31-03-2014
ALESSANDRO BUCCI
"The Next Step/Maka Isna III"
(autoproduzione)
Time: (21:38)
Rating : 7.5
Il nome di Alessandro Bucci è legato al progetto musicale Maka Isna dal 2005, quando quest'eclettico artista bolognese era meglio conosciuto per militare dietro al microfono nel gruppo black metal avanguardistico Hell Baron's Wrath. Il progetto ha dato alle stampe fino ad ora tre diverse release: la prima nel 2007 ("Maka Isna - Soundtrack For Your Nightmares"), dove erano ben accentuate le principali influenze del compositore nostrano, vale a dire un connubio tra ambient ed electro, molto filmico e dall'atmosfera orrorifica, a cui facevano da canovaccio le colonne sonore dei film noir e, appunto, horror. Nel 2009 è la volta del secondo capitolo ("Maka Isna II"), un perfetto prosieguo dell'album precedente, in cui viene maggiormente accentuata la vena elettronica. Nel 2010 Bucci interrompe temporaneamente i lavori, per poi tornare sulle scene lo scorso anno con un'uscita celebrativa che raccoglie i primi due lavori, trampolino di lancio per un nuovo album, che abbiamo l'onore di recensire in questa sede. "Il prossimo passo", come recita iltitolo, per il compositore italico, che si discosta ancor di più dall'estetica horror del primo lavoro per lasciare spazio alla sperimentazione, dedita qui a contaminare l'elettronica e l'ambient con influenze classiche, sempre però legate ad atmosfere molto filmiche. Mixato e masterizzato ai Blaidd Studios di Bologna, "The Next Step" è un disco molto ermetico: otto intense tracce, seducenti e melodiche, dove è ben equilibrata la componente electro con la variegate contaminazioni, che fanno di Bucci un musicista a 360 gradi. "Open Wounds" appare un tributo all'electro decadente, a tratti noise, e alla musica d'ambiente cerebrale, dove non sfigura un sample degli Ulver, probabilmente seminali per Alessandro. Sulla scia dell'ambient sintetica è anche la seguente "Suspicious", come non da meno è "Learn From Errors", apertura verso un'IDM d'avanguardia dove si intrecciano alla perfezione tappeti di tastiere, ritmi dub e una soprano femminile preso in prestito dalla Turandot. È con "Dramatic Paints" e Miusion Distought" che Bucci mostra il lato più electro, in questo caso anche danzereccio, che non nega una certa tendenza da club, per i due pezzi meglio riusciti del platter. Un commovente quanto disperato omaggio ad Ayrton Senna è invece "01_05_1994", data della tragica morte del pilota, qui celebrata con un'ambient oscura dove sono riconoscibili vari sample estratti dai commenti giornalistici (Bucci è anche giornalista sportivo). Chiudono in bellezza un album perfetto "That's All Or... Are You a Phoenix?" (riuscitissimo mid-tempo sintetico che celebra la resurrezione di un artista che non si è lasciato scoraggiare) e la simil-gotica "You!", tra ambient e vocalizzi gregoriani. Un lavoro breve ma completo, dimostrazione tutt'altro che vana che il sottobosco nostrano è ricco di artisti in grado di fare la differenza e di rilasciare opere da non ignorare. Un ascolto obbligatorio per chi è cresciuto, come Alessandro, nella musica estrema e/o ambient ed ha abbracciato ogni suo cambio di pelle. Un bell'esempio dei confini che un musicista può infrangere con professionalità e personalità.
Max Firinu
http://www.facebook.com/MakaIsna