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Reception

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Recensione
27-12-2010 : JAGGERY
Poco meno di quattro anni di presenza costante sul web ci hanno dato una visibilità crescente, così come è cresciuta di pari passo la considerazione di cui questa rivista è riuscita a godere a livello internazionale nel tempo. È stato un piacevolissimo 'dare e avere' lo scoprire tante nuove realtà musicali e, a nostra volta, venire scoperti da esse ed omaggiati con le loro nuove uscite, e ci riferiamo soprattutto ad un'intera galassia di artisti che curano la promozione in prima persona, operanti spesso e volentieri nell'ambito delle autoproduzioni. Così è andata coi Jaggery, quintetto...
 
Intervista
27-12-2010 : FUNKER VOGT
Quante band e quanti dischi di area EBM usciranno ogni anno? Centinaia? Può essere... e quasi tutti provenienti dalla mitteleuropa, Germania in testa, dove sembra che molti musicisti siano cresciuti a pane e DAF/Front 242. Ecco che in uno scenario così ampio e frastagliato, dove le nuove uscite si rincorrono come i salmoni che risalgono la corrente dei fiumi, mantenere a lungo la capacità di esistere e mettere su album quantomeno dignitosi diventa cosa rara. Fra uscite piene di remix e band che nascono e muoiono in un battere di ciglia, i Funker Vogt portano avanti ormai da una quindicina di anni un percorso che, se non...
 
Recensione
27-12-2010 : SPECTRA*PARIS
Se il popolo della musica oscura avesse bisogno di un disco ad hoc per il Natale, da regalare e/o regalarsi, avrebbe i suoi problemi a districarsi in un frangente temporale del mercato dove imperano nuovi album di Bocelli e Susan Boyle, retrospettive di John Lennon o 'best of' di starlette da MTV con due full-length alle spalle, inediti postumi dell'illustre morto di turno e tutta una schiera di preti, tenori, bambini e cori vari, più i vincitori dei sedicenti 'talent-show'... Il problema lo risolvono le SPECTRA*paris, che tornano a soli cinque mesi dai consensi riscossi con l'eccellente secondo album "License To Kill", nel...
 
Recensione
27-12-2010 : VV.AA.
L'area su cui si inquadra questo sampler è quella steam-punk, e qui potremmo perdere il resto della giornata in una succosa discussione, o se preferite una conferenza, su presunte parentele con il punk che in trent'anni di esistenza più o meno nobile, rivoluzionaria e innovativa ha visto la sua essenza sputtanata, esaltata, glorificata in molte situazioni musicali o giornalistiche. Lo 'steam' è il nuovo modo di intendere un suono che, in realtà, nell'underground esiste da sempre e che saltuariamente è stato interpretato da artisti che hanno ricercato la ballata antica, maledetta, squallida. Virgin Prunes o...
 
Recensione
27-12-2010 : INSTANS
Mentre si attende il successore di "Common Ground", solido debut album datato 2006, gli svedesi Instans rompono finalmente gli indugi con un EP che si spera possa preludere al sospirato nuovo full-length. Se quattro anni fa avevamo apprezzato l'EBM ferale, malvagia, tagliente, rocciosa, abrasiva, tipicamente 90s ed industrialoide di questo progetto nato in seno ai Severe Illusion (ne fanno infatti parte sia Fredrik Djurfeldt che Ulf Lundblad, insieme anche nell'altra 'costola' Vanvård, oltre che impegnati su altri fronti con Knös e Radiumhospitalet), nei due nuovi brani che danno il titolo al dischetto ritroviamo il duo...
 
Recensione
27-12-2010 : ALISON WAIT
Filippo Spadoni e Alessandro Tusino danno vita a questo nuovo interessante progetto, al debutto su CD. Il recupero di immagini e situazioni del passato che assumono una dimensione onirica e misteriosa (chi sono i personaggi che popolano i brani? Quali fatti si nascondono dietro l'album?) viene introdotto da illustrazioni magnetiche e naif che ci portano verso esperienze che forse hanno segnato un'infanzia, ripercorse e recuperate con lo stesso occhio del bambino che le ha vissute e trasfigurate in sogni o incubi. La via d'uscita per esorcizzare il passato sembra a questo punto essere la narrazione sonora, utile per aprire le pieghe più...
 
Recensione
27-12-2010 : FRÄKMÜNDT
Spesso il neofolk europeo, quando vuole essere simbolico, diventa la rappresentazione del territorio d'appartenenza, la voce soffocata di un'identità etnica: non è blasfemo pensare oggi ad un capitolo sostanzioso che potremmo definire 'Alpen-folk', in relazione alle tante uscite discografiche che a cavallo tra le valli e le cime delle montagne alpine si susseguono. Il fatto che sia Steinklag la protagonista nel raggruppare le piccole label dietro a queste band non è un caso, come non lo è la presenza di Allerseelen, anche quando indiretta, ma sempre e comunque emblema di un riferimento culturale ed artistico...
 
Recensione
27-12-2010 : MIKROBEN KRIEG
In un 2010 che segna il quindicesimo anno di vita di Mikroben Krieg, il suo titolare unico Nelson Brites torna sul mercato con la sesta release ufficiale, nuovamente per quella Thisco che già aveva dato asilo all'act portoghese per uno split in compagnia di Shhh... e Sciencia. Il sound del progetto si presenta oggi meno incline alle divagazioni industrialoidi del passato, preferendo abbracciare una forma di elettronica più cinematica e a suo modo intelligente, piattaforma più consona ad un lavoro che vuole essere la soundtrack del viaggio solitario di un Tuareg mutante attraverso un nuovo mondo. Sebbene sia evidente la...
 
Recensione
27-12-2010 : SVART1
Prima produzione in CD per il progetto del cagliaritano Raimondo Gaviano, dopo varie uscite su CDr e file scaricabili. "Non Tutto Ciò Che Tace È Morto" si presenta in una curata veste grafica per una tiratura complessiva di sole 100 copie, ma per chi riesce a fare a meno della fisicità del dischetto, la label produttrice mette a disposizione anche versioni in download. L'opera è composta da sei tracce - con evidente propensione per titoli in latino - e un breve videoclip introduttivo, che traduce in immagini la cupa desolazione dei suoni grazie ad ambienti solitari, fotografati con colori che sfumano...
 
Recensione
27-12-2010 : SCHACHT
Il sempre florido panorama tedesco ci offre ancora una volta un prodotto genericamente catalogato come 'industrial', che probabilmente in patria farà la gioia di molti potenziali fans, vista l'infinita quantità di band ammassate in questo enorme e inflazionato genere che ripercorre e sviluppa nelle maniere più variegate gli insegnamenti primordiali di Einstürzende Neubauten e quelli più recenti di Rammstein e altri. Forse troppo banale e denigratorio classificare un album con questi parametri, quando probabilmente un appassionato del genere saprebbe riconoscere le sfumature, le qualità e i difetti...
 
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