13-03-2018
MADAME CURIE
"Madame Curie"
(autoproduzione)
Time: CD (33:50)
Rating : 7.5
Fondato nel 2015, il quartetto cagliaritano ospita tra le sue fila un nome già noto ai lettori di queste pagine, ossia quello di Fabio Desogus, mente e factotum dietro al progetto Old Sparky e qui presente come tastierista e produttore. Assieme alla singer Lorena Carta, al chitarrista Manuel Deiana ed al bassista Angelo Argiolas, Fabio ha dato vita a questo nuovo act, rilasciando un primo assaggio nel maggio 2016 con la traccia digitale "16:30" ed optando poi per l'autoproduzione lo scorso agosto, quando l'eponimo debut album è stato reso disponibile sia in digitale che in un essenziale ed elegante digipack. Se già eravamo pienamente consapevoli delle abilità di Fabio, è invece con grande piacere che scopriamo quelle dei suoi colleghi: Lorena è infatti una cantante capace e versatile, così come lo sono nei rispettivi ruoli anche Manuel ed Angelo. Un mix di influenze che viene sagacemente convogliato in otto brani adeguatamente prodotti che inglobano influenze electro, pop, darkwave, trip-hop ed alternative in una vasta gamma di soluzioni, per un risultato finale ad ampio respiro che fa pensare ad un piacevolissimo mix fra i primi Sneaker Pimps ed i mai troppo compianti, eccezionali Neverwood. Un estro che supera facilmente i confini fra i generi e che viaggia sulle ali di emozioni sempre in divenire (spesso e volentieri con mirabili crescendo d'intensità su refrain che non mancano di evidenziare la forza dell'amalgama di gruppo), come dimostra da subito un'opener come "Flight", che apre in maniera aspra per poi farsi più dolce e avvolgente. Ogni brano, grazie ad una cura dei dettagli che si sposa splendidamente a strutture ben congegnate, merita la menzione: dalle ibridazioni synthpop/wave/IDM della moderna "Slow Lace" all'appassionata dolcezza della sottile "Omen", dalle suadenti trame di una "Every Hug" che non teme le produzioni americane al raffinato battito dance dell'accattivante "Black Orchid", passando per potenziali singoli di alto livello come la dolce ed elegante "Sad" ed un pezzo arioso e di facile presa come "Closure", fino alle atmosfere notturne del carismatico gioiello finale "References", le emozioni sono garantite. Forti di un songwriting così trasversale, ispirato, compatto e convincente, i Nostri mostrano di avere il potenziale necessario per realizzare ottime cose, specie se da qui in poi la coesione di gruppo verrà ulteriormente rinforzata, di concerto con l'impiego di una produzione che possa esaltare in maniera definitiva canzoni così ben costruite. Uno dei sempre più numerosi gioiellini offerti dal sottobosco delle autoproduzioni.
Roberto Alessandro Filippozzi
https://madamecuriemusic.bandcamp.com/
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