19-03-2021
COLOSSLOTH
"Plague Alone"
(Cold Spring)
Time: CD (60:28)
Rating : 7
Usciva lo scorso maggio il quinto album del progetto inglese Colossloth, terza uscita prodotta dai connazionali della Cold Spring. "Plague Alone" ha movenze profetiche su quanto accaduto in chiave "pandemica" di lì a breve, mescolando temi e suoni dal sapore apocalittico. Wooly Woolaston accatasta una serie di rumori ben calibrati e rielaborati da affiancare ad elementi elettroacustici, al fine di costruire in modo logico e peculiare dei brani che rimangono sempre in bilico tra il noise e l'ambient senza mai sfociare nella violenza rumoristica nonsense. Le strutture hanno un andamento ondulatorio e stratificato che funge da base, mentre materiale di rifinitura si scorge in sottofondo così come in sovrimpressione, dando luogo sia a varianti ruvide e massose, sia a curiosi exploit melodici a contrasto. La calma viene interrotta da esplosioni controllate a cui seguono momenti catartici, in un mix che non appare mai casuale e dove ogni cosa trova la giusta collocazione. L'effetto soundtrack emerge a più riprese, ma viene tamponato da una personalità compositiva che non ha bisogno di supporti visivi per dar corpo ai propri orrori. Forse il miglior lavoro di Colossloth nella sua carriera: il pezzo "Dies Infaustus" ne riassume l'efficacia e la potenza grazie ad un assemblaggio peculiare e a un buon supporto tecnico. A tratti accostabile a certi lavori di Mz.412, sebbene non vi sia matrice sulfurea. Peccato per la solita cover e il solito packaging (in digipak) ridotti ai minimi termini.
Michele Viali
https://www.facebook.com/colossloth/