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Reception

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Recensione
13-06-2012 : KNOWN REBEL
Giunge all'opera prima questa straordinaria realtà spagnola operante in ambito IDM. I Known Rebel consistono nella collaborazione tra Gérman Escandell e Jaime Irles, musicisti conosciutisi ai tempi degli anni scolastici a Barcellona. Le prime sperimentazioni, i primi passi nella definizione del proprio stile tra glitch ed electro-ambient, un mini album autoprodotto ("EP", 2010) e questo loro disco di debutto, prima distribuito dalla Ember Music, adesso disponibile grazie alla professionalità della gloriosa etichetta statunitense Tympanik, che sembra continuare la scalata al successo, determinato da pubblicazioni...
 
Recensione
13-06-2012 : HIDE & SEEK
Ridendo e scherzando, la creatura del polistrumentista francese Pierre-Yves Lebeau compirà nel 2013 i vent'anni dalla formazione, e lo scorso dicembre la Cynfeirdd, etichetta per veri cultori che ha creduto nel gruppo da una decina d'anni a questa parte (dopo le prime tre autoproduzioni), ha immesso sul mercato il terzo CD ufficiale a firma Hide & Seek. A parte una manciata di partecipazioni ad altrettante compilation, il duo franco/olandese (l'altra metà è come sempre la cantante Liesbeth Houdijk) mancava all'appuntamento sulla lunga distanza da quasi cinque anni, ma è la stessa discografia del progetto a...
 
Recensione
13-06-2012 : DISSECTING TABLE/VASILISK
La Steinklang Industries dà voce a due storici progetti giapponesi, uniti in uno split-album dai riferimenti spirituali e dal contenuto sperimentale. Da una parte troviamo Dissecting Table, l'act di Ichiro Tsuji attivo dalla fine degli anni '80, di cui la label austriaca ha pubblicato in tempi recenti materiale live e retrospettive di pezzi realizzati in studio. Dall'altra Vasilisk, band nata da una costola dei leggendari White Hospital, di cui non si avevano notizie da oltre dieci anni. Dissecting Table propone un'unica traccia di mezz'ora strutturata in tre movimenti. Il primo è segnato da un coacervo di materiale elettronico...
 
Recensione
13-06-2012 : WORMSKULL
Wormskull è in realtà un supergruppo, tipo quelli che usavano negli anni '60, nato dall'iniziativa di Jason Köhnen (Bong-Ra, The Kilimanjaro Darkjazz Ensemble ed ex-Celestial Season), Balazs Pandi (collaboratore di Merzbow) e Mike Redman (Deformer). Come per ogni supergruppo, se da una parte l'unione di tre teste importanti come queste può divenire sinonimo di qualità, dall'altra c'è sempre il rischio che non ci sia la chimica giusta fra i componenti, o che si arrivi alla pericolosa e insopportabile autocelebrazione. Per fortuna nel caso dei Wormskull prevale la prima ipotesi, e "Sound Of...
 
Recensione
13-06-2012 : HELDENTOD
Dopo tre album autoprodotti in CDr, il progetto americano Heldentod giunge finalmente al suo debutto su CD grazie all'interessamento della label inglese Cold Spring. "The Ghost Machine" si presenta con le classiche coordinate industrial segnate da una netta tendenza al nero, senza dubbio qualche pezzo rimanda alla più o meno sepolta falange death-industrial con quegli andamenti lenti e cupi, strutturati su sonorità uditivamente violente e più rudi rispetto a quelle tipiche della dark ambient. Il disco presenta in più occasioni basi lineari e rumoristiche a cui vengono aggiunti spoken word di voci filtrate...
 
Recensione
13-06-2012 : STEVE ROACH
È difficile trovare artisti di certo calibro dalla carriera più prolifica di Steave Roach, emblema di quell'ambient sintetica che ha abbracciato territori di qualunque tipo, in un'opera immensa che tocca con quest'annata il trentennale. È però anche ben risaputo che la musica di Roach, pur vantando decine di collaborazioni e innumerevoli uscite (da gennaio già cinque, e il 2011 non era stato da meno), non è mai stata delicata nella sua proposta ostica. Steve Roach, 57 anni compiuti a febbraio, è ormai musicista e compositore dall'affermazione e caratura pari ad altri irraggiungibili demiurghi...
 
Recensione
13-06-2012 : THE SLEEPER HAS AWAKENED
La portoghese Thisco, sempre attiva nel sottobosco delle produzioni legate all'elettronica di confine e di nicchia, lancia assieme alla sussidiaria A Gaveta il debutto assoluto di questo duo, anch'esso proveniente dal Portogallo e composto da Helder Luís e Rui Bentes. Il suggestivo monicker dietro al quale si celano i due musicisti basa le proprie dinamiche sonore su di un'elettronica dagli accenni melodici morbidi, accomodanti e suadenti, quando non addirittura dimessi, rigorosamente assistita da puntuali tensioni elettriche ed abrasioni industriali che dettano i tempi. Niente vocals, eccezion fatta per qualche sparuto campionamento:...
 
Recensione
13-06-2012 : MOONLIGHT COVE
Nonostante il buon exposure di cui meritatamente gode l'ottima scena electro svedese, di questo trio si è sentito parlare poco, e questo per via della diffusione limitata del debut "Orphans Of The Storm", rilasciato verso fine 2008 in formato CDr dalla Kinetophone (etichetta gestita dalla band stessa) in sole 200 copie e ristampato nel 2011 dall'americana A Different Drum in CD, ancora una volta nella limitata tiratura di 300 esemplari. "Orphans..." fu un esordio tutto sommato positivo, nonostante la leggerezza delle sue strutture fra synthpop e future-pop e certe ingenuità piuttosto evidenti, e non ha...
 
Recensione
13-06-2012 : AB INTRA
La label polacca Zoharum torna a produrre il connazionale Ab Intra, confermando la sua propensione per progetti ambientali dalle connotazioni oscure, spesso votati ad interessanti variazioni tematiche. "Supremus" arriva a 3 anni di distanza dal precedente "Aura Imaginalis", che rimane dal canto suo un album ancora da scoprire. Il nuovo lavoro propone un discreto gusto nell'accostamento di suoni e rumori e riesce a superare I limiti di una prevedibile dark ambient, sebbene si accosti ripetutamente a questo genere. Se l'apertura viene affidata ad un noise-ambient ruvido e inquietante che stratifica synth e rumori, l'anima...
 
Recensione
13-06-2012 : RAOUL SINIER
L'opera di Raoul Sinier rappresenta da sempre un grosso punto interrogativo. Autore prolifico (quasi un album all'anno dal 2004 ad oggi) ed eclettico, artista a 360 gradi che si diletta anche come fotografo e visionario videomaker, Raoul non è mai riuscito a suscitare più della semplice curiosità, legata spesso più al suo look che non alla sua musica. Tuttavia dischi come "Brain Kitchen" o "Tremens Industry" non sono malvagi, e recano con loro numerose idee e trovate anche originali. Il problema di Raoul, confermato anche in questo "Guilty Cloacks", è che queste idee non vengono...
 
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