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Recensione
28-11-2021 : VIDNA OBMANA
VIDNA OBMANA
L'etichetta polacca Zoharum ristampa in CD un vecchio lavoro di Vidna Obmana datato 1990, al tempo edito solo su vinile e successivamente, nel 1993, stampato anche in supporto digitale. La nuova edizione ripropone la medesima scaletta senza aggiunte o variazioni, ad eccezione della grafica di copertina. I suoni, come di norma per questo storico autore belga, attivo sin dalla metà degli anni '80, si dividono tra ambient, sperimentazione e melodie morbide, inscenando un panorama sognante e riflessivo che riesce a trasmettere momenti di relax misti a mistero, sprazzi di oscurità uniti a note paradisiache (eccezionale in questo....
 
Recensione
28-11-2021 : IEROPHANIA
IEROPHANIA
La massiccia opera di recupero e rimasterizzazione della discografia del duo russo (composto da Joseph M. e Kirill B. ed ormai non più attivo) messa in atto dalla COD partiva un anno fa con la riproposizione delle due rispettive parti di "Postbellum", entrambe pubblicate in origine nel biennio 2007-2008 dalla UFA Muzak dopo un primo lavoro datato 2006. La prima parte di "Postbellum" uscì come mini-CDr in sole 80 copie, e dopo il remastering datato 2017, lo scorso anno ha trovato la sua nuova dimensione - con una rinnovata veste grafica - nell'edizione targata COD, resa disponibile sia nelle 97 copie del....
 
Recensione
28-11-2021 : ATE & NOWA ZIEMIA
ATE & NOWA ZIEMIA
Edito lo scorso giugno, "Substrate" è una collaborazione tra i due monicker polacchi ate, giovane nome con all'attivo un paio di nastri, e Nowa Ziemia, act più datato ma con pochissime produzioni pubblicate. I due sviluppano un breve lavoro costituito da due lunghe tracce speculari, tecnicamente costruite con l'ausilio di drones chitarristici, field recordings e registrazioni esterne. Il primo pezzo è una lunga armonizzazione tonale che si muove stratificata, elaborato su una base cupa e uno o due linee melodiche dilatate in evoluzione perpetua, da cui scaturisce un'atmosfera sognante e rarefatta che incrocia....
 
Recensione
28-11-2021 : VÆV
VÆV
L'olandese Winter-Light, etichetta di qualità che è diventata in breve tempo un punto di riferimento per i seguaci delle ambientazioni a trazione oscura, tiene a battesimo - nelle 200 copie in confezione digisleeve - l'esordio ufficiale di Væv, progetto danese la cui finalità è quella di esplorare l'interconnettività nelle nostre vite, prima fra tutte la connessione fra la realtà quotidiana ed il nostro sviluppo spirituale. Una connessione non facile da trovare, giacché il vivere quotidiano dei nostri tempi lascia sempre meno spazio a determinate questioni, oltremodo minate da una spinta....
 
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28-11-2021 : DEAD MAN'S HILL
DEAD MAN’S HILL
Nuovo lavoro per il belga Bart Piette e il suo monicker più noto, ormai attivo da circa vent'anni. "Inner Journeys..." è un album diverso dai soliti canoni del progetto, a metà tra la ritual ambient, la dark ambient ed alcune atmosfere quasi gotiche che ne segnano i toni in modo forse casuale. Come specificato dal titolo, l'album è un viaggio sonoro atto a seguire i percorsi sotterranei dell'acqua, che portano ad alcuni templi collocati all'interno di caverne. Concepito durante quattro estati a cui corrispondono le quattro tracce, il disco gode di un'aura magica sprigionata dai periodi compositivi e fa....
 
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14-11-2021 : KLOOB
KLOOB
L'ultima volta che ci eravamo occupati del progetto spagnolo era stata in occasione di "Mundus Patet", lavoro realizzato assieme all'act italiano Onasander ed uscito nell'estate 2020, a seguito del quale era poi stato rilasciato, lo scorso dicembre, il CDr autoprodotto "Cryptic Interactions". Ora la creatura di Daniel Ferreira torna collaborare con la Winter-Light per pubblicare la sua quarta uscita assieme al marchio olandese, approdando alla settima release complessiva sulla lunga distanza dal 2015 ad oggi, quest'ultima rilasciata nelle 200 copie dell'elegante confezione digifile. Anche nella nuova fatica, Daniel....
 
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14-11-2021 : RIGOR MORTISS
RIGOR MORTISS
La storica band industrial-rock polacca, che aveva esordito nel lontano '93 per poi tornare alla ribalta solo nel 2014, prosegue il proprio cammino con la Zoharum, che nel 2019 aveva dato alle stampe l'ultimo album "Wbrewny". Stavolta l'occasione è quella di una soundtrack, ideata dal combo per il pluripremiato corto del 2018 "Klechdy (Folk Tales)" e pubblicata dalla Zoharum nelle 350 copie della bella edizione ecopack fuori formato, contenente un piccolo booklet che riassume i premi vinti dall'opera del regista Pawel Lukomski. Il film si basa sulla storia di un ragazzo africano che, intento ad entrare in Europa, si....
 
Recensione
14-11-2021 : ULESA
ULESA
L'alter ego della dark metal band polacca Saule (all'attivo il solo debut album eponimo del 2017 per la nostrana Avantgarde Music) è questo nuovo progetto denominato Ulesa, interamente avvolto nel mistero per quanto concerne il personale che vi ha collaborato. È la sempre attivissima Zoharum a licenziare l'esordio assoluto di Ulesa, segnatamente nelle 300 copie dell'essenziale digipack, che praticamente nulla concede ad eventuali informazioni utili, coi brani denominati attraverso numeri romani progressivi. Quella di Ulesa è una dark ambient ben rifinita nei suoni e nella resa audio complessiva, mai arcigna e/o opprimente....
 
Recensione
16-10-2021 : SATORI
SATORI
Tornato al comando della sua creatura nel 2014, dopo una parentesi che ha visto Satori gestito da Justin Mitchell (boss della Cold Spring) e Neil Chaney (Pessary), lo storico membro fondatore Dave Kirby si ritrova a gestire interamente quello che ora è a tutti gli effetti il suo solo-project. È nuovamente la russa COD, che già aveva curato l'uscita di "Dispøssessiøn" nel 2018, ad occuparsi della pubblicazione (avvenuta lo scorso aprile), sia nelle fatidiche 97 copie numerate a mano del CD in confezione apribile simil-vinile, sia nelle 47 del formato in cassetta. Se gli anni di Mitchell e Chaney....
 
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16-10-2021 : VV.AA.
VV.AA.
Cinque anni dopo il primo volume, la tedesca The Epicurean - che da poche settimane ha purtroppo chiuso i battenti - è tornata ad omaggiare il celebre e compianto percussionista australiano John Murphy, scomparso in quel di Berlino l'11 ottobre del 2015 all'età di 56 anni. Fautore, membro e collaboratore di innumerevoli progetti dagli anni '80 fino al decesso, sempre a cavallo fra il rumore industriale ed il neofolk, Murphy era stato degnamente celebrato un lustro fa con un triplo CD che ne esplorava la carriera in lungo e in largo, toccando le collaborazioni più prestigiose (Whitehouse, SPK, Lustmord, Genocide Organ, :Of....
 
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