11-12-2022
YUTANI
"Not Much Of A Talker"
(Zoharum)
Time: CD (47:45)
Rating : 7
Nuova pregevole uscita per la Zoharum, ancora una volta circondata da quell'alone di mistero sugli artisti coinvolti, e lungi dal proporre sonorità già sentite. Gli Yutani sono descritti dalla label polacca come una "entità", più che un comune ensamble di musica elettronica indipendente. I musicisti coinvolti in formazione sono Oesu al basso, Paarabola alle parti elettroniche e Inutile Carsasse alla batteria, ma gli apporti al disco provengono da diverse altre figure presenti in produzione. Un progetto concepito esclusivamente dagli addetti ai lavori dell'etichetta, ambiziosissimo e intrigante nel risultato. Yutani confeziona(no) meno di una decina di brani che hanno il fine unico di ricreare con strumenti convenzionali un sound al massimo del sintetismo, spavaldo nella sua avanguardia, all'apparenza ostico, ma proprio coinvolgente grazie a quel suo approccio artigianale e strumentistico (scuola Throbbing Gristle e primissimo industrial, da esempio). Ma Yutani brilla di una vita propria. Si spazia dal drum'n'bass psichedelico, a un angosciato ambient/chill-out, fino a inserti più umanizzati (acide pennate di chitarra elettrica, gorgheggi femminili distorti, incalzanti ritmi post-rockeggianti, tappeti synth-punk). Non ci si ferma un attimo, in tutto il suo polimorfismo, e come per molte proposte della casa discografica, si tocca davvero l'originalità, almeno nell'approccio uomo/macchina, che risolve tale imperante dicotomia semplicemente affidando il maggior lavoro in campo di atmosfera a esecuzioni prettamente fisiche, sintetiche o meno (la seconda metà del lavoro tralascia le sperimentazioni elettroniche per sfogarsi in decadentismi rock prima, industrial/noise dopo). Non si urla certo al miracolo, ma "Not Much Of A Talker" (esaustivissima allegoria, considerata l'estetica strumentale del progetto) è sicuramente un lavoro molto affascinante, in grado di fornire ancora non pochi spunti per chi mastica il genere. Limitato a 300 copie, confezionato in un bel digipack a sei pannelli, consigliato a chiunque voglia aprire i propri orizzonti, vera missione di una Zoharum che mai ha pubblicato lavori mediocri a riguardo.
Max Firinu
https://www.facebook.com/YutaniBand