Logo DarkRoom Magazine
Darkroom List menu Room101 Room102 Room103 Room104 Room105 Room106 Room107 Room108 Room109 Reception
SYNTHPOP, FUTURE-POP, TRIP-HOP, CHILLOUT E TUTTA L'ELETTRONICA PIÙ ACCESSIBILE E MELODICA
HARSH-ELECTRO, EBM, ELECTRO-INDUSTRIAL, IDM E TUTTA L'ELETTRONICA PIÙ ABRASIVA E DISTORTA
DARKWAVE, GOTHIC, DEATHROCK, POST-PUNK E AFFINI
INDUSTRIAL, AMBIENT, POWER ELECTRONICS E TUTTE LE SONORITÀ PIÙ NERE ED OPPRIMENTI
NEOFOLK, NEOCLASSICAL, MEDIEVAL, ETHEREAL E TUTTE LE SONORITÀ PIÙ DELICATE E TRADIZIONALI
TUTTO IL METAL PIÙ GOTICO ED ALTERNATIVO CHE PUÒ INTERESSARE ANCHE IL PUBBLICO 'DARK'
TUTTE LE SONORITÀ PIÙ DIFFICILI DA CLASSIFICARE O MENO RICONDUCIBILI ALLA MUSICA OSCURA
LA STANZA CHE DEDICA LA DOVUTA ATTENZIONE ALLE REALTÀ NOSTRANE, AFFERMATE E/O EMERGENTI
LA STANZA CHE DEDICA SPAZIO ALLE BAND ANCORA SENZA CONTRATTO DISCOGRAFICO

Mailing-List:

Aggiornamenti su pubblicazioni e attività della rivista


 

Cerca nel sito



Room 109

15-10-2007

VIOLET

"A Brief Glance At A Stormy Glaze"

Cover VIOLET

(Autoproduzione)

Time: (26:38)

Rating : 7

Copertina tutta bianca (almeno nella versione promo in nostro possesso) e poche informazioni al seguito accompagnano questo CD autoprodotto targato Violet, quartetto genovese molto attivo nel mondo delle autoproduzioni (quella in esame è la quarta in sette anni) e composto da Federico Brunialti (voce e chitarra), Zao (chitarra), Daniele De Battè (basso) e Davide Sossi (batteria). Il sound è piuttosto lineare e richiama il gothic rock inglese della seconda metà degli anni ottanta, con alcune puntate decisamente interessanti verso orizzonti più acustici (un po' stile The Mission) che rendono alquanto particolare il dischetto in questione. Proprio per questo motivo, se l'opener "Object" non ha i numeri per colpire l'ascoltatore (anche per via di alcune linee melodiche vocali non del tutto convincenti), la successiva "Shaking Track" è uno spasso, grazie anche al crescendo di matrice rock che si avverte nel finale; stesso discorso per la variegata "Awake In A War", arrangiata con gusto e dal mood leggero, mai ossessivo. Discrete anche le successive tracce, a cominciare dalla cupa e ritmata "Don't Live An Illusion" (con qualche rimando agli Interpol, specie nelle vocals), senza dimenticare una minimale "Objects II" che omaggia indirettamente il post-punk di Bauhaus e Joy Division (il basso è quello!). Insomma, chi apprezza questo tipo di sonorità non deve fare altro che ascoltare questi Violet, forse un po' troppo in ritardo con un genere fin troppo spremuto, ma almeno capaci di saper interpretare certe sensazioni già vissute in passato con un vigore intenso e con una carica davvero notevole. Da tenere d'occhio.

Chemnitz

 

http://www.myspace.com/violetgenova