01-02-2020
[an] UNCOMING CALL
"Stare At The Land"
(autoproduzione)
Time: CD (14:51)
Rating : 6.5
EP d'esordio per questo quartetto francese dell'area di Tolosa, che per il proprio ingresso nel mercato musicale opta per l'autoproduzione, sia in digitale che nelle 100 copie dell'edizione CD in essenziale cardboard. Visibilmente non proprio giovanissimi, e verosimilmente dotati di un buon bagaglio d'esperienza, i quattro propongono una formula indie rock/alternative che non manca di abbeverarsi alla fonte di certo dark-rock, piuttosto che a quella del post-punk come vorrebbero le note ufficiali. Nel breve spazio di un quarto d'ora scarso, la band - guidata dal singer Micka, la cui voce melodica evita di rincorrere gli umbratili stilemi dark - sciorina quattro brani che mettono in evidenza sia la buona padronanza strumentale, sia una certa finezza in fase di arrangiamento, come appare evidente sin dall'iniziale "Trust", subito ben strutturata e rifinita fra cadenze spigolose prima di prendere i giri. Se di vere inflessioni post-punk non se ne rintracciano è anche perché il combo preferisce lavorare di fino anziché puntare tutto sull'impatto, come confermano le cadenze misurate di una "Resign" in cui la chitarra lavora bene, e se "Do It Clean" ha il potenziale per diventare una piccola hit, richiamando con decisione i Cure più ritmati e catchy, la conclusiva "Isolation" ci ricorda quanto sia importante la matrice rock nell'economia del progetto. Poco materiale per tirare già delle somme, ma abbastanza per capire come l'act francese abbia dalla sua buone capacità tecnico/compositive e, di conseguenza, delle valide carte da giocarsi in vista del debutto sulla lunga distanza.
Roberto Alessandro Filippozzi
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