19-04-2018
SKAG ARCADE & MEANWHILE.IN.TEXAS
"Twentynine Palms"
(Luce Sia)
Time: MC (68:00)
Rating : 6.5
Secondo capitolo di una presunta trilogia incentrata sui suoni e gli unput del deserto, "Twentynine Palms" arriva a distanza di circa un anno dalla precedente collaborazione intitolata "Fernweh". I due autori italiani coinvolti, Paolo Colavita e Angelo Guido, assemblano field recordings dal gusto prettamente isolazionista dove il deserto spadroneggia sia dal punto di vista immaginifico e iconografico sia da quello più strettamente mentale, introducendo l'ascoltatore in un vortice denso e lisergico, memore forse anche delle immagini e dei suoni di vecchi lavori come "Zabriskie Point" filtrati da un'aura moderna che non lesina discese in labirinti psicotici difficilmente risolvibili (si veda l'esplicita citazione del pezzo "Inland Empire"). Se da un lato la freddezza di un panorama morto e statico emerge chiara in brani come "Desert Heights", dall'altro si avverte l'ossessività di echi post-industriali in droni monocordi ("Lost Horse Valley", "Neon Dusk, Neon Dust", "Road Runner") che sfociano in effetti ambientali cupi e indefiniti dove l'insistenza tonale si fa specchio di paure insondabili. Lavoro complesso e non esattamente immediato, "Twentynine Palms" va studiato con attenzione alla ricerca di cenni e prospettive che ne valorizzino la profondità comunicativa, non inferiore a quella del suo predecessore. Edito al momento solo in cassetta nella solita ridotta tiratura a 60 copie numerate. Confezione eccellente, ampiamente corredata di fotografie e accompagnata da una bustina di sabbia del deserto.
Michele Viali
https://skagarcade.bandcamp.com/