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Recensione
01-02-2016 : BABYLONIA
Escludendo l'autoprodotto "Tales Of Loving Hearts" (più una degna e doverosa celebrazione per l'amico prematuramente scomparso Robbie Rox, con cui Max Giunta aveva formato e plasmato i Babylonia, che non un vero e proprio album), un nuovo full-length dell'act milanese lo si attendeva ormai da inizio 2010, ossia dal secondo lavoro sulla lunga distanza "Motel La Solitude". Un'attesa lunghissima, anche perché con quella prova il progetto, che bene aveva impressionato già nel 2005 col notevole debut "Later Tonight", aveva letteralmente spiccato il volo a livello internazionale, mostrando al...
 
Recensione
01-02-2016 : NERONOIA
Il quarto album dei Neronoia, rilasciato pressappoco due anni dopo "Sapore Di Luce E Di Pietra", segna un nuovo traguardo espressivo per la formazione che unisce i lombardi Canaan alla voce di Gianni Pedretti (Colloquio): "Mi Piaceva Una Vita" è infatti una vera e propria storia, quella di Mario e del suo amore per Marta, in cui una fitta coltre di disagio emotivo dovrà essere scalfita in un susseguirsi di dolorosi eventi prima che i due possano avvicinarsi, con un epilogo che è quanto di più lontano esista da un lieto fine. Abbiamo detto più volte di come nessuno abbia cantato e musicato...
 
Recensione
01-02-2016 : ELIN KÅVEN
Come preannunciato, a fine 2015 è arrivato l'atteso terzo album della 'fata artica', ancora una volta sotto l'egida di quel punto di riferimento del folk e della world music di stampo nordico che è la - nomen omen - Nordic Notes. Un lavoro che poggia su una premessa cruciale, ben illustrata dalla stessa Elin quale introduzione/ringraziamento nel booklet (al solito completo di tutte le traduzioni in inglese) della splendida confezione digisleeve: il ritorno nella sua terra nativa, quella del popolo Sámi, dopo anni trascorsi in aree più urbane della Norvegia. L'artista scandinava è già divenuta un...
 
Recensione
01-02-2016 : DEUTSCH NEPAL
A distanza di oltre quattro anni dal precedente "Amygdala", Deutsch Nepal torna con un nuovo lavoro da studio (auto)prodotto dalla Entartete Musikk, sua label personale. Il disco è incentrato in maniera ironica sull'alcool, croce e delizia di Lina Baby Doll, attraversato con uno stile che in parte rimanda ai primi lavori del progetto introducendo anche alcune soluzioni inaspettate. I sette pezzi hanno globalmente un andamento celebrativo e semi-rituale, incentrato su architetture mantriche. Gli aspetti oscuri, riconducibili alla matrice dark ambient, permangono ma non hanno la preponderanza esibita in altri lavori, mentre...
 
Recensione
01-02-2016 : NEW PROCESSEAN ORDER
Secondo lavoro da studio per questo singolare collettivo capitanato da Alessandro Papa. New Processean Order nasce in stretto collegamento con la dottrina teologico-religiosa della "Church Of The Final Judgement", sviluppatasi negli anni '60 e fondata su un politeismo che riconosceva quattro divinità, nonché su una riconciliazione interna di forze opposte che rimandano ad alcune antiche dottrine orientali. Il progetto si pone come aperto a partecipazioni esterne (nel primo album figuravano, tra gli altri, anche Angelo Bergamini e Devis Granziera), assumendo sfumature sonore diverse all'interno di un impianto...
 
Recensione
01-02-2016 : CATHERINE DUC
Sebbene non sia certo rimasta con le mani in mano, all'autrice australiana di origini vietnamite ci sono voluti ben 10 anni per dare finalmente un seguito all'album d'esordio "Visions And Dreams". Nel mezzo un singolo digitale ed un buon numero di riconoscimenti internazionali fra new age, world music ed altri filoni dai confini labili, ma l'attesa era tutta rivolta al nuovo album, col quale Catherine si auspica di approdare alle nomination per la categoria 'best new age album' dei prossimi Grammy Awards. In questo secondo capitolo la Duc, sempre ammaliata dalle sonorità di Enigma, Enya, Deep Forest e Corrs, ci conduce in un...
 
Recensione
01-02-2016 : ECHOES OF YUL
Il singolare progetto di Michal Sliwa torna a farsi sentire con un nuovo album, il quarto (includendo anche il CD di remix "Tether") da sei anni a questa parte. Attraverso un elaborato intreccio basato su partiture elettroniche e strumentali firmate ed eseguite nella quasi totalità dall'autore polacco, "The Healing" si pone come un crocevia di influenze disparate a metà tra l'ambient, la shoegaze e il post-rock. Nel complesso emerge una vena soffice e meditativa che esula dai toni continuati e insistenti preferendo evoluzioni sonore variegate, solitamente percorse da una calma costante. Si insiste su una vena...
 
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01-02-2016 : LOST KADATH
Il progetto italiano Lost Kadath sforna un secondo EP a breve distanza dal precedente "Monochromatic Regression", licenziato dalla Old Europa Cafe giusto un anno fa. Nato nell'ormai lontano 2005, l'act ha all'attivo una esigua produzione che vede, accanto ai due mini sopra citati, soltanto un album autoprodotto datato 2011. Senza mezzi termini, "Oscillating Apparitions" ci reintroduce da subito in un'atmosfera ormai classica tesa ad evocare spazi neri e sconfinati, antri plumbei, angoli mentali dimenticati dalla ragione, torbide situazioni ai confini della realtà. Per inscenare tali ambientazioni si ricorre ai...
 
Recensione
01-02-2016 : HAZE
Seconda prova a nome Haze per il progetto del pavese Croce, uscita a maggio 2015 sempre per la sua Dusty Buddha Recordings e con il solito packaging particolare ed esplicativo, stavolta consistente in un CDr di colore giallo contenuto in una confezione DVD slim, riportante al suo interno un inserto dove da un lato abbiamo l'illustrazione acquarellata di Davide Quaroni - già collaboratore di Croce nel side-project M-Brane - rappresentante una figura dalla maglia verde acceso che cavalca un elefante grigio su di un prato giallo sovrastato da un minaccioso cielo che preannuncia tempesta, e dall'altro una sorta di pamphlet che esplica i...
 
Recensione
01-02-2016 : THE BLEEDING PEASANT ORCHESTRA
Nel precedente lavoro "Sanctuary And Truce" gli inglesi della Bleeding Peasant Orchestra avevano mostrato un'accentuata propensione al mix di generi, passando dal post-punk alla dark ambient con sconcertante semplicità. Il nuovo album "Edits At Depth", pur mantenendosi sempre assai libero di spaziare, restringe il campo di azione all'interno della dark ambient e della new wave più sperimentale. La lunghezza dei brani (una media di otto minuti ciascuno) è di per sé un ottimo indizio per capire che le atmosfere più dilatate sono state quelle predilette dal gruppo nella realizzazione di...
 
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