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Recensione |
11-05-2017 : ANNELI DRECKER |
Due anni fa celebravamo con tutta l'enfasi del caso il ritorno di Anneli Drecker, indimenticata voce di quei sensazionali Bel Canto che fecero letteralmente faville negli 80s, oltre che protagonista della scena scandinava sia in veste solista che nel ruolo di ospite in svariati altri progetti (fra cui stelle internazionali quali gli intramontabili A-ha ed i Röyksopp). Se il precedente "Rocks & Straws" interrompeva una pausa lunga ben dieci anni nella carriera solista della divina singer norvegese, "Revelation..." - quarto album firmato con nome e cognome dalla Nostra, realizzato sia in CD che in vinile e download... |
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Recensione |
11-05-2017 : ZOS KIA/COIL |
Ristampa fondamentale di un vecchio lavoro datato 1984 che coinvolgeva la band Zos Kia (all'epoca formata da John Gosling, John Balance e Min col supporto tecnico di Peter Cristopherson) e le prime incarnazioni dei Coil, ancora fortemente interessati agli aspetti sonori più ritualistici. "Transparent" veniva inizialmente pubblicato solo su cassetta dalla gloriosa Nekrophile Rekords di Michael DeWitt e successivamente ristampato dalle etichette dei Coil sia in CD che in LP. Diventato ad oggi oggetto di culto, grazie anche al grande successo ottenuto dal duo Balance-Cristopherson, l'album rappresenta una testimonianza dei primi... |
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11-05-2017 : MOLJEBKA PVLSE |
Nuovo lavoro a distanza di oltre un anno dall'ultimo "A Transformation" per il prolifico act dello svedese Mathias Josefson. "Discourse Of Lightness" consta di tre lunghissime tracce che esplorano, ognuna a suo modo, il tema della luminosità. Il primo brano, "A History Of Levitation", è incentrato su un drone armonico distensivo e lineare, segnato da riverberi in lento aumento e sostenuto da ulteriori aggiunte tonali: vi si esprime al massimo delle forze il concetto della luminescenza, in una escalation sonora di grande impatto emozionale. La successiva "Between Lightness And Luminance"... |
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11-05-2017 : SEVEN TREES |
Negli anni '90 la scena dark-electro, parallelamente a quella electro-industrial, ha dato il meglio di sé non solo in termini di creatività, ma anche di efficacia nel creare determinate atmosfere a tinte scure e ferali. Da quel fortunato periodo storico provengono i Seven Trees, act svedese salito alla ribalta nel '97 con l'album "Embracing The Unknown", che valse ai suoi due componenti Johan Kronberg ed Henrik Karlsson il contratto con la blasonata e storica Zoth Ommog dopo due lavori autoprodotti in cassetta. Il progetto proseguì ancora per qualche anno, partecipando ad alcune buone compilation ma senza... |
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11-05-2017 : EIRIKURA |
Nel recensire l'ultima fatica dei Romowe Rikoito avevamo accennato al fatto che il suo prolifico leader e mastermind Alexey Popov, dopo i notevoli riscontri ottenuti coi Sunset Wings ed il debutto degli Austras Laiwan, fosse in procinto di esordire anche col nuovo progetto Eirikura. Proprio come i Sunset Wings ed Austras Laiwan, anche il nuovo act trova asilo presso l'ottima Wrotycz, che ne pubblica l'album d'esordio in un gradevole digipack completo di booklet. Questa nuova avventura del polistrumentista e compositore di Königsberg nasce dalla volontà di far incontrare musica e poesia, riunendo per tale nobile scopo musicisti... |
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11-05-2017 : LORENZO MONTANÀ |
Lorenzo Montanà è un giovane compositore italiano attivo ufficialmente dal 2009, quando ha pubblicato il suo primo lavoro dal titolo "Black Ivy". Dal 2013 Lorenzo comincia a pubblicare dischi su etichette quali Psychonavigation e Carpe Sonum, fondando anche una propria label, la Disco Dada Records, dedita a sonorità elettroniche di progetti prevalentemente italiani. Il primo vero riconoscimento in ambito internazionale si ha nel 2015 grazie alla collaborazione con Alio Die in "Holographic Codex", uscito per la Projekt. Il disco evidentemente convince la label statunitense, tanto che questo nuovo lavoro... |
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11-05-2017 : GITANE DEMONE QUARTET |
Al netto dei gusti e delle considerazioni personali, c'è un dato oggettivo che riguarda il personaggio Gitane Demone, e cioè la sua longevità all'interno della scena gotica. Classe 1958, quindi in procinto di compiere 59 anni, Gitane Demone (al secolo Mary Kaend) si presenta in grande forma all'interno di un nuovo progetto condiviso con alcuni amici di vecchia data (Rick Agnew su tutti), per proseguire sulla strada del frazionamento della propria creatività in diversi act iniziata dopo la separazione con i Christian Death nel 1989. Rispetto agli altri ex membri del gruppo di Rozz Williams, Gitane è riuscita... |
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11-05-2017 : ALLERSEELEN |
Facciamo un passo indietro di quasi due anni per parlare dell'ultima fatica dello storico act austriaco Allerseelen, guidato da Gerhard Hallstatt. "Terra Incognita" è un album singolare che accorpa brani nuovi ad alcune reinterpretazioni di classici del progetto, includendo tra gli ospiti moltissimi nomi noti della scena folk oscura e alternativa (tra gli altri Daniel Àrnica, Jörg B. e Robert Nicholas Taylor). Ispirati da terre ancora sconosciute e velati, anche sul piano tematico, di quell'esotismo etnico che tanto ha segnato i lavori recenti di Gerhard, i 15 brani del disco godono della tipica struttura à... |
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11-05-2017 : AB INTRA |
Sempre avvezzo ad un suono indefinito, a metà tra la space e l'astrattismo tonale, al confine tra rumori e melodie, il polacco Radoslaw Kaminski, in arte Ab Intra, firma il suo quinto lavoro, quarto per i tipi della connazionale Zoharum. "Henosis I-V" si divide in cinque lunghi movimenti che tracciano le coordinate di un viaggio sonico basato su linee perpetue che cambiano pulsando ininterrotte. I temi vengono costruiti su un accumulo intenso in costante evoluzione nel cui impianto, cupo e misterioso, intervengono lente variazioni. I crescendo rimangono a metà strada tra massificazioni droniche e accumuli... |
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11-05-2017 : BLACK SHEET SERVITUDE/ODOUR SONOUR |
Torniamo indietro di due anni per parlare di uno split album uscito nel giugno 2015 che coinvolgeva due progetti di nicchia dell'emisfero sonoro più oscuro: il giovane statunitense Black Sheet Servitude, di cui è uscito successivamente il debut, e l'ungherese Odour Sonour, il quale, nato nel 2003 e 'sepolto' nel 2008, torna a produrre lavori giusto due anni fa con collaborazioni e album personali. La prima tranche di brani vede la firma dell'act americano, fautore di un industrial noise torbido fatto di urla, voci filtrate e rumori in loop. I pezzi godono di un profondo nervosismo, misto ad abrasività tonali disturbanti... |
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