Logo DarkRoom Magazine
Darkroom List menu Room101 Room102 Room103 Room104 Room105 Room106 Room107 Room108 Room109 Reception
SYNTHPOP, FUTURE-POP, TRIP-HOP, CHILLOUT E TUTTA L'ELETTRONICA PIÙ ACCESSIBILE E MELODICA
HARSH-ELECTRO, EBM, ELECTRO-INDUSTRIAL, IDM E TUTTA L'ELETTRONICA PIÙ ABRASIVA E DISTORTA
DARKWAVE, GOTHIC, DEATHROCK, POST-PUNK E AFFINI
INDUSTRIAL, AMBIENT, POWER ELECTRONICS E TUTTE LE SONORITÀ PIÙ NERE ED OPPRIMENTI
NEOFOLK, NEOCLASSICAL, MEDIEVAL, ETHEREAL E TUTTE LE SONORITÀ PIÙ DELICATE E TRADIZIONALI
TUTTO IL METAL PIÙ GOTICO ED ALTERNATIVO CHE PUÒ INTERESSARE ANCHE IL PUBBLICO 'DARK'
TUTTE LE SONORITÀ PIÙ DIFFICILI DA CLASSIFICARE O MENO RICONDUCIBILI ALLA MUSICA OSCURA
LA STANZA CHE DEDICA LA DOVUTA ATTENZIONE ALLE REALTÀ NOSTRANE, AFFERMATE E/O EMERGENTI
LA STANZA CHE DEDICA SPAZIO ALLE BAND ANCORA SENZA CONTRATTO DISCOGRAFICO

Mailing-List:

Aggiornamenti su pubblicazioni e attività della rivista


 

Cerca nel sito



Room 109

25-07-2023

SPIRYT

"Darklights"

Cover SPIRYT

(autoproduzione)

Time: CD (43:24)

Rating : 7.5

Un anno dopo il fortunato sodalizio che ha visto il francese Jean-Luc Courchet unire le forze con la singer americana Kimberly Kornmeier (voce dei Bow Ever Down) per l'album "Blood Twins", il duo concede il bis con "Darklights", terza fatica di Spiryt nel formato fisico, autoprodotta anche stavolta in un essenziale digipack. Esaurito l'effetto-sorpresa dettato dalla svolta operata con l'approdo di Kimberly dietro al microfono, la coppia consolida la propria posizione col nuovo opus, che sposta in alto la fatidica asticella più per la maggior coesione tra le liriche della cantante e le musiche di Jean-Luc che non per altri aspetti. Si avverte come la matrice darkwave permei ognuna delle undici tracce, anche per via di un più pervasivo e spesso ruvido lavoro chitarristico, in un songwriting anche stavolta ricco di varianti e soluzioni. Fiabesche, sinfoniche e sognanti, le strutture edificate dal titolare del progetto consentono a Kimberly di spaziare con bravura, in un impianto carico di pathos e toni drammatici che non manca di regalare - fra qualche episodio a tratti troppo devoto a certi canoni - diversi bei momenti: "Lonely Pleasures", letteralmente ai confini di certo metal gotico; le potenziali hit "L'Aridite Du Reve" e "You're So Worthless", con la prima che sfoggia un accattivante taglio technopop dal fascino ottantiano, mentre la seconda si fregia di eccellenti soluzioni sonore; l'ariosa e magnetica "Tears Of Stone", in cui Kimberly offre la sua prova migliore; ed il gioiellino "Glue In Amber", con le sue sognanti cadenze trip-hop. Dopo solo un anno, il duo offre un'altra bella e convincente prova, dimostrando intesa ed una visione comune che sa regalare emozioni: per approdare al livello successivo, occorrerà però necessariamente perseguire scelte produttive che rendano più potente, pieno e cristallino il sound, onde valorizzare a dovere quel buon gusto che ai Nostri non manca.

Roberto Alessandro Filippozzi

 

https://spirit5.bandcamp.com/

https://www.facebook.com/people/The-Spiryt-page/100043515737250/