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Reception

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Recensione
06-05-2019 : ANEMONE TUBE, JARL & MONOCUBE
L'etichetta tedesca The Epicurean, creata e gestita da quello Stefan Hanser che ben conosciamo per le gesta del suo eccelso act Anemone Tube, è un marchio che ha fatto della qualità contenutistica, grafica e concettuale il proprio credo, limitando numericamente le produzioni (ventitre in sette anni di attività) per affacciarsi sul mercato solo quando le fondamenta di un progetto sono più che solide. E solida, oltre che intrigante, è la base di partenza per questo sforzo collaborativo che vede insieme il monicker di casa Anemone Tube, l'act svedese Jarl e quello ucraino Monocube, tre nomi di comprovata...
 
Recensione
06-05-2019 : EDEN SYNTHETIC CORPS
È una carriera ben indirizzata e di tutto rispetto quella dei portoghesi ESC, formatisi nel 2005 e giunti ora al sesto atto di un cammino artistico percorso sin dal primo momento sotto l'egida della Scanner. Dopo inizi più marcatamente harsh-EBM e club-friendly interpretati con particolare durezza, con "Eight Thousand Square Feet" del 2010 il quartetto lusitano ha imboccato la via della maturità arricchendo la propria proposta con una maggior varietà di soluzioni, sia strumentali che vocali, ribadendo ed ampliando il concetto nelle due fatiche successive. "Gold" è la logica conseguenza...
 
Recensione
06-05-2019 : ANNI HOGAN
Se per le varie collaborazioni fissate su supporto discografico Anni Hogan ha spaziato fra diverse etichette, quando si tratta degli album firmati in prima persona, la poliedrica artista inglese - storica spalla di Marc Almond nei dorati 80s - torna sempre all'ovile di quella Cold Spring che già dieci anni fa pubblicò l'eclettico "Kickabye", e che due anni dopo rilasciò il più tenue "Mountain". L'aspetto collaborativo si estende tuttavia anche ai dischi firmati in solitaria dalla Hogan, poiché anche questi non sarebbero stati possibili senza il prezioso ausilio di tutta una schiera di...
 
Recensione
06-05-2019 : CAMERAOSCURA
Nel rapportarsi a questa primissima fatica del progetto Cameraoscura, nato dall'incontro tra Eugenio Mazza e Marco Valenti, non si può assolutamente prescindere dalle prerogative che l'opera stessa porta in sé: "Parafrasando la massima ermetica, "Quod Est Inferius" indaga "ciò che è più in profondità" in maniera simile a quello che potrebbe essere un processo alchemico, attraverso la mescolanza e la trasmutazione di suoni disciolti e fusi insieme fino a divenire la manifestazione musicale di qualcosa che giace sepolto (non si sa dove), ma in attesa di emergere in tutta la sua...
 
Recensione
06-05-2019 : NATURE OF WIRES
Tra le tante storie curiose di pause infinite ed inattesi ritorni c'è anche quella dei Nature Of Wires, quartetto inglese formatosi come duo nel lontanissimo 1986 e giunto all'esordio nel '93 con "Modus Operandi" (di cui non si trovano praticamente tracce in rete), il quale, a seguito del tour di supporto all'album di debutto, nel '94 aveva inteso prendersi una pausa di sei mesi che, però, si è nei fatti protratta per... vent'anni! Tornati nel 2015 con CountessM alla voce al posto di Sarah Bouchier (Lady B), i Nostri si sono ripresentati sul mercato l'anno seguente con l'album "Cyber Rendezvous", ed...
 
Recensione
06-05-2019 : MONDFINSTERNIS
Abbandonati quei risvolti metal presenti sull'altra fatica rilasciata in formato fisico ("Where The Heaven Ends" del 2015, cui si affiancano anche due uscite in digitale), il duo russo torna con un album che sposta il focus verso nuove e suggestive rotte. I protagonisti sono gli stessi che animano Wolfkrieg, act di matrice NSBM/death/pagan fondato nel 2009 e con all'attivo parecchie release, e non è quindi un caso se nel suddetto album di quattro anni fa si sono udite anche voci black e parti strumentali metal-oriented, al fianco della solennità marziale e dei toni fiabeschi. Il duo moscovita abbraccia ora in pieno sia...
 
Recensione
06-05-2019 : MEDIADATA
Nato nel 2008 e fattosi le ossa con cinque uscite in digitale tra il 2016 ed il 2018, il progetto del russo Denis Vasiliev approda nel roster dell'ottima Aliens Production per la sua prima release in formato fisico, pubblicata in un essenziale digipack in sole 100 copie numerate. Dopo aver mostrato il proprio buon gusto e le proprie capacità con un'elegante IDM intrisa di soffi ambient e ritmiche downtempo, Vasiliev amplia il discorso con "Adore", implementando in lungo e in largo temi sinfonici dettati dagli archi (sintetizzati) ed un maggior utilizzo del piano, spostando così il mood verso una malinconica mestizia...
 
Recensione
06-05-2019 : VELGENATURLIG
Giunto dal 2002 ad oggi al suo quinto lavoro in studio (cui si uniscono tre pubblicazioni live), il portoghese Ivo Santos rilascia la sua seconda fatica per l'olandese Winter-Light, dopo il valido "Opalescent Pust" del maggio 2017. Pubblicato in 300 esemplari in un essenziale ed elegante digipack, il nuovo album del progetto lusitano conferma l'abilità del suo creatore nel tessere suggestive trame drone/ambient con modalità tra l'analogico, l'organico e l'acustico, sfruttando stavolta come tema la Kundalini, ovvero l'energia divina che si ritiene risiedere in forma quiescente in ogni individuo, in accordo con le...
 
Recensione
06-05-2019 : ANALOGUE-X
Dopo la ristampa del tutt'altro che trascendentale debut "Course Of Life", il trio tedesco/ungherese approda sul mercato con l'annunciato "Imaginary", atteso per valutare la crescita di un progetto formatasi solo nel 2017 ed ancora decisamente acerbo al tempo dell'esordio discografico. Se da un lato non si può non ravvisare un'eccessiva fretta da parte dei Nostri nel pubblicare materiale, d'altro canto dei piccoli segnali di crescita - che era più che lecito attendersi - non mancano in questa nuova prova, nettamente migliore rispetto al debut anche dal punto di vista della produzione. Non un passo in avanti...
 
Recensione
06-05-2019 : THEUSZ
Con tutta l'indulgenza da concedere ad un esordiente - per giunta in un filone musicale come quello marzial-industriale, in cui la possibilità di pubblicare uscite a basso costo alimenta la smania di comparire a discapito dell'effettivo merito - si può promuovere con la sufficienza questo debutto in formato fisico per l'act francese Theusz, rilasciato in CDr dalla tedesca SkullLine in sole 88 copie numerate a mano. A parte la confezione low-cost tipica della label teutonica, l'opera prima del collettivo francese presenta le lacune tipiche dei prodotti di seconda fascia del genere: un suono poco curato e potente, brani tagliati...
 
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