28-01-2008
CALLE DELLA MORTE
"Bambolina"
(Autoproduzione)
Time: (02:04)
Rating : 7
La fine dei Calle Della Morte, noto progetto folk rock italiano del circuito underground, era stata sancita in relazione alla pubblicazione del mini CD, chiaro sin dal titolo, "A Dio". Ma un'ultima scossa vitale arriva inaspettatamente con un 7" a tiratura ultralimitata, estremo saluto indirizzato agli astanti del recente concerto con The Green Man tenutosi a Jena e a chi li ha seguiti più da vicino nella loro breve parabola musicale. Il singolo contiene una demo version del brano "Bambolina", apparso in origine nel CD "Gente Di Malaffare" (ora in ristampa), ed è limitato a sole 32 copie numerate, di cui 8 stampate su vinile trasparente. Vi renderete quindi conto di come il voto che campeggia all'inizio dell'articolo non sia esattamente rivolto al brano (comunque di buona fattura già nella versione embrionale), ma alla carriera di questo duo italiano forse troppo discusso e per questo ucciso sul nascere. Il brano riassume le caratteristiche peculiari del progetto: suoni rock molto diretti con una minima propensione all'oscurità, semplici giri di chitarra acustica e, in questo caso, un'assenza di arrangiamenti che rende il suono ancor più verace. La melodia è accattivante come al solito, tanto da entrare in mente subito al primo ascolto: un segno tangibile del fatto che i Calle Della Morte avevano ancora qualcosa da dire, e forse hanno chiuso la loro carriera senza nemmeno aver raggiunto la piena maturità artistica. Tra release a volte criticate ma sempre molto richieste (il loro unico album è sold out) sono riusciti a lasciare un imponente ricordo di sé, tra tanti progetti usa e getta che vengono pubblicati oggigiorno. Dalla loro breve carriera emerge soprattutto la voglia di fare musica al di là degli standard discografici vigenti e superando con sfacciato e gradito menefreghismo i desueti schemi del settore underground. Il tentativo di recuperare un certo sound rock italico con l'aggiunta di suoni oscuri si ricollega all'esperienza degli Ain Soph e dà un taglio innovativo e originale a tutta la piccola e intensa produzione di Jonny e Vinz, ultimi cantori di Venezia. Chi è interessato a questo oggetto dovrà affrettarsi: con un po' di fortuna e chiedendo nei posti giusti, (forse) ne troverà ancora una copia disponibile.
Michele Viali
http://www.calledellamorte.com/