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Reception

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Recensione
27-06-2012 : 7JK
Il numero '7', ad indicare il 'sette' tedesco che corrisponde a Sieben, noto solo-project dell'amato violinista/cantante inglese Matt Howden, e le iniziali 'JK', che corrispondono al duo polacco Job Karma: questi i nomi coinvolti nell'inattesa quanto graditissima collaborazione, divenuta supporto fisico grazie a quella Redroom che Matt ha (ri)avviato con piglio sicuro. Racchiuso nell'elegante confezione digipak completa di (ottimo) booklet, il dischetto si compone di 13 brani nei quali, magistralmente e con risultati davvero importanti, l'estro electro-ambient-industrial di Aureliusz Pisarzewski e Maciek Frett si combina con...
 
Recensione
27-06-2012 : UNDERHILL
Quando reali esigenze artistiche ed una visione che vuole guardare oltre le convenzioni sin qui conosciute spingono musicisti di estrazioni differenti come la singer Martina Astner (nata Hornbacher e nota per i suoi trascorsi vocali in ambiti metal-gotici coi vari Therion, Dreams Of Sanity, Alas e Korova), Marvin Hay (cantante hip-hop noto nella scena d'appartenenza come MC Coppa), Tim Elliot (Current Value, Machine Code), Ivan Shopov (Cooh, Balkansky) e Dean Rodell (Machine Code) a riunirsi sotto un'unica sigla e coi medesimi intenti, c'è da aspettarsi qualcosa di ben più interessante di quei sedicenti 'super-gruppi' messi in...
 
Recensione
27-06-2012 : JÄNNERWEIN
Avevamo avuto l'onore di presentarvi la band austriaca Jännerwein già quattro anni fa, quando uscì il loro album d'esordio "Abendläuten" per la Heimatfolk, sub-label della Steinklang Industries. Con lo stesso piacere di allora torniamo a parlare di questo progetto in occasione del secondo lavoro "Nach Der Sehnsucht", uscito lo scorso ottobre 2011 per la loro personale etichetta Rainberg. Nei tredici brani del disco si avverte la volontà di superare lo stereotipo neofolk, inglobandolo e arricchendolo di spunti diversi: da un lato rimane evidente la somiglianza stilistica con il filone...
 
Recensione
27-06-2012 : VERNEY 1826
Sebbene sia passato un solo anno dal ben accolto "Sacrow", la creatura di Lionel Verney (al secolo Meiko Richert) torna sulle scene col terzo full-length, abbandonando la Shinto Records e passando sotto le cure della piccola Shelley Schellack, etichetta gestita dallo stesso mastermind del progetto tedesco. Integrata a tempo pieno Anna Aliena, ex-voce del duo ShirayasDream, e reclutati Vakna Roek (chitarra) ed Ivo (voce e fisarmonica in due brani), Lionel conduce il suono di Verney 1826 verso una dimensione ancor più intima, ombrosa e riflessiva, dismettendo certe vesti marziali e/o sinfoniche ed abbracciando lo spirito del...
 
Recensione
27-06-2012 : DEUTSCH NEPAL
Vi presentiamo con incolpevole ritardo il nuovo lavoro di Deutsch Nepal (datato maggio 2011), che per l'occasione passa dalla storica Cold Meat Industry, di cui ha contribuito in maniera imponente a sancire la gloria, alla interessante etichetta lituana Autarkeia, che ne produce quasi in contemporanea anche il bel doppio 7" "Rapist Park Junction". Come per ogni altro album firmato Lina Baby Doll, "Amygdala" si presenta con delle fattezze singolari: brani assai diversi l'uno dall'altro, influenze musicali lontane, retaggi anni '70, ma soprattutto un modus operandi industrial per un sound mediamente lontano dai canoni...
 
Recensione
27-06-2012 : C.DB.SN
Dopo quattro apparizioni su compilation, uno split-EP in digitale con Scaffolding e un remix per Architect, Chase Dobson alias C.DB.SN torna con un nuovo lavoro per la gloriosa Tympanik, a seguito del debutto per Elseproduct del 2008 ("Into The Deep"). Il musicista di Denver regala così una nuova prova ai massimi livelli, sempre in bilico tra tecnica ed emozione, ricetta che esalta gli estimatori dell'IDM moderna. L'avventura di Dobson comincia all'età di quattordici anni, quando era solito sperimentare con solo una chitarra, un sintetizzatore e un registratore a quattro tracce. Nel 2006 giunge la consolidazione della...
 
Recensione
27-06-2012 : MIEL NOIR
Album della maturità per Miel Noir, progetto che abbiamo avuto l'onore di seguire sin dalle sue prime battute allorché cinque anni fa uscì il CDr "Le Cabaret Grotesque". La creatura del bulgaro Dimo Dimov ha saputo evolversi, passando da una drone ambient di nicchia a ballate di piano, fino a giungere a questo "Honey & Ash", lavoro completo sia nelle strutture compositive che nei suoni, capace di aprire le porte ad un pubblico sì esigente ma anche più ampio rispetto al passato. La formazione da one-man-band coadiuvata da apporti esterni vede ormai l'entrata in pianta stabile di Marcel...
 
Recensione
27-06-2012 : WHISPERS OF GHOSTS
Dopo il debut del 2008 "The Coldest Place" (su Omeyocan e Twilight in edizioni distinte) ed una release in free download per la Kalpamantra a titolo "Ghosts In The Wind" nell'estate 2011, il solo-project del messicano Mortys torna sotto l'egida dell'australiana Black Drone, non però col follow-up vero e proprio, bensì con la colonna sonora del corto girato da Erick F. Rivera da cui il CD in esame prende il titolo. Un approccio mentale differente, dunque, per il compositore del centro America, che però resta fedele al proprio stile diviso fra dark ambient e spunti sinfonico/pianistici, pur dovendosi...
 
Recensione
27-06-2012 : AUBE L
Con Aube L si entra nel mondo del più puro underground: autoproduzione (l'ennesima dal 2006 in poi), assoluta indifferenza alle mode attuali, totale libertà di espressione. La protagonista del progetto, fisicamente paragonabile alla Alison Moyet periodo Yazoo, quindi prima della dieta, mostra una vocalità androgina e potente, anche se talvolta un po' lamentosa e non molto tecnica: mal di poco, vista la giovane età e la sua attitudine a mettere le proprie corde vocali al servizio della componente musicale. Riguardo a questa, "I Am" si presenta come un coacervo intricato, cupo e oscuro, sperimentale quanto...
 
Recensione
27-06-2012 : DIODATI
Questo secondo album dei Diodati richiama in auge quell'illustre gothic-wave tedesca che faceva da padrona, almeno da noi, più di una decina di anni fa. Ai tempi impazzava Sopor Aeternus, grazie a quel suo connubio tra strumentazione classica, vocals teatrali e veniale impronta oscura nelle composizioni e nell'estetica. Seguirono, per l'appunto, innumerevoli uscite col fine unico di ricreare il sound di Anna Varney, e tra gli act di maggior caratura si potrebbero elencare l'ASP meno rockeggiante, Persephone o i Chamber di Marcus Testory. Vale la pena citare Testory, visto che anche questi Diodati portano il suo marchio, seppur solo a...
 
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