13-06-2012
HIDE & SEEK
"Clouds Are Beautiful"
(Cynfeirdd)
Time: (47:34)
Rating : 8
Ridendo e scherzando, la creatura del polistrumentista francese Pierre-Yves Lebeau compirà nel 2013 i vent'anni dalla formazione, e lo scorso dicembre la Cynfeirdd, etichetta per veri cultori che ha creduto nel gruppo da una decina d'anni a questa parte (dopo le prime tre autoproduzioni), ha immesso sul mercato il terzo CD ufficiale a firma Hide & Seek. A parte una manciata di partecipazioni ad altrettante compilation, il duo franco/olandese (l'altra metà è come sempre la cantante Liesbeth Houdijk) mancava all'appuntamento sulla lunga distanza da quasi cinque anni, ma è la stessa discografia del progetto a spiegarci come i Nostri non abbiano mai avuto fretta di tornare sul mercato, preferendo esporsi solo quando l'impeto artistico lo esige. E se col precedente ed ottimo "Where Turtles Sleep" avevamo accolto con piacere la nuova maturità artistica raggiunta dalla band (accanto al nucleo fondante si muovono sempre alcuni preziosi ospiti, che con le loro performance strumentali completano le composizioni del mastermind Pierre-Yves), col nuovo lavoro ritroviamo Hide & Seek ancor più efficaci e sicuri dei propri mezzi, capaci di donare connotati importanti alle proprie canzoni e forti di un suono ormai assolutamente personale e riconoscibile nell'affollato marasma della scena musicale oscura. La raffinatezza strutturale ed il morbido, sognante magnetismo notturno delle atmosfere generate toccano nuovi livelli di efficacia, ed ancora una volta le voci di Liesbeth e di Pierre-Yves fluiscono gentilmente l'una nell'altra nel suadente ed avvolgente manto sonoro con grazia e sentimento, animando un lotto di canzoni che sanno regalare emozioni forti. Quello degli Hide & Seek è un modo personale e sincero d'intendere il suono 'dark', in cui i riferimenti (sia alla darkwave che agli anni '80 in generale, inclusa la scena francofona) vengono filtrati attraverso la lente magica e onirica dei musicisti coinvolti: nascono così dieci canzoni ricche di sfumature e capaci di sfruttare tutto lo spettro delle tinte notturne, a tratti finanche più 'catchy' rispetto al passato (l'elettricità ed il ritmo dell'opener "Out Of Breath" mettono subito le cose in chiaro in tal senso), ancora una volta ben fornite di una ricca gamma di varianti che garantisce la scorrevolezza dell'opera. Carisma ed emozioni traboccano da momenti eccellenti come l'ariosa "Blue Rabbits", la penetrante ballata dark-folk "Shooting Stars" e via dicendo, e non mancano certo gli spazi per evidenziare tanto l'eleganza strutturale (la misteriosa e rarefatta "Thousand Letters" ed una "Legacies" dagli intrecci melodici di enorme pregio) quanto il grande pathos che i Nostri riescono a convogliare nel songwriting (il crescendo drammatico di "Les Oriflammes", le movenze in punta di piedi di "Our Brothers"), passando per un gioiello come "Les Nefs Obscures", il cui magnetismo squisitamente notturno viene magistralmente squarciato da sontuose esplosioni dark. Menzione doverosa anche per il booklet, le cui 24 pagine sono adornate dai suggestivi dipinti di François Porte, artista il cui lavoro completa sul piano visivo quanto attuato su quello musicale e lirico dagli Hide & Seek. Pur nell'oscurità degli scenari, c'è ancora uno spirito fanciullesco e sognatore nella musica dei Nostri, che con "Clouds Are Beautiful" toccano nuove vette artistiche, confermando tutto ciò che di buono si è detto negli anni su di loro e proseguendo con classe e creatività in un discorso sonoro che continuerà ad appassionare chi già aveva amato le precedenti opere, specialmente "Where Turtles Sleep". Gli altri, gli ignari, facciano finalmente un passo avanti: "le nuvole sono belle", davvero.
Roberto Alessandro Filippozzi