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Reception

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Recensione
16-07-2014 : CIRCULAR
Formatosi nei primi anni '90, il duo norvegese composto da Bjarte Andreassen e da Jostein Dahl Gjelsvik ha esordito nel lontano 1997 con l'album "Nanotopia", per giungere oggi con "[ Moon Pool ]" alla sesta uscita complessiva. Ormai dal 2009 sotto contratto con l'ottima label francese Ultimae Records, l'act scandinavo si è lasciato definitivamente alle spalle le gelide ambientazioni degli sperimentali esordi, approdando di fatto ad una dimensione electro-ambient più completa dove melodie e ritmiche downtempo giocano un ruolo fondamentale nell'erigere un suono fortemente cinematico. Sempre legati ad una...
 
Recensione
16-07-2014 : SHIFT
Giunge al suo terzo lavoro di lunga durata questo rude act svedese, noto nel settore per il sound senza compromessi e per le sue molteplici produzioni viniliche. "Altamont Rising" prende ispirazione, come il titolo comanda, dal festival di Altamont del 1969, risposta al più celebre concerto di Woodstock, ricordato più per l'oscuro assassinio di un povero spettatore che per il suo valore artistico. A ciò vanno aggiunti gli input provenienti da pellicole memorabili come "Apocalypse Now" e "Valhalla Rising", di cui è possibile ritrovare excerpts vocali nelle singole tracce....
 
Recensione
16-07-2014 : ARKTAU EOS
Visto l'allora periodo di stasi della Aural Hypnox, nel 2012 il progetto Arktau Eos rilasciava ben due album per la Svart Records (l'LP "Unworeldes" e il CD "Ioh-Maera"), ma col ritorno in piena attività della label finlandese, era inevitabile che anche l'act composto da Antti Haapapuro e da Antti Litmanen 'tornasse all'ovile'. L'occasione è quella di ristampare all'interno della serie 'Stellar Mansion' l'album "Scorpion Milk", rilasciato in CDr nella tiratura di 222 esemplari nel 2006, in simultanea con l'altro full-length "Mirrorion" (le prime 80 copie consistevano in un box-set...
 
Recensione
16-07-2014 : DAT RAYON
Terzo lavoro da studio per Dat Rayon dopo la net-relase "Junkyard" del 2013 e il CDr "Station Wagon" del 2012. Ancora prodotto dalla connazionale Zoharum, l'act polacco continua a far leva sul tema delle automobili, mescolando in maniera esemplare l'elettronica moderna ai marchi motoristici e alle vetture del passato. "Motor City" è un inno algido a Detroit, città statunitense che ha dato i natali a importanti industrie automobilistiche ora per lo più dismesse. Attraverso una raffinata manipolazione sonora vengono creati giri dub, temi ambient e sperimentazioni di area minimal-techno e glitch...
 
Recensione
16-07-2014 : BYRON METCALF & MARK SEELIG
I due navigati artisti americani (il percussionista Metcalf ed il musicista new age Seelig) avevano già incrociato le proprie strade, collaborando in ben tre album targati Projekt: "Wachuma's Wave" del 2003, "Mantram" del 2004 e "Nada Terma" del 2008, tutti realizzati a sei mani con la presenza del decano Steve Roach. Stavolta Roach non è della partita, fors'anche per la volontà di mantenere l'album in un ambito prettamente acustico, con Byron incaricato di tutto il lavoro percussivo e Mark alle prese coi flauti Bansuri e le consuete vocals 'overtone' di scuola tuvana, più una piccola...
 
Recensione
16-07-2014 : BARBAROSSA UMTRUNK
Sedicesima release in soli sei anni per l'attivissimo progetto francese guidato da Baron Von Stenay, seconda per l'italiana Old Europa Cafe - dopo lo split dello scorso anno in compagnia dei Pale Roses - e prima in assoluto per questo 2014. Realizzato in soli 300 esemplari nel formato digipack, il nuovo album di Barbarossa Umtrunk vive delle formule ormai consolidate coi precedenti lavori, a partire dalle consuete collaborazioni (stavolta con Vir Martialis e colleghi fidati - con cui Olivier aveva già lavorato - quali TSIDMZ e Front Sonore), spostando con forza il contesto tematico verso la Quarta Teoria Politica di Dugin ed il sogno...
 
Recensione
16-07-2014 : TERRA SANCTA
Terzo album di lunga durata in un arco di dieci anni di carriera per Terra Sancta, progetto dell'australiano Greg Good da sempre prodotto dalla Malignant Records. "Terra Sancta" è un maestoso excursus audio sulla terra nativa dell'autore, vista dalla sua prospettiva più pura e desolata, quasi fosse un pianeta sconosciuto ancora esente dalla mano dell'uomo. La base dark ambient si fa sentire in più momenti con suoni strutturati e corposi, costruiti per mezzo di stratificazioni compattate che sfociano in rumori dilatati ("The Desolate Land", "Descent II") o in panorami plumbei efficacemente...
 
Recensione
16-07-2014 : DER BLUTHARSCH AND THE INFINITE CHURCH OF THE LEADING HAND
Un bell'artwork che sembra riprodurre uno scorcio naturalistico dall'immagine increspata sulla limpida superficie di qualche laghetto isolato e un ceruleo interno, sul quale capeggia fiera e inossidabile la croce di ferro che mai ha smesso di rappresentare il progetto in tutte le forme che ha assunto nel corso della sua carriera pluridecennale, sono le caratteristiche di questo nuovo digipak dell'ormai consolidato ego rinnovato di Albin 'Sunlight' Julius, sempre più a suo agio tra i nuovi meandri psichedelici della sua Infinite Church Of The Leading Hand. Stavolta si tratta di una raccolta di inediti e remix creati negli ultimi 5 anni...
 
Recensione
16-07-2014 : LES PARADISIERS
Il duo ispano-americano Demian-Thomas Nöla (uno già noto per l'act Ô Paradis, l'altro attivo sia come musicista che produttore e regista) continua a girare virtualmente il mondo con un sound che evoca luoghi esotici, mescolando il folk-blues dei rispettivi progetti di provenienza a sentori di paesi caldi e lontani. Avevano inaugurato il tour con i territori sudamericani di "More Tales From Garden" (2009), passando poi ai lidi africani di "Bazaar Creatures" (2013), per giungere infine all'Estremo Oriente con questo "When We Had The Moon". La ricetta rimane la solita: ballate scarne on the road...
 
Recensione
16-07-2014 : HUMAN VIRUS TRANSMISSION
Giovanissimo act italico con all'attivo già tre produzioni, Human Virus Transmission propone un industrial-noise estremamente minimale ma capace di tradurre in formato audio il brivido della trasmissione di un virus. Il CDr "Limbo" è composto da quattro tracce di ampia durata, basate su una linea continua di rumore flebile sormontato da un'unica voce distorta (la title-track) o, altrimenti, malata ("Internato"). Il tutto si dipana lungo una traiettoria che non conosce interruzioni o inciampi, il rumore diventa quasi un sussurro analogico frutto di un anonimo macchinario in piena attività all'interno di...
 
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