Logo DarkRoom Magazine
Darkroom List menu Room101 Room102 Room103 Room104 Room105 Room106 Room107 Room108 Room109 Reception
SYNTHPOP, FUTURE-POP, TRIP-HOP, CHILLOUT E TUTTA L'ELETTRONICA PIÙ ACCESSIBILE E MELODICA
HARSH-ELECTRO, EBM, ELECTRO-INDUSTRIAL, IDM E TUTTA L'ELETTRONICA PIÙ ABRASIVA E DISTORTA
DARKWAVE, GOTHIC, DEATHROCK, POST-PUNK E AFFINI
INDUSTRIAL, AMBIENT, POWER ELECTRONICS E TUTTE LE SONORITÀ PIÙ NERE ED OPPRIMENTI
NEOFOLK, NEOCLASSICAL, MEDIEVAL, ETHEREAL E TUTTE LE SONORITÀ PIÙ DELICATE E TRADIZIONALI
TUTTO IL METAL PIÙ GOTICO ED ALTERNATIVO CHE PUÒ INTERESSARE ANCHE IL PUBBLICO 'DARK'
TUTTE LE SONORITÀ PIÙ DIFFICILI DA CLASSIFICARE O MENO RICONDUCIBILI ALLA MUSICA OSCURA
LA STANZA CHE DEDICA LA DOVUTA ATTENZIONE ALLE REALTÀ NOSTRANE, AFFERMATE E/O EMERGENTI
LA STANZA CHE DEDICA SPAZIO ALLE BAND ANCORA SENZA CONTRATTO DISCOGRAFICO

Mailing-List:

Aggiornamenti su pubblicazioni e attività della rivista


 

Cerca nel sito



Room 104

Pagina precedente 
<< 21 22 23 24 25 26 27 28 29 30 >>  
Recensione
26-01-2021 : OST
OST
Ennesimo bel colpo per la blasonata Cold Spring, che si conquista la possibilità di stampare su CD - in un elegante quanto essenziale digipack - la colonna sonora del film di mistero/horror islandese "I Remember You" (pellicola apprezzabile, benché non imperdibile), scritta ed arrangiata da Frank Hall. Con l'impiego di ben sette musicisti (compreso lo stesso Hall, particolarmente affascinato dagli ottoni per l'occasione), prende corpo una colonna sonora che affonda nella dark ambient più arcigna e dura, tant'è che l'etichetta inglese ne consiglia l'ascolto ai seguaci di nomi come Mz.412, Lustmord, Graeme....
 
Recensione
01-01-2021 : JAGATH
JAGATH
Provenienti dalla città di Perm' e guidati da Gregory Skvortsov, gli Jagath sono un collettivo russo che crea il proprio sound in complessi industriali abbandonati, e più precisamente al fondo di umidi condotti fognari o dentro grossi serbatoi di petrolio vuoti, senza usufruire di alcuna sintesi digitale, usando strumenti costruiti a mano, oggetti trovati in loco e le proprie voci, con l'obiettivo - fra gli altri - di condividere la propria visione di una decadente era post-industriale. Benché consigliato ai fans di nomi quali Shibalba, Phurpa ed Arktau Eos, il secondo album degli Jagath (il primo nel formato fisico, dopo....
 
Recensione
01-01-2021 : YRII SAMOILOVE/CARLO GROSSI
YRII SAMOILOVE/CARLO GROSSI
Split tape divisa tra l'autore russo - già attivo nelle arti figurative - Yrii Samoilove e l'italiano Carlo Grossi, incentrata sulla sperimentazione, i toni astratti e le ricerche artistiche post-moderne. L'album si dipana attraverso due lunghe tracce di oltre venti minuti: da un lato, Yrii costruisce una circolarità monocorde e rugginosa priva di variazioni sostanziali, per la quale non abbiamo notizie riguardo come sia stata sviluppata né quali mezzi siano stati usati; rimane solo un retrogusto anti-musicale che rimanda sia ai dipinti di questo autore, sia a certe realizzazioni a firma New Blockaders. Il tutto lascia....
 
Recensione
21-12-2020 : ARGYRE PLANITIA
ARGYRE PLANITIA
Settima uscita sulla lunga distanza in sette anni per il progetto di Stefan Voß, musicista dark ambient di Hannover che, dopo una manciata di release digitali, è approdato all'agognato formato fisico col precedente album "The Atomic Age" (pubblicato in CD dalla Essentia Mundi), e che ora trova asilo presso il notevole roster dell'apprezzata Winter-Light. Quella del produttore tedesco è sempre stata una dark ambient oscura e misterica, tipica di una precisa scuola di pensiero, e la nuova fatica - pubblicata nelle 200 copie dell'essenziale ed elegante digipack - non fa eccezione, spingendo sulla rifinitura di un....
 
