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Room 109
02-06-2015
TOLCHOCK
"Elements Of Rage"
(autoproduzione)
Time: (56:29)
Rating : 8
Trovare una band come gli svedesi Tolchock non sotto l'egida di una label di peso della scena, bensì nell'ormai vastissimo mondo delle autoproduzioni, è un qualcosa che dà da pensare, specie se si considera che parliamo di un progetto nato nel lontanissimo 1986 (col monicker Tolchock 14) e con alle spalle produzioni su etichette quali Energy Rekords e COP International... Tuttavia la storia dell'act scandinavo deve essere stata piuttosto travagliata se, in così tanti anni, il computo si fermava solamente a due album ("In The Name Of Tolchock" del '98 e "Wipe Out - Burn Down - Annihilate" del 2007) e qualche singolo... Eppure "Elements Of Rage", terzo attesissimo album realizzato in un essenziale digipack ed introdotto ad inizio anno da un paio di singoli digitali, è la prova di come il tempo e la tenacia paghino, poiché la band, sempre saldamente nelle mani del nucleo fondante composto da Jens Persson (voce) e Christer Lundmark (macchine), ha saputo consolidare in maniera definitiva una formula che già nelle precedenti prove si era dimostrata vincente. Il sound dei Nostri si è sempre mosso a cavallo tra l'EBM anni '90 e le sue relative ibridazioni con una chitarra distorta di stampo metal, in bilico tra Front Line Assembly e KMFDM, e la nuova fatica non fa eccezione, con la sei corde di Michael Forslund ad irrobustire trame di per sé solidissime e cariche di groove, potenzialmente esplosive sia in ottica live che per i dancefloor. Rispetto al notevole "Wipe Out - Burn Down - Annihilate", il nuovo full-length sfodera la micidiale arma in più rappresentata dal supporto vocale di Jenny Runa, che coi suoi incisivi cori va a rafforzare con immane efficacia ogni singolo refrain degli otto nuovi brani in scaletta, in virtù di una voce che sa imporsi con personalità e carisma. I Tolchock hanno l'attitudine giusta e la forza necessaria per sviluppare un sound che travolge col suo impatto, che si tratti di episodi più sagacemente catchy rispetto al passato come l'opener "Time To Breath", l'acida "Selfextractor" o l'incisiva "Walk Of Shame", oppure di momenti più affilati e danceable come "Down In The Hole" e l'irresistibile "Day Of Rage". Dinamismo ed energia vengono profusi a piene mani, tanto nella carismatica "Firecell" che in ottime varianti quali la più controllata "Made To Break", capace di pathos e tensione, e la cadenzata "Face - Name - Brand", ennesima riprova dell'eccelsa qualità di suoni ed arrangiamenti. È innegabile che, visto l'eccelso livello compositivo e la potenza deflagrante, avrebbe fatto piacere avere qualcosa in più di soli otto nuovi brani, ma a rimpolpare il minutaggio accorrono quattro remix, curati rispettivamente da Machinista, Biomekkanik, Red Mecca e Blipp, con sugli scudi la manipolazione in chiave ancor più EBM-oriented di "Down In The Hole" firmata dal secondo (e favoloso) act della lista. Forza, personalità, carattere ed idee chiarissime fanno dei Tolchock una band da tenere in grande considerazione e di "Elements Of Rage" un lavoro assolutamente da sentire, specie per chi cerca l'impatto travolgente del crossover fra elettronica di stampo EBM e chitarre distorte.
Roberto Alessandro Filippozzi
https://www.facebook.com/tolchock