13-06-2012
AB INTRA
"Supremus"
(Zoharum)
Time: (58:33)
Rating : 6.5
La label polacca Zoharum torna a produrre il connazionale Ab Intra, confermando la sua propensione per progetti ambientali dalle connotazioni oscure, spesso votati ad interessanti variazioni tematiche. "Supremus" arriva a 3 anni di distanza dal precedente "Aura Imaginalis", che rimane dal canto suo un album ancora da scoprire. Il nuovo lavoro propone un discreto gusto nell'accostamento di suoni e rumori e riesce a superare I limiti di una prevedibile dark ambient, sebbene si accosti ripetutamente a questo genere. Se l'apertura viene affidata ad un noise-ambient ruvido e inquietante che stratifica synth e rumori, l'anima del disco ha fattezze diverse e viene principalmente strutturata per mezzo di monumentali muri sintetici, pregni di tragicità e memori di esempi disparati che vanno dai Tangerine Dream ai Kirlian Camera più granitici, passando per i Pink Floyd di metà anni '70. Queste masse sonore si snodano lente sorrette da fugaci melodie, dando luogo ad un effetto altamente cinematografico con alternanza di sensazioni diverse: dal gelo totale ("Supremus Part 3"), alla disperazione lancinante ("Supremus Part 1"), fino alla calma galattica ("Supremus Part 5"). Il minimalismo compositivo, fatto di piccoli rintocchi audio, riesce ad alternarsi ottimamente con tripudi di drones compattatati che danno luogo ad un'opera di sicuro fascino, figlia di una tradizione di vecchia data, ma anche di autori più recenti come Raison D'Être o il roster della Cyclic Law. Per certi versi una sorpresa considerando la breve carriera del progetto di Radoslaw Kaminski, per altri un lieto ritorno che susciterà interesse nei patiti di una dark ambient non necessariamente canonica.
Michele Viali
http://www.myspace.com/abintra11