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Room 108

01-02-2016

HAZE

"Yellow Elephant"

Cover HAZE

(Dusty Buddha Recordings)

Time: CDr (40:25)

Rating : 7

Seconda prova a nome Haze per il progetto del pavese Croce, uscita a maggio 2015 sempre per la sua Dusty Buddha Recordings e con il solito packaging particolare ed esplicativo, stavolta consistente in un CDr di colore giallo contenuto in una confezione DVD slim, riportante al suo interno un inserto dove da un lato abbiamo l'illustrazione acquarellata di Davide Quaroni - già collaboratore di Croce nel side-project M-Brane - rappresentante una figura dalla maglia verde acceso che cavalca un elefante grigio su di un prato giallo sovrastato da un minaccioso cielo che preannuncia tempesta, e dall'altro una sorta di pamphlet che esplica i due lunghi movimenti di cui si compone l'opera. Il fronte ed il retro della confezione DVD mostrano invece il lato A ed il lato B dell'elefante giallo protagonista del titolo. Limitato a 50 esemplari, "Yellow Elephant" funziona come un concept album su di un uomo schifato dall'assurdità dell'esistenza, dall'oppressione dell'ignoranza e dal male portatore di confusione, frustrazione, attaccamento, compulsione, perdita di volontà. Tutto questo è tradotto in musica nella prima traccia, "Elephant Shaped Heart", suite opprimente fatta di rimbombi e soffi dark ambient dalla durata di 13 minuti, messa in musica della tesa crescita esponenziale dell'elefante giallo all'interno del cuore del nostro sempre più estraniato protagonista, creatura simbolica che diventa mostrificazione pantagruelica dell'Ego. La bestia gialla si palesa infine nella seconda traccia, pezzo variegato dalla durata di 27 minuti composto al suo interno da differenti movimenti ben spiegati nel pamphlet all'interno del disco. Utilizzando un approccio nuovo, ruvidamente strumentale senza ausilio di campionatori o materiale elettronico, Croce si barcamena nella conclusiva title-track in un viaggio cadenzato all'interno di una mente sempre più obnubilata, che parte da semplici note di basso ponderate e piene che si mettono poi a vibrare crudamente in una marcia doom collosa e asettica assieme alle percussioni, impreziosita in seguito da chitarre oscure e droniche, miasmatiche e virulente nel loro lento andazzo. Successivamente l'atmosfera diventa rarefatta, tornando su nebbiosi lidi dark ambient allucinatori a metà della traccia, che va concludendosi su taglienti frangenti stoner di chitarra che affiorano dall'inarrestabile vorticare oscuro, sul finale spazzato via da una nuova e cadenzata ondata metal corrosiva e grave, lasciandoci poi basiti con un pianoforte tristemente allegro e ondeggiante, come i passi dell'elefante che alla fine il protagonista sceglie di cavalcare, dalla cui stazza sceglie di percepire la realtà in maniera differente, in un connubio di umano ed animalesco accompagnato da note spensierate e parodisticamente buffe. Descritto dal suo stesso autore come "una sorta di dramma urbano quotidiano à la Van Sant con visioni lynchiane, l'album conferma l'abilità compositivo-contenutistica di Haze, creatore di mondi sonori che raccontano storie attraverso una violenza esplicita o più subdolamente ipnotica, storie che andrebbero ascoltate da tutti i musicofili accaniti.

Lorenzo Nobili

 

https://haze-doom.bandcamp.com/

https://www.facebook.com/DustyBuddharecordings