta, visto che in Germania questo "Silence" ha già guadagnato il sesto posto nella EAC (European alternative Charts) e l'ottavo nella GEWC. Pensare che la band compiva i primi passi solo un anno fa, quando i due musicisti decisero di produrre delle tracce demo che poi sarebbero divenute uno dei più esaltanti debutti dell'anno. "Silence" è l'essenza del future-pop, fresco e ardito, risoluto (i singoli "I Try To Be" e "You Create It" sono già hit con rispettivi videoclip) e determinato. Un disco esplosivo, che riporta l'electro-pop ai fasti che tutti hanno conosciuto, nel bene e nel male. Nulla da dire se si parte dai singoli: "I Try To Be" è tinteggiata dal suono delle proposte più epiche dei Covenant, con un ritornello invasivo e irresistibile; stesso discorso per "You Create It", che sfoggia una vena danceable invidiabile almeno da metà scena. "Discoverers" è uno sfogo electro moderno in precedenza riuscito solo a Camouflage o ai migliori De/Vision, "Love Run" farebbe impallidire gli ultimi Depeche Mode, mentre "Coming Home" apre con successo a soluzioni da ballad elettronica. Due veri innovatori del synthpop europeo uniti per un'unica causa, fatta di ritornelli indimenticabili, graffianti riff e partiture romantiche. Questo perché "Silence" è sì un album commerciale, ma anche molto trendy, non velleitario, vincente nella sua modestia. Erano anni che non si urlava al miracolo, e questo debutto targato Vainerz è la celebrazione che tutti aspettavano. Quarantacinque minuti di bellezza, dove la voce opaca di Mario infligge colpi secchi, su una produzione impeccabile. "Unforgotten", titolo emblematico di un altro grande pezzo del platter che funge da monito ai fruitori di queste sonorità. Il synth/future-pop regala i suoi nuovi paladini indiscussi, e dispiace che per ora questo mirabile esordio sia disponibile solo nel formato digitale (con in più il remix di un brano rispetto alla versione promo qui recensita). In vista di prove live, nuovi singoli e un prossimo passo decisivo, Vainerz è sinonimo di qualità e professionalità. Bellissimo.
Max Firinu
http://www.facebook.com/vainerz.music