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Room 109

09-02-2022

CRUEL WONDERS

"Clay Vessels"

Cover CRUEL WONDERS

(autoproduzione)

Time: CD (40:29)

Rating : 7.5

Di ritorno a quattro anni e mezzo dal debut "Gentle Doom", il duo israeliano composto dalla cantante/chitarrista Tamar Singer (Zeresh, Autumn Tears, Necromishka) e dal polistrumentista Vlad Shusterman (Ghost Bike, Sleep Sister's, Fallen Astronaut) compie un passo decisivo verso la definizione della propria formula musicale. Laddove i brani del debut aderivano con pochi fronzoli alla forma-canzone, quelli di questa seconda prova - basati sul biblico "Libro delle Lamentazioni" e tutti mediamente più lunghi - riescono a fondere meglio il dark-folk acustico alle tinte elettriche dai connotati doom metal, assumendo una forma prossima al prog non attraverso inutili tecnicismi, bensì mutando di continuo con un'ampia gamma di variazioni di tempi, umori e toni. Un riassetto evidente già dalle prime battute della dolente e drammatica "The Crown", con Tamar subito sugli scudi in virtù di una vocalità appassionata e più libera di variare le soluzioni, ed "Heart Like Water", che ospita la comparsata vocale di Davide Borghi degli Albireon (act nostrano che proprio con Zeresh ha condiviso uno split l'anno scorso), ribadisce il concetto col suo doom/folk sontuoso e vibrante. Anche "Lonely Sits The City", dopo un incipit doom-noir suadente e carismatico, si accende con fare vibrante, evidenziando però come una chitarra dal suono spesso eccessivamente grezzo possa far affiorare qualche limite. Il duo tiene il meglio per il finale, dapprima col singolo pre-album "My Anguish", e poi con gli oltre 12 minuti di "The Gold": due momenti dove Tamar dà il massimo a livello vocale ed emozionale, col pathos alle stelle, fra teatralità e colori cangianti, con una sequenza di porzioni strumentali sorprendente nel suo continuo mutare, alla stregua del prog. Un cambio di passo determinante per i CW, i quali, nel proseguire verso il perfezionamento del proprio affascinante intreccio, dovranno seriamente prendere in considerazione il fatto che una produzione più nitida, a questo punto necessaria (assieme ad un maggior impiego dell'elettronica, sin qui sacrificata in favore delle chitarre), non farebbe perdere loro una sola oncia di potenza, ed anzi, finirebbe per esaltare le loro qualità migliori, oltre all'atmosfera generale.

Roberto Alessandro Filippozzi

 

https://cruelwonders.bandcamp.com/

https://www.facebook.com/CruelWonders/