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Recensione
19-04-2018 : PUBLIC DOMAIN RESOURCE
PUBLIC DOMAIN RESOURCE
A poco meno di tre anni dall'apprezzato "SixYears", il duo bergamasco composto da Ugo Crescini (voce) e Pietro Oliveri (macchine) torna col terzo lavoro sulla lunga distanza, pubblicato in un essenziale digipack da quella Space Race Records che ha accompagnato l'act sin dall'esordio. I due navigati protagonisti compiono con "AntiGravity" un ulteriore passo in avanti, galleggiando sempre più sagacemente fra le correnti elettroniche senza abbracciare mai completamente né l'EBM, né il synthpop o la dark-electro, preferendo sintetizzare con lucidità quegli elementi dei vari filoni - a partire dal....
 
Recensione
19-04-2018 : ALBERTO NEMO
ALBERTO NEMO
Al debutto lo scorso settembre con l'EP "6x0 Live (Vol. I)", il veneziano Alberto Nemo torna dopo una manciata di mesi con altri sei brani, fissati su CD con custodia in formato DVD per un'edizione di soli 50 esemplari numerati a mano (che si affianca a quella in digitale). Come nel primo EP, la musica di Alberto si dipana attraverso un taglio neoclassico in cui la sua struggente voce enfatizza con fare drammaticamente poetico il respiro intimista, sacrale ed elegiaco dei brani, che stavolta assumono tratti più sperimentali non soltanto in virtù di un maggior impiego dell'elettronica e delle sonorità ambientali,....
 
Recensione
19-04-2018 : SENKETSU NO NIGHT CLUB
SENKETSU NO NIGHT CLUB
Adriano Vincenti, ampiamente noto nella scena per aver fondato il progetto Macelleria Mobile Di Mezzanotte, trova nel sempre più poliedrico Giovanni Leonardi (Siegfried, Carnera, Divisione Sehnsucht e da qualche tempo attivo anche in veste solista) il giusto sodale con cui dar vita al nuovo act in esame, le cui mire artistiche puntano a far convivere la scuola noise giapponese (ispirandosi anche al cinema estremo nipponico) con quel suono jazz-noir dai tratti doom che ha come massimo punto di riferimento i blasonati Bohren & Der Club Of Gore, e che proprio la Macelleria ha abbracciato con successo nella sua parabola evolutiva.....
 
Recensione
19-04-2018 : SKAG ARCADE & MEANWHILE.IN.TEXAS
SKAG ARCADE & MEANWHILE.IN.TEXAS
Secondo capitolo di una presunta trilogia incentrata sui suoni e gli unput del deserto, "Twentynine Palms" arriva a distanza di circa un anno dalla precedente collaborazione intitolata "Fernweh". I due autori italiani coinvolti, Paolo Colavita e Angelo Guido, assemblano field recordings dal gusto prettamente isolazionista dove il deserto spadroneggia sia dal punto di vista immaginifico e iconografico sia da quello più strettamente mentale, introducendo l'ascoltatore in un vortice denso e lisergico, memore forse anche delle immagini e dei suoni di vecchi lavori come "Zabriskie Point" filtrati da un'aura....
 
Recensione
04-04-2018 : TOURDEFORCE
TOURDEFORCE
Tre anni e mezzo dopo l'ultima fatica in studio "Jedem Das Seine" ed a circa un paio dalla riuscita collaborazione con Sköll per "Antologia Elettronica", l'act guidato da Christian Ryder torna col sesto lavoro sulla lunga distanza in 14 anni di attività. Ormai stabilmente solo al comando e sempre più a suo agio anche nelle vesti di cantante, nuovamente circondato da preziose ospiti per completare le parti vocali (non soltanto quella Lisa Duse con cui il Nostro condivide il progetto Porta Vittoria, ma anche l'americana Jenna Christensen e Kyt Walken), il mastermind bergamasco mette anche stavolta....
 
Recensione
04-04-2018 : LE COSE BIANCHE
LE COSE BIANCHE
Dopo aver reso tributo per anni alla classica scena power-electro unendo reminiscenze a spunti personali, Giovanni Mori riprende le fila di un discorso abbandonato ai tempi del suo primo monicker Malameccanica, incentrato su un'affabulazione densa e corrosiva da cui trapelavano sprazzi di vita personale, ricordi e posizioni nichiliste. Le 13 tracce di "Tutti Quanti Sognano Porno" recuperano e continuano il tema della pornografia, classica ossessione di Giò rivissuta con occhio decadente e tetro, e vedono la partecipazione di grandi nomi della scena industriale italiana (soprattutto milanese), già collaboratori in altri....
 
Recensione
04-04-2018 : PMS
PMS
Dopo il buon esordio per la Ark Records nel febbraio 2016 rappresentato dal miniCD "Premenstrual Syndrome", il duo partenopeo composto da Martina Mollo (piano, voce, synth) e Caterina Bianco (violino, voce, synth) si accasa presso la Arealive per il suo primo lavoro sulla lunga distanza. Uscito lo scorso dicembre, "Di Giallo E Grigio" - racchiuso in un bel digipack completo di libretto - prosegue nel discorso iniziato col suddetto mini, ampliando la visione artistica delle due abili e preparate musiciste (entrambe provenienti dagli studi in conservatorio) fra sonorità neoclassiche e minimalismi elettronici, in una....
 
Recensione
13-03-2018 : VIRIDANSE
VIRIDANSE
Quando parliamo dei Viridanse, parliamo di una delle realtà più importanti dell'underground italico. Questi signori, originari di Alessandria, nei primi anni '80 diedero alle stampe alcune fra le cose più significative della new wave italiana. Il loro album d'esordio "Mediterranea", non a caso uscito per la Contempo Records, pur essendo rimasto chiuso nel circuito underground non aveva nulla da invidiare ai lavori dei campioni new wave dei quel periodo, tipo Diaframma o Litfiba. La loro storia, però, si interruppe dopo appena cinque anni di attività, salvo poi riprendere ufficialmente nel 2014,....
 
Recensione
13-03-2018 : RICHARD VON SABETH
RICHARD VON SABETH
Dopo essersi costruito una solida reputazione attraverso i quattro album dei suoi ottimi Spiral69, il mastermind Riccardo Sabetti s'imbarca - attraverso la sua etichetta personale - in una nuova avventura solista che lo vede assoluto protagonista (assieme a pochi selezionati collaboratori) dietro lo pseudonimo di Richard Von Sabeth. Confezionato in un essenziale quanto gradevole digipack, "The King Of Nothing" consta di nove tracce in cui il Nostro mette a nudo la sua anima più rock, lasciando che sagaci orchestrazioni colorino di tinte scure dal retrogusto goticheggiante una scaletta concisa ma completa e di ampio respiro.....
 
Recensione
13-03-2018 : EGON
EGON
Ispirati nel nome dal pittore Egon Schiele, massimo impressionista del '900, gli Egon tornano alle scene dopo l'esordio "Il Cielo Rosso È Nostro" e lo fanno con un piglio ancora più aggressivo e oscuro. I quattro ragazzi sardi confezionano un album monolitico ma anche ricco di sfumature, nella migliore tradizione del post-punk. Si apre con l'assalto elettrico di "I'm Alive", una dichiarazione d'intenti costruita su un crescendo potente e coinvolgente e che viene riproposta in coda al lavoro in una bella versione acustica. La successiva "Invisibile" inaugura i brani in italiano: testo cupo,....
 
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