07-09-2013
DONATELLA BARTOLOMEI
"Voce Sacra"
(Autoproduzione)
Time: (60:59)
Rating : 7.5
Quando pensiamo alla sperimentazione vocale portata ai massimi livelli in ambiti sonori oscuri, inevitabilmente la mente corre subito a quell'inarrivabile nume tutelare che è Diamanda Galás, senza dubbio Regina in questo particolare e tortuoso ambito, e di conseguenza meritatamente la più nota. Il sottobosco italico non si difende affatto male quanto a sperimentatrici vocali, e dopo la pluripremiata ed apprezzata Romina Daniele si fa notare un'altra cantante trapiantata a Milano: la fiorentina Donatella Bartolomei, poliedrica artista divisa fra canto e recitazione, sia nei panni di sperimentatrice che di performer ed insegnante, forte di un background che, oltre alle sonorità dark, ha attraversato anche, fra gli altri, jazz e bossanova. Impegnatissima in svariati progetti vocali e teatrali, quando non entrambe le cose al tempo stesso, Donatella fissa ora su CD (realizzando ogni copia in modo che sia unica, grazie ad un package amatoriale sempre differente a livello di artwork) una sequenza di 13 brani registrati negli ultimi cinque anni. Un lavoro corposo, perfetto per dare spazio alle abilità di questa capace sperimentatrice e performer, in grado d'inquietare come di accarezzare dolcemente con le sue corde vocali, che con l'aiuto di altri musicisti (principalmente Ordalia, che interviene in ben cinque episodi) e cantanti realizza una serie di canzoni ora fornite di musiche, ora per sola voce, spaziando fra umori ed atmosfere senza mai perdere il filo del discorso. Quello della Bartolomei è un lavoro che poggia su solide fondamenta oscure, come dimostrano da subito due momenti spettrali come la misteriosa "Sguardo Di Luna" e l'ammaliante "Il Canto Della Sirena"; Ordalia fornisce la nervosa base elettronica di "Tum-Tah", scura e rituale, capace di infiammarsi con ritmo sciamanico, per quello che è di certo uno dei picchi dell'opera. Importante nel multisfaccettato microcosmo artistico di Donatella è la recitazione di versi, di D'Annunzio in quella "Arcano" che si fa via via soave canto, o di Pessoa nella sacrale "Il Corpo È L'Ombra Delle Vesti", o della stessa artista toscana in "Di Notte A Volte". Molti gli spunti offerti in un lavoro dove ogni brano merita attenzione, in particolare frangenti come "Onir Shajah", dove la Nostra intona con voce dolce una ben nota melodia mentre Massimo Bafomekt tesse con lei un intreccio vocale affascinante ed estroso, o "Immobile Nel Danno", dove Ordalia fornisce una base electro pulsante e inquieta che è la piattaforma ideale per vocalizzi sempre pregnanti; notevolissima la chiusura, con quella "Spettri" che omaggia direttamente la Galás più tetra ed abissale, e soprattutto col vero picco dell'opera, ossia il pezzo realizzato con Orchestra Esteh "Quando Anima Melancholico Humero Impulsa", nera sfumatura sinfonica magnificamente apocalittica. Un lavoro davvero notevole che ci consegna un nuovo nome su cui puntare nel difficile e rarefatto ambito della sperimentazione vocale in ambiti oscuri: ora a Donatella, artista che ha molto da offrire, serve solo un po' di visibilità e la fiducia degli ascoltatori dalla mentalità più aperta, e gli sviluppi futuri saranno senza dubbio ancor più affascinanti.
Roberto Alessandro Filippozzi
http://www.donatellabartolomei.it/
https://soundcloud.com/vocesacra