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Room 109

07-05-2020

TÖRST / CANECAPOVOLTO

"In France"

Cover TÖRST / CANECAPOVOLTO

(autoproduzione)

Time: CD (33:07)

Rating : 7

Uscito la scorsa estate, "In France" è l'album che ha visto l'act catanese Canecapovolto e quello salernitano Törst tornare a collaborare a quasi 15 anni di distanza da quello "Standard And Formal" del 2005 che li vide insieme per la prima volta. Un nuovo incontro fra due progetti dediti a sonorità astratte, minimali e sperimentali che le note ufficiali descrivono come "...un concept album, trasposizione in musica del racconto di un sogno, i cui frammenti si manifestano nei singoli brani e si ricompongono nel climax finale", specificando che per la sua realizzazione il personale coinvolto ha utilizzato campane tibetane, chitarra, tastiere circuit bent, [d]ronin, flauti, percussioni, pianoforte, registrazioni ambientali e theremin, con in aggiunta estratti recitati da Stephen D. Conway e l'apporto di John Crosby alla chitarra classica nell'ossessiva "This Sensation Was Strong". Come specificano i protagonisti sempre nelle note ufficiali, "...abbiamo rielaborato i suoni puntando alla sottrazione e al minimalismo, nella ricerca di microarmonie in bilico tra rumore, suono e melodia, nello sviluppo di una sequenza che, seppur astratta e sperimentale, si rivelasse lieve ed ipnotica". Esperimento riuscito, dal momento che un minimalismo di sicuro effetto attraversa l'intera opera, trovando le proprie armonie con l'utilizzo degli elementi di cui sopra nell'alternanza fra ripetitività cicliche e contrasti mai troppo marcati, dando il proprio meglio coi rumori ed il piano lugubre di "Middle-Aged Man", con l'incedere dronico di "Distant Fire", col vortice noise di "Flies" e col motivetto teatrale della conclusiva title-track. Difficile scendere maggiormente nel dettaglio di un lavoro così astratto ed interpretabile nella sua accezione più ampia, ma quel che è certo è che entrambi gli act, forti di un'esperienza che parte dai lontani anni '90, sanno bene quale sia la differenza fra lo sperimentare con cognizione di causa ed una ben precisa finalità e, invece, il mero accostamento di suoni ammassati e incolonnati senza un reale disegno, e possono quindi garantire la propria credibilità in un contesto dalle dinamiche aperte come quello dello sperimentalismo minimale.

Roberto Alessandro Filippozzi

 

https://torst.bandcamp.com/

https://www.canecapovolto.it/