Pagina precedente |
Recensione |
01-12-2017 : ANEMONE TUBE |
Quando un progetto dalla carriera ventennale rispolvera materiale del primo periodo, spesso l'acquirente di ritrova ad ascoltare suoni e strutture molto più acerbi, ingenui o comunque di caratura inferiore rispetto alla successiva evoluzione stilistica dell'act in esame. Un simile discorso non è però applicabile per Stefan Hanser, noisier tedesco che sin dagli inizi ha colpito nel segno nelle vesti di Anemone Tube, conquistandosi un meritatissimo posto fra i migliori e più solidi progetti industrial del nostro tempo. La trilogia "The Three Worlds", il cui secondo capitolo è l'oggetto di questa... |
|
Recensione |
01-12-2017 : SEADRAKE |
La scena synthpop svedese degli anni 2000 ha subito nel tempo due brutti colpi, ossia la prematura fine di act superlativi quali gli Statemachine prima ed i Lowe successivamente. Due nomi che non citiamo certo per caso, visto che nei Seadrake, nuovo super-gruppo synthpop tedesco/svedese, milita in qualità di bassista proprio quel Rickard Gunnarsson che fece parte di entrambe le formazioni. Al suo fianco troviamo il responsabile delle macchine Mathias Thürk, già con gli ottimi Minerve, ed il singer Hilton Theissen, noto per la sua militanza negli Akanoid ed in altre realtà minori (inclusi i death metallers Dark... |
|
Recensione |
01-12-2017 : ALLERSEELEN |
Operazione singolare che vede il recupero, da parte del mastemind Gerhard Hallstatt, della versione originaria e in nuce del classico "Sturmlieder", secondo album di Allerseelen in formato CD uscito in origine nel 1996. A questo vengono aggiunti sette brani dell'epoca mai inclusi nell'album in questione e due remix di pezzi di Agalloch editi nel disco "Whitedivisiongrey" del 2011. Le tracce poi confluite nell'album appaiono complessivamente più rozze e sanguigne, la struttura rimane identica ma con meno frequenze basse ed alcune partiture acustico-strumentali più evidenti. Il risultato finale puntava... |
|
Recensione |
01-12-2017 : STEVE ROACH |
Concepito nel 2016 ma di fatto messo a punto solo in tempi recenti, "Long Thoughts" segna il ritorno del decano Steve Roach ad una struttura sonora unica, non divisa in tracce. L'album è di fatto un solo grande brano concepito senza un vero e proprio inizio e senza una fine precisa, ma con le sembianze di un'emanazione costante e perpetua non soggetta a cambi drastici o a variazioni eclatanti, sorretto da un'evoluzione perpetua traducibile in moti astrali e viaggi all'interno della mente umana. Stratificazioni di synth e fluttuazioni morbide conducono verso una space-ambient anni '70 in cui regnano mistero, calma, riflessione... |
|
Recensione |
01-12-2017 : SUPER DRAGON PUNCH!! |
Fra i molti esordi tenuti a battesimo dalla sempre attivissima Echozone c'è quello di SDP!!, progetto belga condotto in solitaria da Jérémie Venganza che debutta con l'EP in esame, confezionato in un gradevole digipack completo di booklet. Lo stesso Jérémie descrive il proprio sound come 'synthpunk/8bit/industrial', anche se in realtà di punk vi è giusto qualche sfumatura vocale (ma pare che dal vivo la faccenda si faccia più energica) e l'aspetto musicale, non certo così retrò, appare più in linea con un'EBM energica che può ricordare certe cose dei Kloq. Un... |
|
Recensione |
01-12-2017 : ABRAMO |
Il progetto Abramo nasce nel 2013 a Comacchio per volontà di Francesco Stoned (chitarra e voce), il quale, attraverso la costruzione di un sound horror-ambient-drone, intende evocare esperienze primordiali di concerto con la profondità spirituale, talvolta marchiata dallo sconforto. Negli anni seguenti si sono uniti a Francesco la vocalist Laura Desideri, il drummer Gabriele Zannini e l'addetto alla parte elettronica (synth, trattamenti e field recordings) Emanuele Magni, e se dalle poche informazioni ricavate in rete non ci siamo persi qualcosa, la tape in esame (realizzata in un package artigianale con grafica spartana,... |
|
Recensione |
01-12-2017 : A SPHERE OF SIMPLE GREEN |
Secondo lavoro, giunto a distanza di ben sei anni dal debut "Untitled Soundscapes", per il trio composto da Adriano Orrù, Silvia Corda e dal decano Simon Balestrazzi. "With An Oblique Glance" nasce dall'interazione di spunti stilistici opposti e contrastanti, in una ricerca che probabilmente esula dalla musica puntando ad un'interazione mentale foriera di improvvisazioni costruite, dove suoni e rumori si annodano in architetture surreali e post-moderne. Se da un lato, in rare occasioni, si riesce a seguire una vena compositiva quasi lineare grazie all'introduzione di partiture droniche o percussive che fanno da... |
|
Recensione |
01-12-2017 : MAURIZIO BIANCHI + ODRZ |
Collaborazione tra il decano della scena industrial Maurizio Bianchi e il collettivo ODRZ, "MAUBIA55+ODRZ55" consta di tre tracce di rumorismo duro e puro, con un occhio diretto agli anni '80 ed alla old-school del settore e con l'altro (in maniera forse anche indiretta) con uno sguardo al nonsense di marca giapponese. Il primo pezzo è il più articolato dei tre, con una base circolare simil-dub insistente su cui vengono posti a contrasto rumorismi evocativi dal sapore metallico e stridente, creando l'opposizione tra uno scorrimento lineare e uno spezzato e quasi improvvisato, cui si va ad aggiungere una base ritmica... |
|
Recensione |
01-12-2017 : GHOST SION |
Nato nel 2007 nella provincia romana e composto dal tuttofare Giuseppe De Angelis (synth, chitarre, basso, programming etc.) assieme alla singer Laura "Beaver", il progetto GS giunge alla sua terza uscita ufficiale, dopo "Steampunk Tales EP" del 2012 e "Tesla" del 2014. L'intento del duo è quello di creare un mix fra darkwave, elettronica, industrial, goth-rock, ambient, blues e via dicendo, onde superare le facili catalogazioni ed i confini dei singoli generi. Le musiche, affidate alla penna di Giuseppe, mostrano infatti un forte eclettismo che abbraccia molteplici soluzioni in un contesto sempre comunque... |
|
Recensione |
01-12-2017 : GENETIC TRANSMISSION |
La Zoharum recupera un vecchio lavoro di Genetic Transmission, il progetto del polacco Tomasz Twardawa ormai fermo da circa 10 anni. Il disco usciva originariamente in formato CDr nel 2006. Composto da sei movimenti senza titolo, propone il classico stile estremo e senza compromessi di Tomasz teso a smontare qualcosa di acusticamente logico, frantumarlo e ricomporlo con un andamento nonsense totalmente privo sia di armonia che di struttura; come di norma per questo autore, al di sotto della sperimentazione più limpida non c'è nulla se non l'autoreferenzialità del rumore ed uno sguardo al maestro Russolo, probabile padre... |
|
Pagina precedente |