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Room 107

16-07-2014

DER BLUTHARSCH AND THE INFINITE CHURCH OF THE LEADING HAND

"Today I Want To Catch Clouds"

Cover DER BLUTHARSCH AND THE INFINITE CHURCH OF THE LEADING HAND

(WKN)

Time: (58:00)

Rating : 7

Un bell'artwork che sembra riprodurre uno scorcio naturalistico dall'immagine increspata sulla limpida superficie di qualche laghetto isolato e un ceruleo interno, sul quale capeggia fiera e inossidabile la croce di ferro che mai ha smesso di rappresentare il progetto in tutte le forme che ha assunto nel corso della sua carriera pluridecennale, sono le caratteristiche di questo nuovo digipak dell'ormai consolidato ego rinnovato di Albin 'Sunlight' Julius, sempre più a suo agio tra i nuovi meandri psichedelici della sua Infinite Church Of The Leading Hand. Stavolta si tratta di una raccolta di inediti e remix creati negli ultimi 5 anni di attività dell'ensamble austriaco, una raccolta che, come vedremo, ha il suo perché e che merita un'excursus track-by-track per metterne in luce tutte le diverse e complesse sfaccettature che la compongono. L'intro è affidata alla title-track, eterea composizione minimal impregnata di rimandi cosmici, che riempie, eleva e stordisce grazie anche alla bella voce cristallina di Ego Sensation dei White Hills, gruppo psychedelic rock che qui affianca Julius e compagni nei loro deliri lisergici. "Will You Come Now" è invece un remix di un pezzo della band darkwave Phallus Dei, le cui sonorità sono completamente elevate ad una psichedelica marcia colorata nella quale il tocco acido e corrosivo del basso riesce a non distaccare le sonorità - comunque sia ipnotiche e lisergiche - dalla matrice dark dalla quale si evolvono grazie alla magia del remix, tenute saldamente in carreggiata anche dal cantato oscuro che combatte incessantemente contro ondate di riff ed organo che collimano, infettandosi a vicenda in una prova magistrale che riunisce due realtà diametralmente opposte. Si continua poi con la splendida "Mountains Of Sorrow", remix dei Changes, progetto capitanato da Robert N. Taylor: un bel pezzo di matrice neofolk che si insinua alla perfezione tra le insidiose pieghe lisergiche dell'album grazie alle sue chitarre cristalline e ridondanti e all'ipnotico parlato di Taylor, massiccio e serioso al di sopra di una totalità più leggera e sognante. "Kreunzung Drei" è un altro remix, questa volta della band post-industrial Reutoff: qui oscure esplosioni percussive la fanno da padrona, mefitiche atmosfere industrial svettano su di uno stridente organo che pian piano si insinua tra i duri schiaffi sonici di questa inclusione un tantino bizzarra, quasi ad aprire uno squarcio su quei lidi marziali ormai totalmente vietati nella comunicazione visivo-uditiva del progetto austriaco. Un duello tra passato e presente davvero suggestivo, che vede da una parte le dure sonorità industrial alle prese con i rumorismi cosmicheggianti del nuovo Albin. "The Condition Of Nothing" regala un remix anche ai già citati White Hills, che partecipano alla prima traccia della raccolta: un pezzo dalle tinte acide che vortica verso un abisso sonico grazie alla ridondante presenza della chitarra, che produce ondate crude e viscerali per tutti e sette i suoi minuti, creando un percorso insidioso e senza possibilità di ritorno. "Birds Of Prey" è invece la versione strumentale di uno dei migliori pezzi contenuti in "The Story About The Digging Of The Hole...", che mescolava sapientemente psichedelia e ritmica darkwave, qui imbastito di aggiunte strumentali che non ne minano necessariamente l'essenza. "I Will Not Obey" proviene invece da uno split 7'' con gli Our Survival Depends On Us, band stoner/sludge anch'essa austriaca: il pezzo è una minimalistica marcia orientaleggiante, fautrice di atmosfere fumose al sapore d'incenso e di una sorta di strizzata d'occhio all'ormai sepolto passato marziale, rivestito in tempi recenti con colori sgargianti e sonorità vecchio stampo. A seguire, due pezzi inediti che si rassomigliano molto ("This Is The World" e "Join The Army!"), con i loro soliti ritmi altalenanti, ridondanti e lisergici, vortici mistici in punta di chitarra elettrica che si dimena e si invola senza tregua tra baluginii percussivi e rumorismi onirici. Sonorità, se provenienti dagli ultimi cinque anni, sicuramente riconducibili al periodo di "The Story...", che resta tra le vette più alte della nuova svolta psichedelica di Albin. L'album apre e si conclude con una collaborazione, questa volta con la storica band noise/drone Skullflower, con un pezzo dalla graffiante e ribollente chitarra che sembra divorare le restanti sonorità che cercano di sfuggire alla sua presenza gigantesca e distruttiva ("Is This What You Told Us...?"). A mio modesto parere, il significato intrinseco di questa raccolta sta tutto nel titolo, passibile di due interpretazioni possibili: la prima vede Albin prendersi una pausa dalle elucubrazioni psichedeliche del precedente e più oscuro "The Cosmic Trigger", magari - perché no? - andando a caccia di nuvole negli spazi siderali nei quali risiede la sua vena artistica attuale. L'altra è un'interpretazione un po' più azzardata, ma che trovo calzante: le nuvole del titolo sono le diverse tracce remixate ed inedite che compongono l'intero mosaico dell'album, che vengono accolte nell'immenso abbraccio del guru Albin nel quale, inevitabilmente, cambiano, si evolvono, si adattano alla visione lisergica del mondo musicale che questo personaggio così mutevole ha imposto agli ultimi anni della sua carriera pluridecennale. Come nuvole, arrancano tra spazi siderali contorcendosi su sé stesse, eteree ed impalpabili grazie al tocco unico di Julius, fautore di una vera e propria rinascita spirituale di pezzi provenienti da scene diverse, ma qui riuniti in una luminosa, unica ed irripetibile amicizia cosmica sotto l'egida di un Sunlight sempre più ispirato e misticheggiante. Ed è anche per questo che diamo merito a questa nuova opera della Infinite Church Of The Leading Hand, proprio per il suo essere e non essere una raccolta di inediti e remix, ma un'incubatrice di rinnovamento ispirato per pezzi piegati al volere di una mente contorta e geniale, ai quali riesce a donare una nuova impronta davvero riuscita e mai banale o invadente.

Lorenzo Nobili

 

http://www.derblutharschandtheinfinitechurchoftheleadinghand.com/

http://www.hauruck.org/