11-12-2022
SAFT
"Dansar Med Satan"
(Progress Productions)
Time: CD (37:26)
Rating : 7.5
Dal ritorno in pista nel 2015, dopo lo scioglimento nel dicembre 2000, il quotato act svedese - ormai condotto unicamente da Carl Steinmarck - ha viaggiato speditamente, giungendo ora (a circa tre anni e mezzo dal precedente "Allting Har Ett Slut") al terzo album dal rientro sulle scene, cui si sommano i due di fine anni '90, quando Saft era ancora un trio. Sempre sotto l'ala protettrice di quella Progress che ne ha patrocinato il ritorno, Carl prosegue nel solco ben tracciato nell'arco di un'intera carriera all'insegna di un synthpop melodico ed ottantiano dal taglio squisitamente "pop", perfezionato passo dopo passo con classe, intelligenza e raffinatezza. "Danzando con Satana", come recita il titolo, l'abile singer e musicista mette in fila dieci impeccabili brani che sono altrettanti potenziali singoli, spingendo più volte sul pedale di una ritmata freschezza ("Tänk På Mig", "Kallt Liv", "Känns Som December"), ma stando attento a variare la scrittura con frangenti più romantici ("Din Hemlighet") e compassati ("Min Maskin"), sempre con ampio sfoggio di melodia e refrain efficaci, nonostante il limite linguistico per i non avvezzi allo svedese. Il groove cadenzato e di classe di "Lever Som Död", il ritmo serrato ed incalzante di "Winterday (Allt Jag Fick Av Dig)" e le belle atmosfere 80s di "Raka Vägen (Du Och Jag Mot Världen)" testimoniano dell'alto livello e delle grandi capacità del progetto, così come la title-track dal seducente refrain ed una "Glömma, Ge Och Ta" dal pregevole dinamismo, in un lavoro ottimamente prodotto ed astutamente compatto che non presenta reali punti deboli. Disco imperdibile per chi ama il synthpop più melodico e di qualità, nonché ennesima conferma del talento e della personalità di Carl, che ha saputo portare avanti come si conviene un progetto capace di meritarsi un posto di rilievo in una scena preziosa come quella svedese.
Roberto Alessandro Filippozzi
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