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Intervista
10-05-2023 : ELANE
Chi ci segue sin dagli inizi potrebbe ricordare che nel nostro primo anno di vita, ovvero il 2007, intervistammo proprio gli Elane, all'epoca autori - nel settembre 2006 - dell'eccellente album "Lore Of Nén", che ovviamente ci colpì positivamente. Tanti anni sono passati da quella nostra prima incursione nel mondo fantasy/folk della band tedesca, un mondo di suoni che evoca visioni forti e senza tempo, e dopo lunghe pause, tante peripezie e qualche lavoro dalle differenti prerogative, è un grande piacere ritrovare il quartetto in pienissima forma con "Blackvale", ennesimo album di alta caratura e...
 
Recensione
10-05-2023 : AUTUMN TEARS
È curioso pensare agli esordi degli Autumn Tears, col solo Ted Tringo, incaricato delle musiche con le sue tastiere, ed una voce femminile a completare il quadro, quando oggi, 27 anni dopo il primo dei tre atti di "Love Poems For Dying Children..." (ed un anno dopo il pregevole split album con Zeresh), ritroviamo saldamente al comando il tastierista e compositore americano, ma attorniato da oltre 70 personalità (!) tra strumentisti e cantanti, nell'opera indiscutibilmente più ambiziosa di quello che è ormai a tutti gli effetti un progetto internazionale con a capo un suo "direttore d'orchestra"....
 
Recensione
10-05-2023 : STUPOR MENTIS
In vista dell'imminente "Hymnus Noctem", in uscita il 21 giugno, recuperiamo con piacere l'ultima fatica - la quinta sulla lunga distanza - dell'eccelso duo francese, uscita ormai più di un anno fa in regime di autoproduzione, segnatamente nelle 100 copie dell'essenziale e raffinato digipack. Come facilmente intuibile dal titolo scelto, la nuova opera di Audrey Bucci (voce) e Nicolas Lordi (musiche) omaggia il celeberrimo movimento culturale tedesco della seconda metà del 18esimo secolo, già celebrato da molti in passato nella scena dark/gothic. Sulla scorta di testi presi da colossi della poesia e della...
 
Recensione
10-05-2023 : PARANOIA INDUCTA
Fra le tante frasi celebri estrapolate dall'opera dello scrittore Aldous Huxley (re della narrativa distopica assieme ad Orwell), una ricorre sempre più spesso negli ultimi tempi, soprattutto a seguito di certi recenti accadimenti che hanno condizionato larga parte della popolazione mondiale: "Ci sarà, in una delle prossime generazioni, un metodo farmacologico per far amare alle persone la loro condizione di servi e quindi produrre dittature, come dire, senza lacrime; una sorta di campo di concentramento indolore per intere società in cui le persone saranno private di fatto delle loro libertà, ma ne saranno...
 
Recensione
10-05-2023 : CULT WITH NO NAME
Quella del duo londinese - di ritorno con l'undicesimo full-length - è una formula ampiamente collaudata e consolidata che corre agilmente su binari ben precisi, e che non perde colpi quando la storica e blasonata collaboratrice Kelli Ali non è della partita, come in questo caso. A poco meno di due anni dall'eccellente "Nights In North Sentinel", Erik Stein e Jon Boux tornano a deliziarci col loro synthpop minimale, educato e raffinato, leggero sì, ma con intelligenza e spessore emotivo. Realizzato in un pregevole cardboard contenente poster coi testi, lenti d'ingrandimento per meglio leggere i medesimi e link...
 
Recensione
10-05-2023 : INDALASKA
Nuovo ritorno, accompagnato dal medesimo e rispettabilissimo stile, per i fratelli Olivier e Frédéric Charlot, nomi di spicco dell'avant-garde contemporaneo, protagonisti in prima persona nel roster del punto di riferimento Zoharum, quanto già rinomati artisti anche tra le nostre pagine, per altrettanti progetti come Maninkari e Sphyxion (rimandiamo i lettori alle nostre rispettive recensioni per eventuali approfondimenti). I fratelli parigini han da sempre infranto i confini delle espressioni artistiche, se si considera che la loro opera si è sempre mescolata con disinvoltura con pittura (il magnifico dipinto...
 
Recensione
10-05-2023 : DE MARBRE
Dalla sempre fervente scena underground francese arrivano i De Marbre, promettente quartetto di Lione al suo esordio ufficiale con "Feu De Veines", autoprodotto nei 300 esemplari del bel digisleeve a sei pannelli. Con un sound che mescola sapientemente stilemi tra loro affini come darkwave, coldwave, post-punk e dark rock, arricchiti da sferzate d'energia al limite dell'alternative rock/metal ben contestualizzate, l'act francese allestisce una scaletta compatta e molto ben assortita, sulla scorta di una sezione ritmica perfettamente funzionale, al pari del lavoro della sei corde e della prova vocale, in un impianto dove tutti sanno...
 
Recensione
10-05-2023 : BARDITUS
Se il 2020 è stato l'anno dell'atteso ritorno degli Orplid, nome di punta del neofolk germanico, in questo 2023 Uwe Nolte torna in pista anche con Barditus, progetto che, come altri del musicista tedesco (i neofolkers ricorderanno sicuramente la meteora Sonnentau), è rimasto in ibernazione per lungo tempo. Risalgono infatti al 2004 entrambi i miniCD pubblicati, uscite che all'epoca destabilizzarono non poco il pubblico: decisamente crudo e metal "Schwarzer Heiland", laddove "Die Letzten Goten" aderiva in pieno ai canoni del neofolk, fra cori femminili e finanche throat-singing. Quasi vent'anni dopo Uwe, con...
 
Recensione
10-05-2023 : COLUMN ONE
Box riassuntivo per Column One, autore tedesco di area sperimentale con all'attivo un'ampia produzione dai primi anni '90 al primo decennio del nuovo millennio. Il box include cinque CD che raccolgono la serie "World Transmission", nata a partire dal 1992. Il primo lavoro è una ristampa di un nastro del '92 basato su un minimalismo fatto di field recordings e toni naturali, molto soffice e già per l'epoca lontano da facili standard industriali e sperimentali. Più strutturato e stratificato, "W. Transmission 2" non disdegna linee tonali e ritmiche dal sapore evocativo, segnando uno stacco importante dal...
 
Recensione
10-05-2023 : THE GREAT OLD ONES
Secondo capitolo nella serie dedicata agli incubi lovecraftiani per l'act The Great Old Ones di Raffaele Pezzella (Sonologyst). Otto pezzi di ambient torbido e filmico che non si lasciano andare a stilemi prevedibili, optando per una totale rievocazione delle atmosfere care a Lovecraft. Rispetto al precedente "Yog-Sothoth" (questo lavoro è datato gennaio 2023, mentre il debut usciva nell'aprile dello scorso anno), "Mythos Of Cthulhu" appare più compatto e meno dissonante: i toni non si lasciano andare a sovrapposizioni scomposte, seguendo una linea ben precisa che si differenzia a seconda dei brani. Le arie...
 
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