Logo DarkRoom Magazine
Darkroom List menu Room101 Room102 Room103 Room104 Room105 Room106 Room107 Room108 Room109 Reception
SYNTHPOP, FUTURE-POP, TRIP-HOP, CHILLOUT E TUTTA L'ELETTRONICA PIÙ ACCESSIBILE E MELODICA
HARSH-ELECTRO, EBM, ELECTRO-INDUSTRIAL, IDM E TUTTA L'ELETTRONICA PIÙ ABRASIVA E DISTORTA
DARKWAVE, GOTHIC, DEATHROCK, POST-PUNK E AFFINI
INDUSTRIAL, AMBIENT, POWER ELECTRONICS E TUTTE LE SONORITÀ PIÙ NERE ED OPPRIMENTI
NEOFOLK, NEOCLASSICAL, MEDIEVAL, ETHEREAL E TUTTE LE SONORITÀ PIÙ DELICATE E TRADIZIONALI
TUTTO IL METAL PIÙ GOTICO ED ALTERNATIVO CHE PUÒ INTERESSARE ANCHE IL PUBBLICO 'DARK'
TUTTE LE SONORITÀ PIÙ DIFFICILI DA CLASSIFICARE O MENO RICONDUCIBILI ALLA MUSICA OSCURA
LA STANZA CHE DEDICA LA DOVUTA ATTENZIONE ALLE REALTÀ NOSTRANE, AFFERMATE E/O EMERGENTI
LA STANZA CHE DEDICA SPAZIO ALLE BAND ANCORA SENZA CONTRATTO DISCOGRAFICO

Mailing-List:

Aggiornamenti su pubblicazioni e attività della rivista


 

Cerca nel sito



Reception

Pagina precedente 
<< 71 72 73 74 75 76 77 78 79 80 >>
Recensione
21-02-2021 : SEVEN TREES
Quando nell'aprile del 2017 uscì l'EP "Trauma Toxicity", disco di rientro per il duo svedese arrivato dopo ben vent'anni dal primo e sino ad allora unico album "Embracing The Unknown", la strada sembrò spianata per un attesissimo secondo full-length a firma Seven Trees. Ci sono voluti invece quasi quattro anni per veder tornare in pista con la nuova fatica Johan Kronberg ed Henrik Karlsson, ma è valsa la pena attendere così a lungo, visti i mirabili risultati. "Dead/End" conferma infatti non soltanto il livello qualitativo riconosciuto all'act scandinavo, ma va oltre, tenendo fede alle...
 
Recensione
21-02-2021 : HUMAN VAULT
Con una trentina di pubblicazioni in oltre vent'anni di attività, principalmente attraverso la propria etichetta Exabyss Records, Human Vault è fra i progetti più longevi e produttivi dell'ungherese - da tempo residente negli States - George "Mortum" Turoczy, che per questa sua nuova uscita approda alla corte dell'ottima Aliens Production. Rilasciato nelle 100 copie dell'essenziale digipack, "Self - Rust" consta di ben 15 tracce per oltre 70 minuti di durata complessiva, laddove la versione digitale ne conta solo nove, mentre la succitata Exabyss aveva curato lo scorso maggio una prima stampa su nastro...
 
Recensione
21-02-2021 : ASDEAN
Uscito lo scorso aprile, "Time.Space.Life" è il primo album del trio bielorusso Asdean, che esordì nel 2015 sotto il precedente monicker Asdeandare con l'EP digitale "In The Darkness Of Orbits", e che con l'uscita in esame approda al formato fisico del CD nella classica confezione digi-wallet di casa Advoxya. Affilate le proprie armi, i tre si ripresentano con una produzione decisamente migliorata e più ricca di melodia che rinvigorisce un suono ben giostrato con ampiezza di soluzioni fra harsh-EBM e dark-electro, mostrando subito i passi in avanti compiuti con una nuova versione di quella...
 
Recensione
21-02-2021 : TUNNELS OF AH
Quinto album per il monicker Tunnels Of Ah, da sempre edito dall'etichetta inglese Cold Spring. Anticipato da scarse informazioni al riguardo e, come di norma per questo progetto, incentrato su concept quasi impalpabili, "Deathless Mind" lascia parlare suoni e rumori, che imbastiscono una sorta di noise-ambient tetro e oscuro basato principalmente su toni disturbanti e non aggressivi. I sette pezzi del disco sono divisi tra rumori ombrosi e quasi offuscati, ripetuti in modo continuo e perpetuo, ma anche spezzato e frammentato in strutture che appaiono dotate di un ordine all'interno di un caos apparente. Vari passaggi fanno leva su...
 
