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Recensione
17-01-2020 : AES DANA
AES DANA
Escludendo "Far & Off" del 2016, che raccoglieva in un'unica release i tre EP realizzati nel biennio precedente assieme a MikTek, il progetto di Vincent Villuis mancava all'appuntamento col nuovo album dalla fine del 2012, ossia dall'uscita dell'eccelso "Pollen". Attesa finalmente terminata con l'approdo sul mercato di "Inks", ottavo album del musicista di Lione che, come d'uopo per le pubblicazioni targate Ultimae Records (etichetta di cui il Nostro è co-proprietario), viene presentato in un magnifico digipack a sei pannelli completo di splendido booklet fotografico. Una nuova fatica che conferma....
 
Recensione
17-01-2020 : NEED FOR SPEED
NEED FOR SPEED
Storia curiosa quella del duo di Malmö: Felix Mårtensson e Martin Nilsson erano entrambi chitarristi nella band RA, fautrice di un post-punk particolarmente noisy e diretto, e quando quest'ultimo, nel 2016, si è ritrovato dietro al microfono nell'EP "Then I Woke Up In Paradise", è stato subito chiaro ai presenti che quello non sarebbe stato un episodio isolato. L'anno seguente, infatti, Martin e Felix si sono ritrovati in studio, dove le canzoni a firma Need For Speed (nome quanto mai ingannevole per quelle che sono le prerogative sonore alla base del progetto) hanno iniziato a prendere corpo, diventando....
 
Recensione
17-01-2020 : YESTERGREY
YESTERGREY
Non sbaglia affatto la russa ScentAir nell'inquadrare lo stile del debut album di Yestergrey come "meccanico e malinconico synthpop, come se fosse stato estratto da qualche campionatore degli anni '90", né tanto meno nel definirlo "né contemporaneo né futuristico, ed a malapena retrò". Il solo-project di Dan Törnqvist è ancora giovane, ma il musicista svedese ha alle spalle una buona esperienza in ambiti techno ed house con progetti quali Motormännen, Gaston e Reverbal Sign, sebbene tali influenze non si siano poi riverberate nella sua creazione solista. Yestergrey si muove....
 
Recensione
09-12-2019 : ALEX BRAUN
ALEX BRAUN
Alex Braun, membro fondatore e voce dei ben noti !distain, si era concesso una parentesi solista con l'EP "Eiskalt" una quindicina di mesi or sono, e vederlo tornare con una nuova release lascia intendere come l'uscita dello scorso anno non fosse una cosa estemporanea, nonostante si trattasse di sole cover. Perché è questo ciò che il musicista tedesco fa nelle sue pubblicazioni soliste: riprendere in forma synthpop quei brani altrui più o meno celebri che sono stati importanti per la sua formazione artistica, o che comunque ha gradito particolarmente. La title-track, singolo del 2006 degli indie-rockers....
 
Recensione
27-11-2019 : MONOSAPIEN
MONOSAPIEN
Dopo tre singoli digitali, il duo tedesco formato da Tom Niebuhr (voce e composizione) e da Thomas Gantzckow (tastiere) giunge finalmente al sospirato album d'esordio, patrocinato dalla sempre molto attiva Echozone. Quello dei MonoSapien è una sorta di synthpop a tinte dark che non disdegna inflessioni (electro)goth, come la melodiosa opener "Herz Schreit" ed una "Kleiner Mann" guidata da una vocalità più gutturale dimostrano. È dopo il binomio iniziale che l'album entra nel vivo, sfoderando sia l'apprezzabile versatilità vocale di Tom che una migliore e più efficace costruzione....
 
Recensione
18-11-2019 : POS.:2
POS.:2
Tre anni dopo "Circuits" il duo tedesco fa ritorno con il suo terzo album, anticipato da un paio di singoli digitali ed atteso soprattutto per capire se l'auspicata svolta nel songwriting del progetto si sarebbe finalmente concretizzata. Anticipato da due singoli digitali (le ballabili "Gib Mir Noch Zeit" ed "Electropop", puntualmente riproposte in questa sede), l'album prosegue nel solco già tracciato coi due precedenti capitoli, tenendo fede ad una formula electropop che non muta nella sostanza. La suddetta svolta pare nuovamente rimandata a data da destinarsi, poiché Thorsten e Matthias non....
 
Recensione
05-11-2019 : LOEWENHERTZ
LOEWENHERTZ
C'era attesa per il terzo album dei tedeschi Loewenhertz, soprattutto dopo che il secondo full-length "Echtzeit", uscito due anni e mezzo fa, aveva mostrato un act in netta crescita e lasciato intravedere la possibilità di ulteriori miglioramenti. "Traumfaenger" conferma come tali impressioni fossero giuste, poiché Andreas Scherer ed Alexander Pfahler sono effettivamente riusciti ad alzare la fatidica asticella soprattutto a livello di scrittura, mai così fluida ed efficace in passato, come dimostra sin dalle prime battute un pezzo fresco e ben ritmato quale "Unter Wasser". Largamente....
 
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05-11-2019 : KASPER HATE
KASPER HATE
Quinto album in cinque anni per il duo di Amburgo, da sempre legato alla russa ScentAir Records e di ritorno a circa un anno e mezzo di distanza dal precedente "Why Live When You Can Rule". B. Persigla (voce, testi e musiche) e T. Kulicke (musiche) tornano sulle scene tenendo fede ad un solco tracciato negli anni, e quindi a quel synthpop - cui finanche il titolo fa riferimento - educato e dalle tinte vintage già apprezzato nei precedenti quattro full-length. Un progetto la cui esperienza si fa sentire, e che grazie ad essa sopperisce alla mancanza di forti caratterizzazioni, siano esse vocali o melodiche, riuscendo a....
 
Recensione
14-10-2019 : ARCTIC SUNRISE
ARCTIC SUNRISE
Giunti al terzo album a tre anni di distanza dal precedente "When Traces End", i tedeschi Arctic Sunrise confermano tutto ciò che di buono avevano espresso coi primi due capitoli, ribadendo il proprio status di prestigio nella scena synthpop europea. Torsten Verlinden (voce) e Steve Baltes (macchine) hanno saputo crearsi un proprio stile sin dal debut del 2015 "A Smarter Enemy", al punto di risultare ben distinguibili dalla concorrenza di settore, sia per l'inconfondibile approccio vocale del primo, sia per il sapiente uso di macchinari vintage del secondo, e per la nuova fatica hanno potuto contare anche sul....
 
Recensione
23-09-2019 : MEDIADATA
MEDIADATA
"Adore", prima release in formato fisico firmata da MediaData, usciva solamente lo scorso marzo, eppure il russo Denis Vasiliev è già pronto a replicare con "Adore Resurrect", nuovo full-length che, come il titolo stesso suggerisce, prosegue sulla strada concettuale del suo predecessore. Stavolta l'intelaiatura IDM cede il passo alle morigerate pulsioni downtempo, che conferiscono ai vari brani una maggiore linearità, come appare evidente sin dalla suadente opener "Uncontrolled" e come viene ribadito a più riprese nel corso dell'opera. Permane la propensione para-sinfonica di Vasiliev,....
 
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