05-01-2022
GINTAS K
"Nervus Vagus"
(Gk Rec.)
Time: CD (60:00)
Rating : 5
Il lituano Gintas K dà alle stampe l'ennesimo album, in un coacervo produttivo che vede una media di almeno 3 o 4 uscite l'anno tra supporti fisici e materiale digitale. "Nervus Vagus" è effettivamente l'ultima produzione di Gintas in ordine cronologico, risalente allo scorso ottobre (sebbene composta nel 2020) e incentrata su storie narrate da bambini, riguardanti questioni risalenti alla seconda guerra mondiale e alle deportazioni di Stalin. I suoni uniscono una deframmentazione, in cui si mira a destrutturare le fonti audio come se fossero tessere di un puzzle, a partiture elettroacustiche lineari che compongono basi sonore semplici e ascoltabili. In sovrimpressione intervengono voci narranti che si mescolano alla massa audio, a volte architettata unendo rumori e para-melodie, a volte incentrata su una sola fonte compositiva. Nel complesso prevale una forte vena sperimentale, con lampi audio alla deriva senza un trait d'union evidente se non, in alcuni casi, le voci sovrimpresse. Difficile lasciarsi andare ad un ascolto, eccetto in quei casi dove i rumori riescono a seguire una logica, fatto che rende il disco sin troppo ostico, a fronte di una tecnica e di un tema di fondo mai troppo organizzati nei riferimenti e nello stile compositivo (nomi come Nurse With Wound o Throbbing Gristle sono lontani anni luce, sebbene se ne avverta una vaga eco stilistica). Edito in un dignitoso digisleeve apribile.
Michele Viali