Recensione
21-02-2021 : SÍLENÍ
Uscito nel maggio dello scorso anno, "All Heavens Rejoice" è il quarto lavoro complessivo dell'act portoghese in poco meno di due anni e mezzo, primo fra essi a venire stampato nel formato fisico (100 copie in CD racchiuse in una spartana bustina cartonata) ed esordio per Valter Abreu nel roster dell'americana Noctivagant. Accantonate certe meccaniche di natura ritmica, Abreu affina quella vena melodica che si è sempre fatta strada fra le coltri dronico/ambientali di Sílení, in un lavoro più dimesso e creato appositamente per i momenti di solitudine, coi titoli dei brani basati sulle lettere...
 
Recensione
21-02-2021 : MOYA81
Lo scorso mese di giugno, a meno di un anno dal debut album "ESP", il progetto del cileno Paulo Moya è tornato in pista col follow-up, ancora una volta sotto l'egida della russa ScentAir. Come per l'esordio, anche con "Sensoria" (stampato in sole 50 copie in uno spartano CDr e in 25 su cassetta) il musicista sudamericano prosegue nel solco di un'elettronica old school che si rifà apertamente a correnti quali italo-disco, new beat ed EBM, richiamando sempre fortemente sia nei suoni che negli arrangiamenti quella prima metà degli anni '80 tanto cara ad una vena synthwave ora meno marcata, ma ancora...
 
Recensione
21-02-2021 : LUCA FERRO
Album di debutto per questo autore italiano, già attivo con la band Satori Junk. "Elements" usciva nel giugno del 2020 e consta di sole cinque tracce, basate su un'elettronica minimale e sperimentale che si districa nei meandri della space-ambient con puntate dirette nella ricerca sonora più pura, strutturata su toni analogici, riverberi, dilatazioni audio e rintocchi rumoristico-metallici. Le architetture si basano su sovrapposizioni di temi circolari, amalgamati da basi continue che si propagano in modo lineare o ondulatorio. Il pezzo più riuscito è "Maestoso", un tema sognante che supera la...
 
Recensione
21-02-2021 : BOSCHIVO
Torniamo indietro di quasi un anno e mezzo per parlare della seconda uscita del progetto italiano Boschivo (a cui è poi seguito un ulteriore lavoro, uscito a fine 2020). "Bardo Dell'Autodistruzione" nasce come "processo di purificazione alchemica", quasi un mezzo per veicolare un tema e una situazione tutta personale, fatto che avvicina - al di là di tematiche e suoni diversi - a quanto creato da molti altri autori, a partire da Marco Corbelli. I mezzi usati dal mastermind Emanuele Fais sono semplici e scarni: chitarra acustica e qualche minimo supporto elettronico, livello tecnico bassissimo e resa audio a...
 
Recensione
21-02-2021 : WEAR AND TEAR/PETROLIO & YUKO ARAKI
Disco curioso e senza compromessi nato da una collaborazione a sei mani tra Wear And Tear (ovvero Davide Bacci, musicista dedito ad un'ambient dai toni decadenti, inquietanti e carichi di malessere interiore), Petrolio (il polistrumentista Enrico Cerrato, già attivo in diversi progetti di natura jazz, punk, industrial e noise) e la musicista/compositrice giapponese Yuko Araki, "Omen" è un lavoro lungo, disturbante nel suo minimalismo strumentale, e quindi di difficile assimilazione anche dopo numerosi ascolti. Nel marasma effettistico delle singole composizioni risulta impresa ardua trovare anche solo una qualche...
 
Recensione
21-02-2021 : BEHEAT GORUM DE MENTHEURD vs. LEDAS
Curioso lavoro risalente ormai a quasi un anno e mezzo fa e firmato praticamente da tre progetti facenti capo alla stessa persona, quel Riccardo Z. che produsse ormai parecchio tempo fa vari lavori a nome Zr19.84, "The Last Farewell" include tre pezzi a firma Beheat Gorum De Mentheurd, di cui uno rivisto anche dal monicker Ledas, e tre a nome Schnee; il tutto registrato in mono e basato principalmente su un black metal ruvido e minimale. La title-track ha una melodia efficace e appare come una cavalcata epico-tragica in entrambe le versioni proposte; sempre rozze e con sferzate sintetiche sono le altre due tracce di BGDM, forti...
 
Pagina precedente 
<< 71 72 73 74 75 76 77 78 79 80 >>