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Room 109

05-10-2024

400 LONELY THINGS

"Apophrenia"

Cover 400 LONELY THINGS

(autoproduzione)

Time: CDr (76:59)

Rating : 7

È stata la Cold Spring a portare lo scorso anno, dopo un ventennio di produzioni in proprio o per piccole label di settore, il nome 400 Lonely Things all'attenzione di quel pubblico più ampio che sicuramente l'act statunitense meritava, ed è sempre l'etichetta britannica a dare alle stampe l'ultimo album "The New Twilight", uscito solo poche settimane fa. Craig Varian, mastermind del progetto, non si è comunque precluso la possibilità di pubblicare in proprio uscite "minori" (più che altro nel senso della tiratura limitata), tant'è che, prima di "The New Twilight", lo scorso aprile ha rilasciato l'album "Apophrenia", edito in soli 50 esemplari numerati a mano in confezione digipack a sei pannelli in cartoncino sottile. Un lavoro ancor più particolare del solito, composto quasi interamente da samples (come spiega lo stesso Craig, che per l'occasione sfrutta registrazioni risalenti finanche all'89), assemblati e rielaborati in una tavolozza al solito ricca di sfumature, in un quadro a tinte brune che richiede ben più di un approccio superficiale, estetico come emotivo. Con le dieci tracce di "Apophrenia", Varian seppellisce una volta per tutte il suo passato (già da tempo rinnegato) in seno agli ambienti cristiano-conservatori della destra americana ed al cosiddetto "cospirazionismo mainstream", mutuato dagli interessi del padre e risalente agli anni '80/primi '90. Una raccolta di momenti, sensazioni, visioni che esorcizza in via definitiva un passato ripudiato in toto, edificata su intime ambientazioni dai toni plumbei, mesti, sospesi e minimali, vintage quando occorre e capaci del giusto ed essenziale apporto ritmico quando la "dark new age for the new dark age" (che è il modo in cui Craig definisce il proprio sound) reclama spazi di manovra. Più che semplice ambient, e più che soltanto "musica filmica". Immagini sfocate di un torbido passato che Craig si è lasciato alle spalle, esorcizzato pubblicamente - seppur solo per pochi sinceri appassionati - in un esercizio stilistico pertinente nella forma come nei suoni.

Roberto Alessandro Filippozzi

 

https://400lonelythings.bandcamp.com/

https://www.facebook.com/400LonelyThings/