18-02-2008
CRYSALYS
"White Lotus On Acheron' Shores"
(Autoproduzione)
Time: (19:10)
Rating : 7
La figura d'una spettrale dama che fluttua tra gelide e cerulee acque piazzata in copertina, una line-up retta da una cantante lirica di nero vestita ed un monicker modellato sul gioco di parole tra il vocabolo inglese 'cry' (pianto) e quello norvegese 'lys' (luce), di questi tempi, hanno la capacità d'infondere una sfiancante sensazione di dejà-vu e far sorgere in noi, semplici addetti ai lavori, una sorta di giudizio a priori: "questo è il solito clone, la solida band senza infamia e senza lode"... Mai come in questo caso siamo stati costretti a ricrederci, ad affermare quanto simili indizi e cliché così ponderanti possano, a volte, rivelarsi totalmente ingannevoli al nostro intuito. Non sarà forse che i Crysalys abbiano voluto giocare a tutti noi un simpatico scherzo? Date le premesse, quello che ci aspettavamo tutti quanti era proprio l'ennesimo dischetto gothic-symphonic metal e, invece, eccoci alle prese con un giovane quintetto tutto italiano che ha proprio l'aria di avere ben altri 'grilli' per la testa, primo su tutti la volontà ed il buon senso di essere diversi dalla massa e non prendere in giro la propria audience con una prevedibile carrellata di stereotipi, copertina a parte. Melodicore: un accattivante mélange di metal moderno e melodico (le cui principali influenze sono dichiaratamente di stampo americano e svedese) su cui svetta la voce, ora lirica ora pulita (e talvolta aggressiva), della cantante Chiara Malvestiti; in queste coordinate viene fissato il sound della band, che, sebbene di prettamente oscuro o, che dir si voglia, 'dark' possieda soltanto i testi (ad esclusione dell'intro "The Morning Star", non abbiamo trovato nemmeno una sola nota di tastiera ad addolcire il tutto), potrà sicuramente interessare tutti coloro che nel cosiddetto metal 'al femminile' cercano da tempo e con disperazione un'alternativa alla triste piattezza imperante. Il pregio maggiore di questo "White Lotus On Acheron' Shores", secondo EP autoprodotto dai Nostri, è l'equilibrio che regna sovrano tra tutti i suoi elementi, grazie ad una produzione e ad una qualità del suono che si attestano su di un livello parecchio superiore a quello della media nell'underground italico. Dobbiamo poi ammettere che, negli ultimi anni, l'uso della voce lirica femminile è uno sfizio che molte band si sono volute togliere, senza poi trovare cantanti effettivamente in grado di valorizzarne al meglio il sound; non ci sembra dunque sbagliato inserire i Crysalys tra quelli che coraggiosamente sono riusciti nell'intento, riservando una lode particolare alla rosso crinita vocalist, in possesso di una tecnica più che buona e dell'eclettismo necessario per passare, di tanto in tanto, ad un cantato pulito di sicura efficacia (si noti a tal proposito l'esuberanza 'catchy' di "Angels Never Fall" e "Lilium") e per sposarsi efficacemente con la sezione ritmica persino nei momenti più furiosi e martellanti, come nel caso dei due brani conclusivi, "Hellstorm" e "My Delirium", conditi tra l'altro da sporadiche vocals maschili. Ad onor del vero, ci sarebbero ancora alcune lacune da colmare... In primis andrebbe rivista la fase compositiva: il songwriting dei Nostri è indubbiamente energico ed accattivante, ma, proiettando lo sguardo verso il futuro, vogliamo consigliare alla band di non chiudersi su sé stessa, cercando magari di abbracciare fonti d'ispirazione più ampie e rendere la propria proposta meno élitaria per poter un giorno padroneggiare un eventuale full-length, raggiungere consensi più ampi e, perché no, tagliare traguardi più significativi. Se i Crysalys continueranno a lavorare con questo criterio, probabilmente sentiremo ancora parlare di loro. Fermo restando che il genere musicale qui proposto è ben lontano dai nostri abituali ascolti, considerate quello che vedete qua sopra come qualcosa in più rispetto ad un semplice voto d'incoraggiamento: a prescindere dai gusti personali, noi ci teniamo davvero tanto a veder pubblicati un maggior numero di lavori curati ed originali come questo e meno dischi-fotocopia ... e voi?
Marco Belafatti
http://www.myspace.com/crysalysband