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Recensione
16-04-2021 : COIL
COIL
Ristampa di una vecchia compilation dei Coil, uscita in origine per il mercato russo (2001) e commercializzata direttamente dalla Eskaton l'anno successivo con una versione pressoché identica. La nuova versione della Cold Spring non differisce in nulla dalle precedenti se non per il mastering di Martin Bowes, tutt'altro che invadente. L'opera raccoglie nel primo CD quasi tutti i brani più recenti, risalenti agli anni '90, su cui svettano i pezzi estratti dai due "Musick To Play In The Dark", mentre il secondo contiene brani più datati, oltre a qualcosa estratto dal side project Black Light District. Non fu....
 
Recensione
16-04-2021 : JARL
JARL
Già noto per i suoi gruppi rumoristici IRM e Skin Area, Erik Jarl ha intrapreso una carriera solista ormai ventennale costellata di produzioni sicuramente più soft, ma profondamente aderenti al ramo sperimentale. Non fa eccezione questo "Hyperacusis", album composto da due lunghe tracce ben commentate dai due sottotitoli "Frequency Colour First Degree" e "Second Degree". Si tratta di linee droniche pulsanti su cui si innescano moti tonali ondulatori e all'occorrenza ulteriori movimenti audio, sempre strutturati in passaggi circolari in oscillazione perpetua. Le differenze tra i due pezzi riguardano....
 
Recensione
16-04-2021 : WESTWIND
WESTWIND
Dopo una lunga attesa durata quasi sette anni, finalmente il progetto del francese Kris G. (anche titolare della Steelwork Maschine) torna con l'atteso nuovo full-length, quindicesima uscita in oltre vent'anni di attività discografica. "Despair" esce solo in vinile, in un'edizione limitata a 250 copie contenenti anche la versione in CD, che per inciso presenta due brani in più rispetto all'LP, e che è l'oggetto di questa recensione. Otto tracce, tutte recanti "Despair" come titolo, in cui Kris prosegue spedito nel suo discorso musicale, basato su di un'elettronica marziale, apocalittica e....
 
Recensione
01-04-2021 : TRAJEDESALIVA
TRAJEDESALIVA
Fra le tante storie di insperati ritorni c'è senza dubbio quella del duo spagnolo Trajedesaliva, attivo con quattro uscite tra il '99 ed il 2006 (un singolo, due album ed uno split con Chaos Condensed), e poi praticamente sparito dalle scene per 15 anni. Un lungo silenzio durato fino allo scorso febbraio, quando un trittico di etichette ha messo sul mercato la nuova fatica dell'act di Vigo, racchiusa in un bel digisleeve adornato dai dipinti di Emilie Lagarde. Con "Ultratumba", Mon Ninguén (synth e musiche) ed unavena (voce e testi) si lasciano alle spalle non soltanto una lunga pausa di riflessione, ma anche quello....
 
Recensione
01-04-2021 : CASIA
CASIA
Progetto nuovo e letteralmente esploso in questi ultimi anni, Casia è gestito dal tedesco Stephan Spreer, già noto per aver collaborato o aver messo in piedi altri monicker, su tutti Antlers Mulm. "Feuer Wasser Sturm" è l'album di debutto, a cui si accostano un paio di interessanti mini ed EP usciti tra il 2020 e il 2021. Lo stile, post-moderno e distante da schemi ormai triti, sfrutta componimenti minimali basati su suoni e rumori riverberati nonché field recordings, per inscenare un'ambient che sfocia nella downtempo con sprazzi di oscurità, ipnotismo audio, melodie malinconiche, accenni di....
 
Recensione
01-04-2021 : YASNAÏA
YASNAÏA
La polacca Zoharum ha sempre avuto grande attenzione per le ristampe di materiale di spessore ormai introvabile, e in questa sua opera ha ridato lustro a diversi titoli degli Hybryds, collettivo belga che sin dagli anni '80 ha rappresentato un punto fermo nello sperimentalismo rituale a trazione industriale. Di quella storica formazione ha fatto parte, sino al 2000, anche la vocalist Leen Smets, che nel 1996 si imbarcò nell'avventura solista Yasnaïa, realizzando l'album "Oniro" - al quale seguirono solo un paio di 7" nel '97 - per l'indimenticata e fondamentale World Serpent. Ora la Zoharum rispolvera quell'unico....
 
Recensione
19-03-2021 : COLOSSLOTH
COLOSSLOTH
Usciva lo scorso maggio il quinto album del progetto inglese Colossloth, terza uscita prodotta dai connazionali della Cold Spring. "Plague Alone" ha movenze profetiche su quanto accaduto in chiave "pandemica" di lì a breve, mescolando temi e suoni dal sapore apocalittico. Wooly Woolaston accatasta una serie di rumori ben calibrati e rielaborati da affiancare ad elementi elettroacustici, al fine di costruire in modo logico e peculiare dei brani che rimangono sempre in bilico tra il noise e l'ambient senza mai sfociare nella violenza rumoristica nonsense. Le strutture hanno un andamento ondulatorio e stratificato che....
 
Recensione
19-03-2021 : EMME YA & OCCULT ODYSSEY
EMME YA & OCCULT ODYSSEY
Fra le oltre venticinque uscite finalizzate dal 2010 ad oggi dall'act colombiano Emme Ya, sono parecchie quelle pubblicate dall'americana Noctivagant, così come molte sono quelle realizzate assieme ad altri progetti affini. L'occultista Edgar Kerval, titolare unico di Emme Ya, torna a fare squadra con una delle etichette che più e meglio hanno supportato il suo operato artistico, facendo coppia per l'occasione col trio messicano Occult Odyssey, che vanta una decina di pubblicazioni (digitali o in edizioni estremamente limitate) dal 2015 ai giorni nostri. Da considerarsi come uno split a tutti gli effetti, giacché EY vi....
 
Recensione
08-03-2021 : WESTERN, CREED, SPYBEY
WESTERN, CREED, SPYBEY
Collaborazione a sei mani uscita ormai lo scorso luglio, "W ands" vede insieme Phil Western (membro Download e Beehatch, deceduto nel febbraio 2019) e Jesse Creed (The Passenger), entrambi impegnati a mettere in mostra la loro passione per strumentazioni vintage e analogiche, oltre a Mark Spibey (Dead Voices On Air, Download, Beehatch, Reformed Faction), che aggiunge un tocco etnico-sperimentale con strumenti autoprodotti. Sebbene la Cold Spring anticipi l'album scomodando Coil e Nurse With Wound come termini di paragone, è l'accostamento con Zoviet France che rende meglio l'idea di questo progetto estemporaneo, band con cui....
 
Recensione
08-03-2021 : UMBRARUM TENEBRAE
UMBRARUM TENEBRAE
Dopo qualche traccia apparsa su compilation, il progetto canadese UT giunge finalmente all'esordio discografico, rilasciato dapprima in formato digitale nel giugno scorso, e poi anche nelle 100 copie dell'edizione CD in confezione con cartoncino apribile sul finire del 2020. L'ancor giovane act condotto da evillair si presenta al pubblico con un suono già maturo, sia nei contenuti che a livello di resa audio, implementando una metodologia compositiva che sfrutta in maniera suggestiva la magia del caos, onde esplorare le stanze più oscure dell'inconscio (come suggeriscono le note ufficiali). Ne nasce un suono che, già....
 
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