20-03-2011
VICOLO MARGANA
"Morpheus Five Hours"
(Autoproduzione)
Time: (63:44)
Rating : 8
Per come spesso viene percepito, il prog sta praticamente agli antipodi del nostro mondo musicale: troppi virtuosismi strumentali, atmosfere lontane da quelle che solitamente ricerchiamo in un disco... Sono stati i gruppi d'estrazione metal ad esasperare la componente tecnica del suono prog, ma parliamo di sonorità che hanno vissuto un irripetibile periodo di splendore in primis negli anni '70, con nomi storici capaci di traslare l'esperienza rock in contesti di sconfinata ampiezza... Sono anzitutto quei nomi ad ispirare le gesta compositive di Francesco Antonelli e Fabio Bizzarri, artisti senesi che, due anni dopo l'esordio "A Perfect Life", ripetono l'esperienza ampliando il bagaglio di collaborazioni, oggi esteso ad altri dieci nomi fra musicisti e cantanti. Il loro libero approccio al verbo prog è notturno, suadente e di una raffinatezza rara: pur sfoggiando una tecnica sopraffina, i musicisti operanti sulle varie tracce evitano sempre accuratamente la mera esibizione di abilità allo strumento, fornendo ai singoli brani ciò di cui realmente hanno bisogno a livello melodico e ritmico, pur con una ricercatezza di soluzioni fuori dal comune. Quel che conta per Vicolo Margana è non esasperare l'aspetto strumentale, specialmente quando esso si trova a convivere con voci belle e appassionate come quelle di Silvia Serrotti, Giuditta Levi Tomarchio, Nadia Bredice e Francesco Guasconi. Se la sezione ritmica (Franco Caroni al basso e Marco Tosi alla batteria) funziona splendidamente, ricamando con stile senza mai strafare, grande importanza riveste anche il ruolo di Giulio Visibelli, impegnato con sax (soprano e tenore) e flauto per impreziosire le avvolgenti trame e le oniriche atmosfere abilmente disegnate da Francesco e Fabio. Ogni episodio di questa seconda fatica (ben prodotta e racchiusa in una essenziale ma gradevole confezione digipak) è un piccolo gioiello di pregiata fattura, con picchi d'assoluta eccellenza come la suadente e cullante "Floating Candles", esaltata dalla magnifica prova vocale di Silvia Serrotti, e "Blue", potenziale singolo magistralmente cantato in italiano dalla dolce voce di Giuditta Levi Tomarchio (anche violinista nella splendida ed ariosa "Between Angels And Devils"). Come detto, ciò che interessa ai Vicolo Margana non è impressionare con funamboliche esibizioni di tecnicismi esasperati, bensì catturare emozioni all'interno di canzoni vere e proprie, dotate di un'intensità rara, senza paura di lasciarsi influenzare positivamente dall'elettronica downtempo o dal jazz e di 'sconfinare' finanche in ambiti trip-hop o new age. Proprio come i loro idoli degli anni '70, ma con la lungimiranza contaminativa della musica delle ultime due decadi, i Nostri riescono nell'impresa di delineare scenari ammalianti e sensazioni palpabili, adottando un approccio che potrà regalare soddisfazioni a chiunque ami la musica di spessore, a prescindere dai generi: che ascoltiate prog, downtempo, new age, jazz o trip-hop poco importa, perché questi brani sapranno comunque toccare in voi le corde giuste, in un modo o nell'altro.
Roberto Alessandro Filippozzi
http://www.myspace.com/vicolomargana