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Recensione |
05-02-2021 : PERPACITY |
Di progetti musicali straordinari di cui si parla poco, o comunque non abbastanza, ce ne sono a bizzeffe, e noi, nel nostro piccolo, abbiamo fatto del nostro meglio per dar loro spazio tutte le volte che ne abbiamo incontrato uno. Senza dubbio i Perpacity, duo di esperienza ultraventennale a vario titolo in ambito musicale composto dall'inglese Ian Harling e dal danese Martin Nyrup, sono fra questi, e lo ribadiscono con forza in questo loro quarto album uscito a fine agosto dell'anno scorso, primo passo assieme all'etichetta russa ScentAir. Già dai tempi del debut "The Sinner Inclination" (2015), i due avevano dato sfoggio di... |
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05-02-2021 : FRONTIER GUARDS |
Dopo cinque album di altissimo livello realizzati fra il 2008 ed il 2019, arriva per il progetto del ceco Martin Pavlík il momento del remix-album, che nello specifico vede rielaborare da svariati nomi di peso della scena musicale brani estratti da tutti i suddetti lavori, e quindi sia dalle prime uscite più inclini all'IDM, sia da quelle successive che hanno incarnato la svolta in chiave EBM/dark-electro. Racchiuso in un essenziale digipack e limitato a soli 150 esemplari, il dischetto include nella sua ora abbondante ben undici remix, una cover e tre inediti, fornendo un cospicuo quantitativo di materiale di alta... |
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05-02-2021 : PHRAGMENTS |
Quattro anni dopo il penultimo "All Towers Must Fall" e due anni dopo la raccolta di vecchi brani realizzati in collaborazione con altri act "Fratres", il progetto di Matej Gyárfás torna con l'atteso sesto album, pubblicato nelle 111 copie della mirabile edizione CD digisleeve a sei pannelli e nelle altrettante del formato in vinile. Se già da tempo l'act slovacco aveva abbandonato l'impeto sinfonico/marziale in favore di una dark ambient minimale ed isolazionista, col nuovo lavoro si prosegue spediti nel medesimo solco già a partire dal titolo, coi quattro lunghi "inni di solitudine"... |
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05-02-2021 : THE ILLUSION OF SILENCE |
Tre anni dopo l'apprezzato "The White Summer" ed a pochi mesi dal bel lavoro di stampo rituale realizzato assieme ad AimA "Music For Certain Rituals", il torinese Luca Bonandini torna con l'atteso terzo album della sua creatura, accasandosi per l'occasione presso il roster della russa Shadowplay Release. Ancora una volta supportato dal team d'eccezione guidato dal russo Aleks Popov (con numerosi sodali del giro dei suoi ottimi Sunset Wings, oltre alla stessa AimA e ad altri musicisti), l'artista piemontese dà vita al suo folk poetico e passionale, sulla scorta di poemi autografi e di nomi altisonanti come Poe, Emily... |
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05-02-2021 : STEVE ROACH |
Torniamo alla fine del 2019 per parlare di una delle tantissime uscite di Steve Roach, ormai attestatosi intorno alle 4 o 5 pubblicazioni annue. Il compositore americano continua anche in questo "Trance Archeology" ad esplorare i meandri dell'ambient music, aprendo porte che portano alla space-ambient, ma anche ad una certa psichedelia di marca elettronica, così come verso universi riflessivi cari alla new age, ambito sempre più amato da Roach. Gli otto brani del disco appaiono morbidi e tendono a cullare l'ascoltatore attraverso un viaggio psichico sterminato, tra drones, tappeti semi-sinfonici e armonie perpetue.... |
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05-02-2021 : HIEMIS |
Quarta release complessiva per il progetto dello spagnolo Juan Carlos Toledo, e precisamente la seconda nel formato CD (limitato a soli 50 esemplari nella confezione in cartoncino apribile fuori formato), ancora una volta per l'americana Noctivagant, che già pubblicò l'altro lavoro su dischetto ottico "Hyperborea". Ispirato dal periodo medievale in cui vennero edificate le grandi cattedrali (dodicesimo e tredicesimo secolo) e dall'intreccio fra scienza, arte e spiritualità che nasceva in seno a tali straordinarie costruzioni, nonché dagli studi dell'enigmatico alchimista Fulcanelli, l'artista di Siviglia... |
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05-02-2021 : CERNICHOV |
Giovane duo italo-belga con già all'attivo una release che prende titolo dal nome del progetto e datata 2018, Cernichov prende le mosse dall'omonimo architetto russo per approdare in questo nuovo lavoro ad un concept in cui il mondo viene dominato da muffe e funghi, un'idea non così distante dalla realtà, visto che questi esseri sono assai più resistenti e longevi del genere umano. I brani prendono vita da un crocevia di elementi industriali e rumoristici per dare luogo a scenari ambientali che uniscono basi pulsanti - quasi a mimare il respiro costante ed eterno di esseri viventi - a drones dilatati e continui. Ne... |
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05-02-2021 : ADAMENNON/SHIVER |
Interessante split-tape italica condivisa da Adamennon, nome ormai di vecchia data che sa e ha saputo incrociare input diversi uniti dalla matrice oscura, e Shiver, opera del produttore Mauro Sciaccaluga, progetto relativamente giovane ma già apprezzato nel panorama industriale italiano. I due brani di Adamennon prendono le mosse da un black metal rivisitato alla luce di citazioni filmiche anni '70 ed echi prog in stile Goblin: un tuffo nell'horror e nel nero più tetro, sempre ben sorretto da melodie e passaggi ambientali dal sicuro effetto. I due brani di Shiver si pongono agli antipodi, almeno nei mezzi utilizzati: miscela di... |
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05-02-2021 : JOEL GILARDINI |
Usciva lo scorso giugno questo nuovo lavoro dell'autore svizzero Joel Gilardini, noto anche per il progetto Mulo Muto e di solito avvezzo a sperimentazioni elettroniche di stampo ambientale e suggestivo. Non fa eccezione "Tales Of Forsakenness", album nato con l'idea di creare una colonna sonora per luoghi perduti e abbandonati, il tutto sviluppato con mezzi elettronici uniti ad una chitarra baritona accordata con una scala tonale più bassa del normale. L'esito è minimale, fatto di piccoli cenni sonori prolungati, quasi a mimare atmosfere brumose, fotografare luoghi solitari dove gli esseri umani non arrivano... |
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05-02-2021 : MINÓY |
Prima ristampa in digitale della vastissima produzione di Minóy (all'epoca Stanley Keith Bowsza), attivo sin dagli anni '80 fino alla morte avvenuta nel 2010. "In Search Of Tarkovsky" usciva nel 1986 in formato cassetta e veniva - come evidente dal titolo - ispirato dal già defunto regista russo Tarkovsky. Il CD ripropone la medesima sequenza sonora dell'originale - sorretta da rimasterizzazione -, fatta di due lunghe tracce che andavano a coprire i due lati del nastro. La title-track è un melange di suoni e rumori claustrofobici, asettici e metallici, probabilmente generati da distorsioni, riverberi e... |
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