15-11-2007
LUMINA 444
"Untitled"
(Autoproduzione)
Time: (20:49)
Rating : s.v.
Lumina 444 è l'ennesima creatura coniata da Marco Grosso, personaggio ormai ben noto dell'underground nostrano al quale DARKROOM Magazine ha dato sempre ampio spazio, in virtù delle qualità compositive evidenziate su canali stilistici ben differenti. Questa nuova produzione non è esattamente indirizzata al pubblico, ma piuttosto ad una cerchia di iniziati: vi dico questo perché il mini in questione è limitato a sole 15 - quindici! - copie e confezionato in un elegante box con vari inserti, ed oltre a ciò, come potrete immaginarvi, non gode di una distribuzione, presentandosi di conseguenza come un raffinato pegno che lega l'acquirente all'autore. Come già specificato dallo stesso Marco non è prevista una ristampa di questo materiale, che rimarrà così impresso nel tempo come a suggellare l'operato artistico finora messo a punto dal creatore di Ouroboros. Il materiale audio, incluso in un CDr di formato 3", rimanda solo in minima parte ai brani del recente CD "Lux Arcana", e nonostante la spiccata matrice ambientale riesce a distaccarsi nettamente da tutte le precedenti creazioni di Marco. Il lavoro è aperto da "Fog In The Noise", interessante pezzo circolare incentrato su una lieve base ritmica che fa da tappeto a una moltitudine di rumori vari, ripetuti all'infinito con una chiara volontà ipnotica; su questo si staglia una voce (se così può ancora chiamarsi) mostruosa, che emette grugniti elettro-gutturali. Ad inizio brano emerge un drone potente, che rimane la soluzione più accattivante di questa lunga traccia. La seguente "Planeticide" è ancora incentrata su droni ossessivi e molto rumorosi arricchiti da voci filtrate: il tutto appare assemblato in modo un po' confusionario e non troppo originale, ma l'obbiettivo di creare un'atmosfera plumbea risulta riuscito. La chiusura è affidata a "Dronauts", senza dubbio il momento migliore del disco: il sound è tutto teso al riutilizzo di motivi sintetici retrò finalizzati ad un'ambient cosmica, un'operazione che - come già dimostrato nel brano "Artifex II" firmato Ouroboros - dà risultati formidabili grazie alla passione che Marco nutre per le sonorità elettroniche del passato, sempre rimanipolate con gusto e senza prevedibili scimmiottamenti. Nel caso di "Dronauts" la passione per i Tangerine Dream è trasformata in un momento creativo esaltante, segnato da motivi morbidi ma allo stesso tempo taglienti. Da notare come, in generale, ci sia stato in Lumina 444 un maggior uso sperimentale delle voci, lato che arricchisce sicuramente la musica di Marco rispetto alle release precedenti. Qualsiasi giudizio appare inutile per un prodotto del genere: se avete apprezzato la carriera di Marco Grosso è fondamentale appropriarvi del box-set in questione, al di là del suo contenuto. La musica è comunque di buona fattura, e la destinazione ad un pubblico più ampio avrebbe certo giovato alla notorietà del suo autore.
Michele Viali
http://www.marcogrosso.cjb.net/