09-07-2020
BLANK
"Drifting Slowly"
(autoproduzione)
Time: CD (56:15)
Rating : 8
Senza dubbio l'aver fatto parte dell'organico di un nome longevo e prestigioso come Kirlian Camera deve aver portato via parecchio tempo a Davide Mazza, il quale, ormai rimasto solo al comando del progetto Blank (al momento lo storico sodale Riccardo Mattioli è indicato come collaboratore occasionale), torna sulle scene con la sua creatura a ben sette anni di distanza dal precedente album "Dark Retreat". Proprio quest'ultimo lavoro aveva aperto all'act parmense nuove ed entusiasmanti strade, in virtù di un songwriting più completo che non guardava più solamente all'impatto danceable, ed è da lì che il discorso viene ripreso ed ampliato in questa quarta fatica sulla lunga distanza, che non a caso si apre all'insegna di un'elettronica crepuscolare, raffinata e drammatica: quella pulsante di "Catalyst", ricca di gustosi dettagli (frutto di una produzione davvero notevole), e quella di "Faultlines", attraversata da sferzanti samples. Come nel precedente capitolo, anche stavolta beat ed energia vengono dosati con cura rifuggendo gli eccessi, con la trascinante "Hypnonaut" chiamata ad infondere per prima la giusta dose di groove ballabile a supporto di un refrain decisamente azzeccato, assieme agli altri episodi di maggior peso e solidità come la sinuosa "Nouronihar" (le cui soluzioni vocali ricalcano certe cose dei Front Line Assembly) e le ritmate "Battlefeel" ed "Axiomatic". Se il singolo pre-album in download gratuito "Thanatosis" sposta il tiro verso un synthpop magnetico e notturno che denota una volta in più il notevole pathos profuso nella scrittura, tocca alla suadente ed intensa "Apophenia" elevare ulteriormente la caratura dell'album grazie alla presenza della sempre impeccabile Elena Alice Fossi (Kirlian Camera), che già collaborò con Blank nel precedente album per l'altro gioiello "Lost Simmetry". C'è spazio anche per delle gustose e stimolanti incursioni in territori macchinosi e cervellotici prossimi a certa IDM con "Brittleness" e "Struggle Between Death And Night", mentre spetta al mix fra piano ed elettronica di "Black Substance" chiudere l'opera fra toni intimi e drammatici. Un ritorno che prosegue saggiamente nel solco di quella maggior completezza già mostrata con "Dark Retreat", ma con ancor più maturità e voglia di superare i soliti suoni, nonché maggior efficacia nel convogliare emozioni forti e palpabili: la strada era quella giusta e le alte aspettative non sono state deluse.
Roberto Alessandro Filippozzi
https://blankinyourmind.bandcamp.com/
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