11-03-2023
OLD CASTLE
"Artwork 51"
(Zoharum)
Time: CD (35:44)
Rating : 7
Avevamo avuto modo parlare di questo collettivo sui generis al tempo dell'uscita del loro secondo album "Welcome To Graceland", e avevamo subito sottolineato l'effetto da "stili incrociati" dovuto alla diversa provenienza e formazione dei tre autori della band: Robin Storey (Rapoon), Robert Pepper (Pas Musique) e Shaun Sandor (Promute). Questo terzo lavoro si presenta da subito più compatto e uniforme, lo stile appare unico e non evidenzia differenziazioni al suo interno, segno di una maturità che mette i tre compositori sulla stessa lunghezza d'onda. I retaggi da kraut music rimangono evidenti in suoni e strutture che inducono in uno stato di trance dal sapore vagamente anni '70. Vengono mescolati strumenti e synth nella ricerca costante di una melodia che sia ossessiva e straniante, avvolgente e destabilizzante. I passaggi più notevoli vedono basi trance ed acid su ritmiche asettiche dall'effetto lisergico, pezzi come "Rage Goat", Filipswitch" o "Bloody Teeth" recuperano atmosfere chimiche, cesellate però con attenzione sia nei particolari sonori che nelle rifiniture e nelle basi. Rispetto al passato vengono a mancare gli elementi folklorici e gli echi a mondi reali e lontani, per dare spazio a panorami sintetici in cui non è più possibile riconoscere i singoli retaggi degli autori coinvolti. Nel complesso, un'uscita più matura rispetto al passato e maggiormente consapevole dei propri obiettivi realizzativi. Buona la resa audio e la confezione in digipak a sei pannelli, peculiarità da sempre proprie delle uscite della Zoharum.
Michele Viali
https://www.facebook.com/oldcastlemusic