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Recensione
17-11-2017 : ANALFABETISM
ANALFABETISM
Terzo lavoro da studio per il progetto di Fredrik Djurfeldt, che vede un'inaspettata crescita sia sul profilo compositivo che tecnico. "Skammen" consta di sette pezzi che riprendono le redini del post-industrial ambientale con lo sguardo volto in particolare verso l'area death e oscura di matrice scandinava, rivisitata però evitando i soliti clichès e progredendo in modo netto rispetto ad uno standard che, per quanto ancora molto utilizzato, appare nella gran parte dei casi ormai usurato. Alla base dei pezzi vigono toni malsani, rumori saturi, umidità diffuse, aure catacombali e un velo di ruggine che copre....
 
Recensione
17-11-2017 : ARKTAU EOS
ARKTAU EOS
Atteso da un lustro all'appuntamento con un nuovo album, ossia dall'uscita dell'accoppiata targata Svart Records "Ioh-Maera" ed "Unworeldes" del novembre 2012, il duo finnico presenta finalmente il primo lavoro 'estratto' dalle sessioni di registrazione degli ultimi anni. Tornati naturalmente alla casa madre Aural Hypnox, gli Arktau Eos presentano il loro sesto full-length in tre distinte edizioni: quella in CD, limitata a 423 esemplari e confezionata nel formato cardboard apribile dalle dimensioni di un 7" con inserto; quella in vinile, con la medesima tiratura del CD; ed infine una 'special edition' in soli 60 pezzi....
 
Recensione
17-11-2017 : DAY BEFORE US
DAY BEFORE US
Nuovo lavoro per il progetto guidato dal francese Philippe Blache, sempre aderente ad uno stile che punta dritto alla mestizia più totale utilizzando elementi para-sinfonici, drones e synth, recuperando da un lato la lezione di un'elettronica basilare (da certi Depeche Mode fino ai Kirlian Camera) ed unendola a necessità già proprie dell'ambient più oscura e di un'ethereal radicale e cupa. Tutto prende forma da melodie malinconiche e temi lineari di fondo, arricchiti da rumori ad effetto che rimandano spesso a panorami naturali (la pioggia, le voci, il vento) collocando i suoni all'interno di eventi circoscritti,....
 
Recensione
17-11-2017 : DARK AWAKE
DARK AWAKE
L'anno che volge al termine è stato sicuramente molto intenso per il progetto greco: nel mese di maggio è uscito su Twilight Records lo split in compagnia di Hyperborei "Six, Six, Songs", poi a giugno è stata la volta del quinto full-length "Non Omnis Moriar" per la Barbatos Productions, ed infine in ottobre la nostrana Dornwald ha rilasciato (in un essenziale digipack limitato a soli 125 esemplari) l'album in esame, sesto di una discografia che consta complessivamente di undici release dal 2008 ad oggi. Lo stile della creatura di Shelmerdine VI (fondatore del progetto e responsabile di tutte le....
 
Recensione
30-10-2017 : RAISON D'ÊTRE & TROUM
RAISON D’ÊTRE & TROUM
Secondo lavoro da studio a quattro mani per i due titani di area industriale Raison D'Être e Troum. "XIBIPIIO" giunge dopo due anni dal precedente ed acclamato "De Aeris In Sublunaria Influxu" confermando la capacità di fondere due anime di fatto stilisticamente distanti, attuando una rivisitazione di materiale firmato nel corso di vari anni da Andersson con supporti elettronici su cui ha agito - con una sterminata varietà di strumenti - il duo tedesco, il tutto successivamente passato al vaglio del mastering dello stesso Andersson. Un'opera che nasce elaborata insieme sin dall'inizio, in un passaggio....
 
Recensione
30-10-2017 : PHURPA
PHURPA
Fra le otto uscite firmate dal collettivo russo in questo 2017 ancora non concluso vi è l'album in esame, quinta release per la polacca Zoharum presentata come il seguito del doppio CD "Chöd" del 2016. Doppio è anche l'oggetto di questa recensione: oltre 100 minuti divisi su due dischetti, con una lunga traccia per ciascuno di essi (entrambe senza titolo), nell'elegante confezione ecopak a tre pannelli dal suggestivo artwork di copertina. Lo stile del combo guidato da Alexei Tegin si mantiene entro il solco ben tracciato attraverso un cospicuo numero di lavori, poggiando sempre su ambientazioni droniche corredate....
 
Recensione
30-10-2017 : ALLERSEELEN
ALLERSEELEN
Facciamo un passo indietro fino al dicembre del 2016 per parlare di una notevole ristampa, terzo capitolo di una serie di recuperi che la russa Indiestate Distribution, in collaborazione con Aorta, dedica ai primi nastri che pubblicò Allerseelen. "Autdaruta" usciva in origine nel 1989 e si inseriva all'interno di una vasta produzione su cassetta che avrebbe segnato la carriera del monicker austriaco fino alla metà degli anni Novanta, quando uscì il primo CD "Gotos=Kalanda". Di fatto tutti questi nastri risultavano fino a poco tempo fa inediti in altri formati e ad oggi sono testimonianza di un momento....
 
Recensione
30-10-2017 : HOLOTROP
HOLOTROP
Giovane progetto di provenienza germanica, Holotrop ha finora prodotto i suoi lavori tramite la propria etichetta personale, licenziando formati e confezioni di primo livello che hanno attirato l'attenzione degli appassionati del settore. Questo "Dead Bird Calling" segna il primo contatto con etichette discografiche esterne, ed in particolare con l'esperta Raubbau, già artefice di interessanti produzioni che hanno coinvolto nomi importanti della scena ambient e industriale europea. Lo stile di Holotrop lega atmosfere cupe e ritualistiche a partiture sciamanico-mortuarie, unendo rumori a sfondo evocativo con architetture....
 
Recensione
30-10-2017 : SADIO/CALIGULA031
SADIO/CALIGULA031
Collaborazione vinilica tra gli audioterroristi Marco Deplano e Mikko Aspa, entrambi alle prese con monicker relativamente recenti e testimoni in prima linea dell'attuale evoluzione rumoristica estrema. I tre pezzi di Sadio sono un tripudio di sussulti cacofonici sconnessi in cui vengono alternate fonti diverse, nervose, analogiche, brutalizzate. Il tutto traduce al meglio immagini filmiche estreme in cui il (solito) connubio sesso-violenza la fa da padrone, senza nulla togliere alla qualità disarmonico-estetizzante dei brani, dove l'imprevedibilità delle costruzioni fa il paio con toni contrastanti che assorbono in pieno le....
 
Recensione
21-10-2017 : VV.AA.
VV.AA.
Il colosso delle sonorità più oscure Cold Spring porta a compimento un'operazione particolarmente interessante: quella di far luce sulla scena dark ambient, ritual, drone e noise di un Paese lontano e controverso come l'Iran, in cui - come spiegano le note ufficiali - la natura astratta di questi generi, nonostante le restrizioni imposte alla cultura giovanile, sta permettendo al settore di mettere radici, laddove invece la musica dance continua a trovare ostacoli poiché è illegale per uomini e donne ballare assieme in pubblico. Spazi di manovra che hanno permesso la creazione di una scena piccola ma vitale,....
 
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