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Reception

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Intervista
16-06-2008 : THEATRES DES VAMPIRES
A discapito del grande successo ottenuto oltre i confini nazionali, i Theatres Des Vampires sono stati spesso bistrattati dalla stampa italiana per via di alcune scelte che hanno caratterizzato il loro percorso, la loro crescita artistica... "Anima Noir", il loro ultimissimo studio album, ha però fatto ricredere anche i più scettici: i Vampiri di oggi, a distanza di 13 anni dalla pubblicazione del primo demo, appaiono ai nostri occhi come una band solida e fermamente convinta della strada intrapresa tre anni fa con il disco della svolta stilistica vera e propria, "Pleasure And Pain". Grazie ad un sound quasi...
 
Intervista
16-06-2008 : GODYVA
I Godyva si sono segnalati alla nostra attenzione grazie a "Planetarium", un album piacevole ed interessante in grado di sintetizzare brillantemente tutte le caratteristiche peculiari del gothic metal del nuovo millennio: eleganza, sensualità, passione ed intimità. Lontani dal proporsi al pubblico come l'ennesimo clone di una scena portata avanti dai soliti 'grandi nomi' e spesso avara di proposte realmente originali, i Nostri si incammino a testa alta sulla strada per il successo, forti della grande vitalità che anima l'intero gruppo e della carica di una frontwoman che sa il fatto suo. Darkroom Magazine ha...
 
Recensione
16-06-2008 : DISHARMONY
Abbiamo conosciuto questo duo slovacco, formato da quei Ryby e Lord Sauron che compongono anche l'altro ottimo tandem artistico Oxyd, in occasione dell'album dello scorso anno "Malignant Shields", quinta release in cinque anni per i due artisti in questione, i quali tornano sul mercato anche in questo 2008 non attraverso la propria label Aliens Production, bensì grazie all'attenzione dell'emergente etichetta americana Tympanik Audio, nuovo nome del panorama discografico che ci ha già regalato ottimi momenti in ambito IDM (vedi il recente debut di Subheim). "Malignant Shields", terzo album per il duo, ha...
 
Recensione
16-06-2008 : SOMAN
Il precedente "Mask" è stato uno degli album più ballati della scorsa stagione, e così, per tenere alto il nome di Soman anche per l'imminente estate, il buon Kolja Trelle se ne esce con questo EP di lunghissima durata, contenente una manciata di inediti ed una serie interminabile di remix. Si comincia con tre nuove bombe perfette per il dancefloor estremo, in particolare "Noise Anthem", un vero martello tech-industrial per le nostre orecchie, ma non sfigurano nemmeno l'iniziale "Absolution" e la più 'rilassata' "Hear The Noise", che ci riporta alle prime cose dell'artista...
 
Recensione
16-06-2008 : AHRÁYEPH
Come alcuni di voi già sapranno, la D-Monic è una sottoetichetta della più nota label francese M-Tronic (che vanta nel proprio roster nomi come Mlada Fronta, Beefcake, Displacer, Mnemonic e tanti altri) dedita alla produzioni più goth/rock oriented, dal momento che alla 'casa madre' competono esclusivamente le sonorità elettroniche (soprattutto IDM e affini). La piccola sub-label transalpina, tenendo fede alle sue prerogative, tira fuori dal nulla questi Ahráyeph, quintetto belga guidato da quel Raf Jansen noto in passato per essere stato membro della longeva metal band Ancient Rites, qui alle prese...
 
Recensione
16-06-2008 : SOSTRAH TINNITVS
In edizione limitata a sole 100 copie CDr, la Opaco Records ci propone ora "Libellvs Alchemicvs Aegypticvs", undicesima opera ufficiale di Sostrah Tinnitvs, un progetto già edito in passato per numerosissime label provenienti dal sottosuolo, fra le quali: Umbra, Mystery Sea, Blade Records e Beyond Productions. Ed è un novello, ombroso ventre di concezioni naturalistiche ed introspezioni elementali, per l'ermetico solo-project di Mario Costa, altra valida metà degli italici Tvmvlvs Seraphim. Discendenti, sin dall'apertura del sipario... nei meandri del 'sogno di Tarkowsky' (il titolo del brano iniziale è,...
 
Recensione
16-06-2008 : EMPTY
Il debut-EP del duo australiano Empty, uscito a seguito del CDr del 2005 "Abandon All Hope" grazie all'interessamento della poco nota Aphotic Audio, risale in effetti a due anni fa, ma approda solo ora sulle scrivanie degli addetti ai lavori italici... Aaron Potter e Daniel Brunet hanno lavorato sin dal 2003 per cercare di creare un suono che, nonostante le evidenti influenze (specialmente certa scuola electro anni '90...), fosse il più personale ed efficace possibile, e sono riusciti nell'impresa di partorire una prima prova soddisfacente in cui le movenze dark-electro sanno prendere direzioni interessanti, ben supportate da...
 
Recensione
16-06-2008 : GPKISM
L'australiano Gothique Prince Ken, proveniente dalla band Flood Of Rain, incontra Kiwamu, chitarrista dei giapponesi Blood nonché titolare dell'etichetta produttrice del disco. Insieme cercano di dare suono al loro sogno barocco e fronzoli sonori: "Sublimis" ne contiene più d'uno, fugaci cambi di ritmo e virtuosistiche partiture ai synth, e già dall'intro "Omnia" si respira un'aria di contemporaneo Seicento rinato. L'estetica è fondamentale: androgine ed asettiche le foto nel booklet allegato, una bellezza senza tempo, senza tratti somatici, il cerone per cancellare l'espressività dei...
 
Recensione
16-06-2008 : BEYOND THE VOID
La scena tedesca, così come quella di molte altre nazioni del vecchio continente, sembra non essersi ancora stufata di sfornare gruppetti totalmente privi di audacia e di personalità. A dimostrare la nostra tesi intervengono oggi i Beyond The Void, sei giovani goth-rockers giunti in poco più di 5 anni di carriera al fatidico traguardo del terzo studio-album e, come sotto l'effetto di un potente sortilegio, ancora intenti ad emulare le gesta dei primi HIM e dei loro innumerevoli discepoli. "Gloom Is A Trip For Two" si presenta puntualmente all'appuntamento, munito di tutti gli stereotipi richiesti dal caso: la...
 
Recensione
16-06-2008 : STOPPER 72
Ricordate il romanzo di Stephen King "It"? Mike Hanlon, bibliotecario di Derry, rimane nel paese aspettando il ritorno dell'incubo, mentre gli altri compagni d'infanzia emigrano trovando successo e notorietà; l'incubo ritorna e Mike, come promesso, richiama a sé il resto del gruppo per ricompattare l'intesa che fu. Nel nostro caso è Gabriele Colandrea che spolvera vecchi inediti rimasti in un cassetto della band romana La Claque Di Dafne (in cui militava come chitarrista) e li arrangia interamente in solitaria, autoproducendo quest'album di otto tracce nell'attesa che, chissà, forse nel futuro immediato...
 
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