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Intervista
13-03-2022 : RHYS FULBER
È il maggior punto di riferimento nelle produzioni electro, rock e metal degli ultimi decenni. Ha scritto la storia della musica indipendente con realtà storiche, e la sua modestia e caparbia lo hanno reso sempre il più appassionato e impegnato artista musicale, ma anche visivo e culturale, in un panorama che raccoglie anche le nuove generazioni di ascoltatori più curiosi. Con "Brutal Nature" firma il suo terzo album da solista, più intimista, più sperimentale, mai ripetitivo, incurante delle monotone barbarie culturali delle radio commerciali. Il lockdown è stato anche per lui...
 
Recensione
13-03-2022 : THE DEVIL & THE UNIVERSE
Due anni e mezzo dopo ":Endgame 69:", l'eclettico trio austriaco torna col sesto album (il secondo per la tedesca Solar Lodge, la quale lo pubblica sia in CD - nel bel digipack a sei pannelli - che in vinile) di una carriera ormai quasi decennale, sempre all'insegna di quel sound così particolare che i membri stessi della band definiscono "goat wave". Dietro le immancabili maschere da capre, Ashley Dayour (noto leader dei gothic rockers Whispers In The Shadow), David Pfister ed il percussionista Stefan Elsbacher proseguono in un discorso sempre più incentrato sul ritmo, vero e proprio fulcro attorno al quale...
 
Recensione
13-03-2022 : BIANCA STÜCKER
Ad oltre quattro anni da "The Glass Coffin", la poliedrica artista tedesca (musicista, scrittrice, danzatrice e tatuatrice) torna a firmare un album solista, dopo le uscite dei suoi altri progetti BRS e Form Follows Function. Un'autrice di lunga ed ampia esperienza fra elettronica e sonorità più affini al neomedieval/pagan folk, sviluppata attraverso progetti quali Vani, Violet, The Violet Tribe etc., con molte collaborazioni che ne hanno impreziosito la discografia. Come per "The Glass Coffin", la polistrumentista e cantante fa letteralmente tutto da sola (anche a livello compositivo, prendendo in prestito...
 
Recensione
13-03-2022 : NAM-KHAR & VORTEX
Dopo "Sur Chöd" del 2020, fra le rare uscite firmate in solitaria come Nam-Khar, il duo tedesco torna alla corte della Winter-Light per una nuova release collaborativa (dopo un paio di lavori su Zazen Sounds assieme a Phurpa, Shibalba, Alone In The Hollow Garden, Undirheimar ed Asath Reon), stavolta coi connazionali Vortex, navigato progetto con all'attivo una dozzina di lavori per etichette del calibro di Cyclic Law e Tesco. L'occasione è quella di dare vita agli otto brani in esame, ispirati dagli scritti di Nag Hammadi, ossia una raccolta di testi paleocristiani ritrovati nel 1945 in Egitto nella omonima città,...
 
Recensione
13-03-2022 : IEROPHANIA
Il terzo capitolo della serie "Book Of Memories", voluta dalla COD per recuperare il materiale raro e inedito dell'ormai dismesso act russo Ierophania, raggruppa sette brani rimasti fuori dagli album del duo, relativi al biennio 2008-2009. Racchiuso nel bel formato su nastro limitato a sole 47 copie numerate a mano, questo terzo volume è utile soprattutto per mostrare l'evoluzione di Ierophania, che dopo primordi marcatamente industrial vecchia scuola si era aperto ad altre diramazioni del suono più oscuro, come dark ambient, death industrial, ritual ambient, martial industrial e neofolk esoterico. Dopo la più...
 
Recensione
13-03-2022 : HYBRYDS
Giunto a quasi cinque anni di distanza dal precedente e discusso "Only Darkness", il nuovo album del collettivo Hybryds segna una svolta netta rispetto agli standard precedenti che vedevano l'unione di tribalismi ancestrali con schemi post-industriali, fissati in impianti ruvidi e minimali che ricordavano antichi rituali e oscure pratiche del passato. Le ritmiche tribali si trasformano in qualcosa che rimane a metà strada tra il synthpop e i martellamenti industriali, mentre l'intervento di voci eteree femminili, spesso incrociate, dona un'aura soave e lieve che spiazza chi ha seguito da sempre questa band. La resa audio...
 
Recensione
13-03-2022 : C.H. DISTRICT
Con un ultimo album - "Conclusion" - risalente al lontano 2010, anche una registrazione live come quella in esame sembrerà manna dal cielo per i seguaci di C.H. District, che da oltre un decennio attendono nuovi segnali di vita da un progetto mai ufficialmente dismesso. Miroslaw Matyasik riemerge dall'ombra con questa particolare release, racchiusa nelle 300 copie del bel digipack a sei pannelli, che comprende sia la sessione trasmessa via streaming - a causa del lockdown - per la 19esima edizione del Wroclaw Industrial Festival (manifestazione organizzata da Maciek Frett dei Job Karma), sia una analoga registrazione di uno...
 
Recensione
13-03-2022 : PARANOIA INDUCTA, SIMULACRA & SEALED IN BLOOD
Release particolarmente indicata per i puristi della dark ambient quella in esame, giacché riunisce nomi di buon livello della scena come il belga Simulacra ed i polacchi Paranoia Inducta e Sealed In Blood, tre act che assieme possono vantare una sessantina di pubblicazioni in circa una cinquantina d'anni di esperienza nel mercato discografico. Partendo da un titolo ("noi siamo polvere ed ombra") che rimanda alle Odi di Orazio, il dischetto - racchiuso nel jewel-case approntato dalla Heerwegen Tod - unisce i tre progetti nel nome del minimalismo dark ambient e di un'oscura malinconia, che subito traspare dalle tre tracce...
 
Recensione
13-03-2022 : BARTC
Album di debutto per l'inglese Jason Barton, che assembla 14 brani partendo da un'evidente passione per lo sperimentalismo, incrociato a sentori ambientali venati di oscurità. I punti di riferimento sono la scuola space anni '70 e la scena kraut, ma anche alcuni nomi più recenti come Coil, Skinny Puppy o Einstürzende Neubauten, collegando l'elettronica "storica" degli albori con la successiva scena industrial, il tutto percorso sempre da una vena che non disdegna apparati melodici sottesi a tappetti prettamente d'atmosfera. I pezzi vengono costruiti stratificando temi sonori e toni dilatati, partendo da field...
 
Recensione
13-03-2022 : FRANK FEAR
Dopo il debut "Satan Domination" del 2018 ed il follow-up della primavera 2020 "Criminal Experiment", il duo savonese torna col terzo album, rilasciato sul finire del 2021 dalla Hellbones. Frank Fear, al secolo Claudio Laratta, nasce come DJ e fa molta pratica in tale veste, accumulando un bagaglio d'esperienza poi confluito in questo suo progetto musicale, che infatti si è sempre mosso nelle aree grigioscure della techno, strizzando l'occhio più ad un'elettronica retrò - figlia dei seminali Kraftwerk come di certa scuola 80s - che non alle tendenze del momento. Di certo lontano dai lidi luminosi della...
 
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