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Recensione
11-12-2022 : ELANE
Dopo due dischi ispirati dai lavori dello scrittore Kai Meyer ("Arcane" del 2011 ed "Arcane 2" del 2017) ed uno creato come colonna sonora originale per un gioco da tavolo ("Legends Of Andor" del 2019), tutti inevitabilmente condizionati da esigenze narrative/didascaliche, la band tedesca torna a realizzare un album - il settimo - in cui spaziare a piacimento nel proprio stile ampio e collaudato, che negli ultimi vent'anni è valso alla stessa definizioni calzanti come fantasy folk, fantasy pop e mystic folk, mantenendo forte il proprio mirabile taglio filmico da colossal d'altri secoli. Adornato dalla...
 
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11-12-2022 : DJINN
Ho da sempre considerato Djinn come l'erede morale di Marco Corbelli, non tanto per lo stile e i suoni, quanto per un mood depressivo che in pochi hanno saputo tradurre con tanta intensità. "Apatia", disco che vede anche una piccola apparizione di Himukalt, continua ad esplorare questa tematica in modo peculiare e ossessivo, adottando un approccio compositivo cupo e minimale fatto di piccoli cenni sintetici, ripetizioni di tonalità accennate, strutture lineari su cui vengono posti rumori isolati che rimandano a situazioni univoche e specifiche. Quasi tutti i brani hanno sullo sfondo un tema oscuro ossessivo che si...
 
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11-12-2022 : SAFT
Dal ritorno in pista nel 2015, dopo lo scioglimento nel dicembre 2000, il quotato act svedese - ormai condotto unicamente da Carl Steinmarck - ha viaggiato speditamente, giungendo ora (a circa tre anni e mezzo dal precedente "Allting Har Ett Slut") al terzo album dal rientro sulle scene, cui si sommano i due di fine anni '90, quando Saft era ancora un trio. Sempre sotto l'ala protettrice di quella Progress che ne ha patrocinato il ritorno, Carl prosegue nel solco ben tracciato nell'arco di un'intera carriera all'insegna di un synthpop melodico ed ottantiano dal taglio squisitamente "pop", perfezionato passo dopo passo con...
 
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11-12-2022 : THE WIDE
Quattro anni dopo il positivo esordio con l'album "Paramount", il progetto centro/nord-europeo creato da ex-membri di Dead Guitars e 12 Drummers Drumming amplia la propria line-up con l'arrivo dei chitarristi Roo Hobbers e Sebastian Kühl, tornando come quintetto per l'atteso follow-up. Sempre squisitamente in bilico fra un indie-rock particolarmente maturo e suoni più affini alle tinte oscure, l'esperto e ben preparato gruppo torna con dieci tracce che denotano una crescita globale, tanto sul piano strumentale quanto in termini di classe e raffinatezza, frutto di una formazione ora ancor più completa e dalle...
 
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11-12-2022 : COLOSSLOTH
Sesto lavoro in studio per questo progetto inglese, che ama incrociare toni infuocati richiamando alla mente le strutture più estreme di matrice cupo-industriale. "Promethean Meat" continua sulla scia dei precedenti lavori unendo un doom strumentale che sfocia nel noise, spesso arricchito da inserzioni di varia natura prossime a schegge impazzite che si conficcano su basi uniformi. Tutto appare estremamente stratificato, unendo il piacere del caos ad architetture ordinate che seguono linee ondulatorie e pulsanti. Le propulsioni basse spaccano superfici lineari con battiti poderosi e ossessivi, su cui serpeggiano a più...
 
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11-12-2022 : NEROARMONICO
Con questo piccolo grande mini CD, splendidamente autoprodotto e confezionato in un bellissimo digipack, inizia l'avventura dei Neroarmonico, trio torinese che fa della darkwave all'italiana la parola d'ordine della loro proposta e percorso. Percorso che si prospetta roseo, almeno per quanto riguarda la qualità (l'utopia sarebbe vederli in televisione come si vedono i Måneskin, ma è appunto... solo un sogno). Torino è sempre stata una delle capitali più impegnate nel post-punk/goth, servita da vero e proprio baluardo dagli anni '80 a oggi, assieme anche a Milano, Firenze o Roma. I Neroarmonico ricalcano...
 
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11-12-2022 : NIMH
La Zoharum recupera due vecchi lavori inediti di Nimh (al secolo Giuseppe Verticchio, ben noto musicista italiano): si tratta di materiale prodotto col solo supporto dell'elettronica, a differenza di quanto Giuseppe farà poi in seguito, e diverso dal mood vagamente malinconico ed evocativo dei suoi dischi successivi. "Caustic" e "Composite", risalenti alla prima metà degli anni '90, furono registrati dal vivo senza manipolazioni tecniche successive, e vengono ora riproposti nella loro versioni cruda originaria. "Caustic" è composto da tre tracce, due delle quali estremamente lunghe: si tratta...
 
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11-12-2022 : YUTANI
Nuova pregevole uscita per la Zoharum, ancora una volta circondata da quell'alone di mistero sugli artisti coinvolti, e lungi dal proporre sonorità già sentite. Gli Yutani sono descritti dalla label polacca come una "entità", più che un comune ensamble di musica elettronica indipendente. I musicisti coinvolti in formazione sono Oesu al basso, Paarabola alle parti elettroniche e Inutile Carsasse alla batteria, ma gli apporti al disco provengono da diverse altre figure presenti in produzione. Un progetto concepito esclusivamente dagli addetti ai lavori dell'etichetta, ambiziosissimo e intrigante nel...
 
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11-12-2022 : GINTAS K
Altro tassello nella sterminata discografia di questo sperimentatore lituano che nulla ha a che vedere che l'intrattenimento audio, collocandosi piuttosto nei meandri di una ricerca sui rumori finalizzata a comunicare, destrutturando toni e ricreandoli in una sorta di puzzle scomposto. In questo caso il titolo spiega bene i mezzi e il concept del disco, dove ritroviamo rumori naturali mai sovrincisi. Il lavoro, diviso in sei tracce, vede le prime cinque far leva sui suddetti rumori, spesso riconoscibili e che appaiono quasi cristallizzati, come se stessimo vedendo i toni all'interno di un'ampolla chiusa dove si muovono in maniera...
 
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11-12-2022 : SVART1
Primo capitolo di una trilogia dedicata al mitraismo per il progetto di Raimondo Gaviano, prolifico autore che spazia tra ambient e industrial senza disprezzare puntate in territori più melodici. La trilogia verrà pubblicata esclusivamente su nastro, in tirature estremamente limitate a 50 esemplari. Per l'occasione il nostro si attesta nei meandri di una dark ambient densa e plumbea, fatta di sovrapposizioni tonali battute da andamenti percussivi con puntate verso minimalismi dronici. Ne trapelano sprazzi di ritualità che rimandano non tanto a misteriose credenze pagane, quanto ad un underground moderno ormai...
 
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