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Reception

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Intervista
16-08-2013 : ARDUINNA
Il vero privilegio di cui Darkroom gode è poter venire a contatto col mondo del vero underground, quello popolato da piccole ma intraprendenti etichette che ci mettono tanta passione e da act che, quando non realizzano in proprio i loro lavori, ne curano comunque ogni componente, esclusa giusto la stampa del supporto discografico e quel po' di promozione che la label di turno riesce a fare. Una intera galassia pullulante di realtà eccellenti che però non trovano spazio sulle maggiori riviste cartacee del settore, qui come nella maggior parte delle nazioni europee, se non magari per una recensione-trafiletto cui non...
 
Recensione
16-08-2013 : BORN FOR BLISS
Con l'insperato ritorno di tre anni fa, avvenuto con un sorprendente e magistrale album ("Between Living & Dreaming") rimasto nel cassetto dal '99, l'attesa per del materiale nuovo di zecca firmato Born For Bliss si stava facendo davvero spasmodica... Di nuovo album ancora non si parla, ma se non altro questo EP - in edizione digipack limitata - arriva a rompere un digiuno di scrittura che per lo storico trio olandese durava da ben 14 anni, quando il succitato secondo album era pronto per uscire (e la band si sciolse in seguito alla sua mancata pubblicazione). Frank, Remco e Willem ci offrono quindi un assaggio di ciò che...
 
Recensione
16-08-2013 : NETHERWORLD
Dopo sette anni di produzioni l'italiana Glacial Movements si è guadagnata un posto tra le maggiori etichette ambient in attività, nonché quello di miglior label di ambient isolazionista e ipotermica. A coronare risultati eccezionali torna a farsi sentire il padrone di casa Alessandro Tedeschi con il suo monicker personale Netherworld, ormai attivo da circa dieci anni. La nuova fatica "Alchemy Of Ice" trova come di norma il suo fulcro nel tema del ghiaccio perenne, descritto in una tranquillità serafica e 'cantato' nella sua immanente realtà, opposta forse a tutto ciò che passa e viene...
 
Recensione
16-08-2013 : SUNSET WINGS
Dopo una parentesi alla corte dell'israeliana The Eastern Front (l'album "Farewell" dello scorso anno), il combo russo torna a lavorare con la polacca Wrotycz Records per il suo terzo full-length, edito in un pregevole digipack a sei pannelli. Sostanzialmente il collettivo guidato dal cantante e strumentista Aleks Popov è rimasto fedele alla linea tracciata con l'esordio del 2009 "Covering For Solace": quella di un suono folk intimo e dolce, intriso di passione e pathos drammatico, con ampie citazioni letterarie ad ispirarne i temi. Già tecnicamente molto maturi ai tempi del debut, i Nostri affinano passo...
 
Recensione
16-08-2013 : DIE MACHT
I più attenti seguaci delle sonorità martial-industrial probabilmente ricorderanno questo progetto svizzero, piccola meteora della scena con alle spalle due release (il mini-CDr del 2004 "Instinct De Survie" e l'LP del 2006 "Blut Unter Den Fahnen", entrambi editi dalla Slaughter In Art), nata in seno a quei Roses Scattered Love-Decays che realizzarono una manciata di interessanti lavori (fra cui uno condiviso proprio con Die Macht) ad inizio millennio. Seppur sovrapposti per un breve periodo, i due act hanno rappresentato l'uno (Die Macht) l'ideale continuazione dell'altro (RSLD), segnando un passaggio verso...
 
Recensione
16-08-2013 : STEEL HOOK PROSTHESES
È stato attivissimo negli ultimi anni il progetto degli americani John Stillings e Larry Kerr, che tornano adesso con questo "The Empiric Guilds", album che consacra la loro vena orrorifica e industriale. Lo stile di Steel Hook Prostheses, personale creatura del duo, è da sempre incentrato su atmosfere cupe di natura sintetica a cui vengono sommate un nugolo di distorsioni ed effetti rumoristici, che accomunano l'act sia alla passata scuola death-industriale capitanata da nomi come Brighter Death Now, sia a progetti più estremi tipo Sutcliffe Jügend, con cui i Nostri condividono una certa passione per la...
 
Recensione
16-08-2013 : TEARS OF OTHILA
Seconda fatica da studio per i Tears Of Othila, band proveniente da Genova e guidata da Marco G. Gardella. L'album, concepito in un arco di tempo lungo che va dal 2007 al 2012, cerca di recuperare una tradizione ancestrale guardando verso un passato mitico e puro in evidente opposizione ad un presente di decadenza e povero di spiritualità. Parlare di neofolk in questi casi è in parte giusto ma anche riduttivo, dato che i suoni non si limitano al solito giro di chitarra acustica, ma vanno ad ampliare il tutto con un parco strumentale di primo livello composto da fiati (trombe, corno, flauti), tastiere e violini. Diviso in tre...
 
Recensione
16-08-2013 : [HAVEN]
Con un percorso artistico in continuo divenire, partito da lidi industrial ed ambient nel 2005 grazie al supporto della War Office Propaganda/Rage In Eden e approdato nel 2009 con "[Plastic]" alla corte della statunitense Tympanik Audio (massima istituzione in ambito IDM e affini), il progetto del polacco Marcin Jarmulski si è infine accasato presso l'attiva e vitale Zoharum, per la quale ha realizzato nel 2010 il quinto full-length "Amity", ancora orientato verso l'elettronica più spigolosa, arzigogolata ed intelligente che aveva fruttato il deal con la prestigiosa label americana. In questo suo secondo...
 
Recensione
16-08-2013 : ARROWWOOD
Progetto solista dell'angloamericana Chelsea Robb, Arrowwood arriva al suo secondo album dopo alcune produzioni ultra-limitate in CDr, circolate negli anni passati tra i patiti del settore. "Beautiful Grave", prodotto sia in CD che in due differenti edizioni in LP, è costituito da una serie di ballate acustiche, segnate da rifiniture minimali a base di arpeggi di chitarra e qualche motivo di flauto che fanno da sfondo alla voce singolare di Chelsea, assai prossima, nella sua eterea soavità, a quella di Alison Shaw dei Cranes. A completare il quadro ci sono anche una manciata di partiture strumentali basate su...
 
Recensione
16-08-2013 : OUROBOROS
Singolo stampato su CDr da 3" per Ouroboros, il progetto principale dell'aretino Marco Grosso, per l'occasione affiancato dalla catalana Desirée (già nota come membro del duo Persona). L'unica traccia, che occupa tutti i 17 minuti, vede delle sottili modifiche stilistiche rispetto a quanto prodotto in precedenza dall'act italiano: la matrice ambientale continua a farsi sentire, ma vengono meno le oscurità tenebrose dei primi lavori per lasciare spazio a drones di sottofondo più cosmici che cupi, arrangiati da flebili rumori di rifinitura ed impercettibili percussioni ritualistiche. Alcuni passaggi melodici dal...
 
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