Recensione
15-10-2020 : THE TELESCOPES
THE TELESCOPES
Ristampa in digipak per l'inglese Cold Spring di questo decimo album in studio degli storici Telescopes di Stephen Lawrie - che ha curato anche il rinnovato artwork - precedentemente uscito su Yard Press nel 2017 in formato LP, che aggiunge alla tracklist originale di sei pezzi una bonus track conclusiva registrata live presso il Session Studio 603 in Svizzera. L'album prende forma dalla "Teoria della Stone Tape" o della "Presenza Residuale" teorizzata dall'archeologo, parapsicologo ed esploratore Thomas Charles Lethbridge nel 1961, il cui principio si fonda sul fatto che gli oggetti inanimati possano assorbire energia....
 
Recensione
15-10-2020 : RNGMNN
RNGMNN
Il progetto di Ronny Engmann non sarà di certo sfuggito agli estimatori di certe produzioni ambient del versante dronico/cinematico degli ultimi anni, complice anche una buona dose di sue disparate uscite su label importanti quali Cryo Chamber, Noctivagant o Reverse Alignment. Artista multidisciplinare e con all'attivo anche sonorizzazioni per film, videogiochi - forte la sua presenza in vari collettivi Demoscene in diversi Paesi confinanti con la sua Germania sotto lo pseudonimo dalezy - ed audiolibri, debutta nell'Ottobre 2019 sull'olandese Winter-Light con questo tributo alle terre artiche molto azzeccato ed evocativo. "Arctic....
 
Recensione
29-09-2020 : DAY BEFORE US & ANTIKATECHON
DAY BEFORE US & ANTIKATECHON
Nasce sull'asse Parigi/Milano l'album che unisce l'approccio mesto, algido ed etereo all'ambient neoclassica di Philippe Blache (Day Before Us) e quello dronico/industriale alla dark ambient di Davide Del Col (Antikatechon), col prezioso supporto tecnico ed esecutivo di quel Giuseppe Verticchio (Nimh) già al lavoro con entrambi in un paio di validi full-length collaborativi datati 2012 e 2013. Racchiuso in un essenziale jewel-case, l'album vede i due protagonisti assecondare ognuno le proprie prerogative in brani che mantengono salda la mestizia propria della scrittura di Philippe, sprofondandola nei vortici dronico/industriali di....
 
Recensione
29-09-2020 : KLOOB & ONASANDER
KLOOB & ONASANDER
La nuova uscita in casa Winter-Light vede il progetto spagnolo Kloob - già autore di due full-length per l'etichetta olandese - collaborare attivamente con l'act italiano Onasander in questo lavoro a quattro mani, incentrato sui tre giorni dell'oscura tradizione esoterica degli antichi romani denominata "Mundus Patet", durante i quali una porta infernale collocata nel Foro Romano veniva aperta, permettendo alle divinità infernali ed agli spiriti di uscire e vagare per il mondo dei vivi. Un rituale arcaico, probabilmente di origine etrusca, che Dani Kloob e Maurizio Landini sonorizzano all'insegna di una dark ambient....
 
Recensione
08-09-2020 : LLYN Y CWN
LLYN Y CWN
Un anno esatto dopo l'edizione in CD del terzo album "Twll Du", il gallese Ben Powell torna col suo secondo lavoro per l'inglese Cold Spring, anche stavolta racchiuso in un gradevole digipack a sei pannelli corredato dalle foto scattate dall'artista stesso. Profondamente affascinato dai paesaggi montani del nord del Galles, Powell raccoglie l'ispirazione per il nuovo album nella cava di ardesia il cui nome dà il titolo all'album, ricavando in loco quelle field recordings necessarie a completare le sette composizioni incluse. La gelida drone/ambient tipica del progetto appare stavolta molto più lineare nelle sue....
 
Recensione
08-09-2020 : DEEPDARK - SCOTT LAWLOR - NOCTILUCANT
DEEPDARK - SCOTT LAWLOR - NOCTILUCANT
Discreto dischetto uscito nel Giugno 2019 in tiratura limitata a 59 copie per Noctivagant, "Shapes Moving In The Murk" - titolo quantomai calzante e che ne dà un'ottima chiave di lettura - vede la collaborazione di tre veterani della dark ambient contemporanea quali il russo Dmitry Vologdin aka DeepDark, Scott Lawlor (già in Lunar Navigational Systems e Nox Intempesta) ed il progetto Noctilucant di Joseph Mlodik. Il lavoro vede lo sciorinarsi di una traccia unica da 50 minuti imbastita su nebbiose sospensioni oscure sulle quali balenano qua e là accenni di melodie, gocce di luminescenza pianistica o di synth in....
 
Pagina precedente 
<< 21 22 23 24 25 26 27 28 29 30 >>