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Recensione
11-03-2023 : ARKTAU EOS
Da tempo annunciato e lungamente atteso, "Dormiveglia", ottavo album del duo finlandese, vede finalmente la luce, interrompendo un silenzio discografico che durava dall'uscita di "Eremos" (ottobre 2018). Racchiuso in un particolare digisleeve dal sapore squisitamente artigianale con inserto grafico (la versione a colori del dipinto di copertina), per una tiratura di 500 esemplari, l'album consta di sei "inni abissali o punti d'accesso" ispirati a specifici luoghi della Transilvania e dell'Occitania, registrati fra il 2019 ed il 2021 e creati con "elettronica polverosa, voci di spiriti distanti e field...
 
Recensione
11-03-2023 : JARL
Erik Jarl, nome ormai storico dell'industrial ambient svedese (già in Skin Area e IRM), continua a sfornare album riguardanti la psiche umana, come questo nuovo "Mindrotation", che viene diviso in cinque movimenti che esplorano sfaccettature diverse di status mentali. La struttura dei pezzi è mediamente circolare e ripetitiva, sorta di loop psichedelici che appaiono sovrapposti. I primi due pezzi hanno delle basi quasi space e fortemente ossessive, su cui vengono collocati degli arpeggi elettronici pulsanti che danno una piega melodica ad un impianto che buca i limiti dell'ambient, per andare verso territori...
 
Recensione
11-03-2023 : CAPRICORNI PNEUMATICI
Monicker di indubbio fascino per gli amanti dell'esoterismo, Capricorni Pneumatici è un oscuro progetto italiano attivo costantemente dalla metà degli anni '80 fino ai primissimi anni '90 con una serie di produzioni su nastro che non si sono mai discostate da un suono ambientale, concepito con strumentazione varia in relazione a rituali ed al nome e all'opera di Aleister Crowley. Collegata a molti altri progetti simili (Ain Soph, Rosemary's Baby, Metgumbnerbone, Zero Kama, ma anche ai più recenti Phurpa, giusto per fare un nome), questa oscura realtà sonora non si è discostata dalle proprie radici e dai...
 
Recensione
11-03-2023 : BBOMIT
La canadese Bugs Crawling Out Of People continua a confermare la ricercata e sempre accorta proposta del suo roster, questa volta presentando sulle nostre pagine l'ultimo lavoro fresco di stampa di uno dei molti e, sfortunatamente, ancora poco conosciuti artisti, che però ha fatto della propria dimensione underground l'equivalente in qualità, ideale preciso fino dalla fondazione della label con sede a Toronto. Originaria anch'essa di Toronto ma residente a Detroit, la musicista e pittrice bBomit (sue le tele del magnifico artwork) non nasconde un'invidiabile esperienza nel sottobosco indie, nonché una versatilità...
 
Recensione
11-03-2023 : FORREST FANG
Nuovo album per Forrest Fang, uscito lo scorso novembre. Come di norma, questo autore genera grandi panorami ambientali partendo sia da mezzi acustici che elettronici, andando ad utilizzare in questo caso alcuni strumenti di area asiatica altamente ricercati e folklorici per ritrattarli col supporto elettronico. Il tutto viene collegato alle "stagioni" in cui gli stati mentali vanno a cambiare, attraversando anche e soprattutto momenti di difficoltà. L'effetto è arioso, spazioso, teso verso panorami ancestrali e lontani che si colorano di mondi sconosciuti, relativi ai toni "asiatici" emessi dagli strumenti...
 
Recensione
11-03-2023 : LHAM
L'attivissimo Giuseppe Verticchio (Nimh, We Promise To Betray, Twist Of Fate, etc...) ritrova il proprio compagno d'avventure Bruno De Angelis (Mana ERG) per un nuovo capitolo del giovane progetto Lham, dopo il positivo debut album di fine 2021 "Leaving Hardly A Mark" e l'EP digitale dello scorso novembre "Slow Burner". Ancora una volta sotto l'egida della 13, divisione della Silentes che pubblica il nuovo album nel bel digisleeve a sei pannelli in soli 150 esemplari, i due danno vita ad un intreccio elettroacustico altamente filmico, in cui le corde di una chitarra a tratti anche radiosa ("Tomorrow You Will",...
 
Recensione
11-03-2023 : THE GREAT OLD ONES
Progetto parallelo dell'ormai ben affermato Sonologyst, The Great Old Ones è gestito in toto da Raffaele Pezzella e prende le mosse da ambientazioni lovecraftiane, con le quali in particolare vuole essere una colonna sonora delle divinità del cosmo lovecraftiano. Il presente album, uscito nell'aprile dello scorso anno, ha già in "Mythos Of Cthulhu" il suo successore, uscito nel gennaio del 2023 (e di cui ci occuperemo presto). I quattro brani sono un mix di drones e temi intersecati che creano un ambiente avvolgente e inestricabile dove compaiono immagini su immagini, sorta di mondo parallelo strabordante di...
 
Recensione
11-03-2023 : OLD CASTLE
Avevamo avuto modo parlare di questo collettivo sui generis al tempo dell'uscita del loro secondo album "Welcome To Graceland", e avevamo subito sottolineato l'effetto da "stili incrociati" dovuto alla diversa provenienza e formazione dei tre autori della band: Robin Storey (Rapoon), Robert Pepper (Pas Musique) e Shaun Sandor (Promute). Questo terzo lavoro si presenta da subito più compatto e uniforme, lo stile appare unico e non evidenzia differenziazioni al suo interno, segno di una maturità che mette i tre compositori sulla stessa lunghezza d'onda. I retaggi da kraut music rimangono evidenti in suoni e...
 
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11-03-2023 : SOKUSHINBUTSU PROJECT
Nuovo mini del combo Sokushinbutsu Project, messo in piedi da Massimo Mascheroni (ODRZ) ed Enrico Ponzoni. Si tratta essenzialmente di un recitato a cura del poeta Massimo Arrigoni della poesia dialettale "Cristu" di Giancarlo Consonni, su cui agisce una base minimal-industriale dura e semplice che si snoda creando un melange cupo con le parole, sorta di mantra che accorpa il folklore e la modernità. I due brevi brani iniziali sono costruiti su questo schema, mentre il conclusivo "Mantratlantico" è un loop ventoso che ben si collega all'atmosfera mistica e religiosa, quasi sciamanica dei precedenti pezzi. Si...
 
Recensione
11-03-2023 : VIVIANKRIST / LA FURNASETTA
Questo split album, uscito nel settembre del 2022, vede impegnato il monicker giapponese Viviankrist, di conio recente ma assai attivo a livello produttivo, e il progetto italiano La Furnasetta, di cui abbiamo avuto modo di parlare a più riprese in passato. I quattro pezzi di Viviankrist spaziano dal noise secco e duro alla giapponese a sessioni ritmiche serrate dall'andamento minimal synth. Tutto appare molto grezzo e lo-fi ed emergono sentori che collegano sia al black metal che al rumorismo più diretto e schietto, unione probabile dei luoghi di provenienza (Giappone) e di permanenza (Norvegia) dell'autrice. I brani appaiono...
 
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