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Recensione
27-11-2019 : HOARFROST & MULTIPOINT INJECTOR
HOARFROST & MULTIPOINT INJECTOR
Questa nuova uscita per la sempre attiva Noctivagant riunisce le abilità di due act polacchi: Hoarfrost, gestito da Rafal Kopec e di cui ci siamo occupati a più riprese, e Multipoint Injector, condotto da Andrzej Turziak ed assente dalle scene ormai dal 2008. Non si tratta però di nuovo materiale, bensì di registrazioni effettuate dieci anni or sono e rimaste in un cassetto sino ad oggi, la cui pubblicazione rappresenta unicamente uno sguardo al passato. Nello specifico, nelle quattro tracce a sua disposizione (cui se ne alternano altrettante firmate da Andrzej), Rafal mostra come all'epoca il suo discorso sonoro....
 
Recensione
18-11-2019 : VV.AA.
VV.AA.
Lo svedese Peter Andersson/Lina Baby Doll realizza, attraverso la sua valida etichetta Entartete Musikk ed il suo rinomato act Deutsch Nepal, questa particolare compilation che definire semplicemente come "degna di nota" sarebbe oltremodo riduttivo. Confezionata in un essenziale digipack, "Homo Strepitus" riunisce autentici colossi del settore dark ambient e industrial per dare vita ad un'operazione che parte da una chiara ed intrigante prerogativa: quella di rielaborare, ognuno secondo la propria visione artistica, quel materiale tematico grezzo composto e fornito ai partecipanti dallo stesso Lina. Sono nate così,....
 
Recensione
18-11-2019 : TREPANERINGSRITUALEN
TREPANERINGSRITUALEN
Due anni dopo l'eccellente "Kainskult", lo svedese Thomas Martin Ekelund torna ad incidere per l'inglese Cold Spring con la release in esame, composta da due lunghi brani della durata di 19 minuti ciascuno e realizzata sia in CD - nell'elegante digipack a sei pannelli - che nelle 500 copie dell'edizione in vinile. Messe da parte le mortifere movenze death-industrial che ne hanno decretato le fortune, l'act scandinavo spinge stavolta con forza verso il proprio lato più marcatamente rituale, abbandonando per l'occasione sia le vocals ferali, sia l'apporto ritmico, sia la ruvidità industriale. Coadiuvato da due....
 
Recensione
18-11-2019 : CAMECRUDE
CAMECRUDE
La francese Cioran Records, nata solamente nel 2017 ma già piuttosto attiva sul mercato, prende il proprio nome - come facilmente intuibile - dal filosofo, saggista ed aforista rumeno Emil Cioran (noto per il suo nichilismo e pessimismo), ed il suo manifesto programmatico la vuole attenta a valorizzare quegli artisti francesi più sperimentali la cui musica è ispirata dagli scrittori più pessimisti, com'era appunto il succitato autore. Prerogative interessanti che ritroviamo anche nel progetto harsh ritual noise Camecrude, creato dal suonatore di ghironda Valentin Laborde e legato a doppio filo alla tradizione ed....
 
Recensione
18-11-2019 : IDFT
IDFT
La sempre attenta Noctivagant è particolarmente abile nello scovare nuovi talenti in ambito dark ambient/industrial negli angoli più remoti del pianeta, buon ultimo IDFT, act iraniano proveniente da Teheran con all'attivo sin qui il solo EP digitale "R" - risalente a quattro anni fa e rilasciato dalla netlabel norvegese Petroglyph - e qualche traccia apparsa su alcune compilation. "The Great Gate" rappresenta l'esordio sulla lunga distanza per il progetto, nonché la prima release in formato fisico, segnatamente nelle 49 copie numerate a mano in CD nella classica confezione in cartoncino apribile di....
 
Recensione
18-11-2019 : STONE WIRED
STONE WIRED
Fra i molti progetti dell'ungherese George Turoczy, Stone Wired è non soltanto uno di quelli più longevi (esiste infatti dal lontano 1997), ma anche più attivi, come testimoniano le circa 35 uscite pubblicate in vari formati (CD, CDr, cassetta e digitale) sino ad ora. Da sempre dedito ad esplorare i meandri del death-industrial più ferale ed ansiogeno, Stone Wired è divenuto un duo con l'ingresso dell'americano di D-mon da quando il buon George è emigrato negli States, ossia dal 2003, con il relativo incremento delle attività avutosi di lì a poco. Questa corposa release, composta da due....
 
Intervista
14-10-2019 : MZ.412
MZ.412
Non crediamo vi siano dubbi sul fatto che "Svartmyrkr" fosse l'album più atteso nella scena dark ambient e industrial, poiché il colosso svedese Mz.412 mancava all'appuntamento con un nuovo full-length dal lontano 2006, ossia dall'uscita di "Infernal Affairs". Nel frattempo la classica line-up a tre, composta da Drakh, Nordvargr ed Ulvtharm, si era ricompattata in occasione di alcune uscite live (talune delle quali riversate poi anche su supporto discografico), lasciando intendere come, prima o poi, gli originatori del black-industrial sarebbero tornati a colpire nel segno. E così è stato, a....
 
Recensione
14-10-2019 : LLYN Y CWN
LLYN Y CWN
Il curioso nome del progetto in esame significa "Lago dei cani" in gallese, e si tratta - appunto - di un lago situato a 715 metri di altitudine nel nord del Galles. Senza dubbio un luogo importante per il gallese Benjamin Ian Powell, che passa tutto il tempo possibile fra le montagne col suo camper, e che proprio nei posti più freddi, isolati e remoti cattura quelle field recordings che vanno poi a costituire l'ossatura delle sue realizzazioni discografiche. "Twll Du", racchiuso da un mirabile digipack a sei pannelli, è la terza prova sulla lunga distanza per Benjamin (la prima per l'inglese Cold Spring,....
 
Recensione
14-10-2019 : WORLD'S OF TENGRI
WORLD’S OF TENGRI
Sotto la dicitura World's Of Tengri si raggruppano quattro progetti russi che, in combutta fra loro, danno vita a questa particolare release: Shivrag, Maha Pralaya, Codex Occulta e Tablets Of A Sleep. Stampato in soli 59 esemplari nell'ormai fatidica confezione fuori formato di casa Noctivagant, il disco chiarisce i propri intenti già dal titolo, suggerendo una ritualità sciamanica dalle forme più "urbane", e quindi meno legata ad afflati ancestrali nei sei "riti" inclusi. Le dinamiche sonore sono quelle della dark ambient rituale, come si evince sin dal principio coi "riti" firmati da....
 
Recensione
23-09-2019 : COMMON EIDER, KING EIDER
COMMON EIDER, KING EIDER
Quando si parla di "collettivo", specialmente in ambiti dark ambient/industrial, è d'uopo intendere la formazione come qualcosa di aperto letteralmente a qualsiasi tipo di soluzione. Tale è Common Eider, King Eider, progetto americano che ha tra le sue figure prominenti Rob Fisk (anche noto come B.S.s., come nel caso del lavoro in esame), il quale abbandona stavolta gli altri suoi consueti sodali per volare sin nel cuore dei Pirenei, onde far coppia col francese Yan Arexis, ben noto per la sua militanza negli eccelsi Stille Volk e già all'opera nel roster della Cold Spring col notevole act La Breiche, fra le....
 
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